Merano : cadono i favoriti sugli ultimi ostacoli e Conte Biancamano vince il G.P. della Lotteria

Merano : cadono i favoriti sugli ultimi ostacoli e Conte Biancamano vince il G.P. della Lotteria Arrivo a sorpresa nella più importante prova ippiea per saltatori Merano : cadono i favoriti sugli ultimi ostacoli e Conte Biancamano vince il G.P. della Lotteria Cogne e Tagiapiera, al comando della corsa, hanno disarcionato i rispettivi fantini al penultimo salto - L'incidente sembrava favorire la francese Quina, ma Conte Biancamano l'ha preceduta DAL NOSTRO INVIATO Morano, lunedì mattina. Vittoria italiana nel Gran Premio di Merano, la più ' importante corsa ad ostacoli | dei nostri ippodromi. Un vecchio cavallo da ostacoli, sulle cui gambe pesano innume- ■ revoli battaglie, è riuscito a salvare una situazione gravemente compromessa dopo il penultimo salto, quando ! due soggetti italiani più «appoggiati » nelle scommesse, i Cogne e Tagiapiera, sono ca- 1 duti contemporaneamente. La francese Quina, che seguiva | a ridosso, anche approflttan- 1 do di un intralcio di cui era vittima Totonaco, appariva : in situazione di vantaggio, ma Conte Biancamano la anticipava e passava in testa, rendendo vani gli sforzi della francese, che doveva accontentarsi del posto d'onore. Di Conte Biancamano si diceva fosse in forma negli ultimi giorni della vigilia e nell'imminenza della corsa, tanto che la sua quota iniziale ai « bookmakers > da 8 contro 1 era scesa fino a 4, per poi stabilizzarsi sul 6. Questo cavallo di otto anni, la cui migliore prestazione era stata finora, nella pur già lunga carriera, il successo ottenuto anni fa nella gran corsa di siepi di Torino, è nato a Merano e godeva, quindi, di una certa simpatia fra gli spettatori locali. Recentemente aveva vinto tre corse sull'ippodromo di Maia, senza però battere avversari di rilievo. Sul piano tecnico era considerata probabile una sua buona corsa, ma nulla più. Nonostante ciò, Conte Biancamano. di proprietà del milanese dott. Renato Pini, allenato da Emilio Pozzoli. è stato il decimo cavallo nato in Italia ad iscrivere il suo nome sul libro d'oro della corsa; il terzo negli ultimi quindici anni, da quando cioè i francesi hanno ripreso a venire assiduamente a Merano. Aveva in sella un giovane fantino. Antonio Baseg- gio, gin affermatosi però fra i più bravi, che ha vissuto ieri la sua grande giornata. Quando è rientrato al peso, il suo volto era rigato di lacrime, era così emozionato da rimanere appoggiato al cavallo quando ne è disceso fra lo scrosciare degli applausi, senza avere la forza di slacciare da solo la sella per avviarsi alla bilancia. Quindici cavalli erano scesi in pista, dopo il ritiro in mattinata di Aghabo: una giornata splendida, calda, con le montagne tutte scoperte. La sfilata davanti alle tribune gremite da un pubblico cosmopolita, poi il «cauter> fino al lontano punto di partenza. Lo « starter», il vecchio fantino Paolo Caprioli, sapeva cogliere un allineamento perfetto e dava il via alla corsa dei milioni. Vi erano le emozioni per le cadute di Sassella, di Via Mala, di Etoile de Lude, ma il massimo della «.suspense», sempre presente nelle prove ad ostacoli, si aveva al siepone che immette in dirittura d'arrivo. A questo punto Cogne (e il suo fantino sarà poi severamente rimproverato dall'allenatore Carlo Carlini, per avere troppo anticipato i tempi sapendo che il cavallo salta malvolentieri quando è in testa) guidava con un paio di lunghezze su Tagiapiera: i due italiani più attesi erano quindi in ottima posizione. Seguivano Totonaco, Conte Biancamano e Quina (la più pe- ricolosa dei concorrenti esteri), e gli altri già lontani per la durezza della corsa. In un attimo la situazione si rovesciava: Cogne tentava di scartare il siepone, poi lo saltava tutto di traverso. Era urtato da Tagiapiera, scivolava e disarcionava Capasso. il suo fantino. Tagiapiera era a sua volta sbilanciato, ma avrebbe potuto evitare il peggio se Totonaco. che lo seguiva a ridosso, non gli fosse a sua volta finito contro. Rimasti senza fantini i due favoriti, Quina e Conte Biancamano apparivano davanti a tutti, mentre Totonaco si lanciava all'inseguimento. Ma Conte Biancamano aveva « allungato» per primo l'azione, saltava in vantaggio l'ultima siepe e il «Merano 1966» era suo. Totonaco seguiva Quina, precedendo l'altra francese, Seawell, finita assai bene. E,vio Ross; Ordine d'arrivo: XXVII Gran Premio di Merano (lire 30.000.000, m. 5000 ostacoli): 1. Conte Biancamano (69, A. Baseggio), del dott. Renato Pini; 2. Quina (72, P. Lec); 3. Totonaco (70, M. Pirrì); 4. Seawell (68^, C. Drìeu); 5. Nikollo; 6. Creolo; 7. Barbacarlo; 8. Sior Emilio; 9. Telesio; 10. Appel. Caduti: Via Mala, Etoile de Lude, Sassella, Tagiapiera, Cogne. Distacchi: due lunghezze, due lunghezze, una lunghezza e mezzo. Totalizzatore: vincente 113, piazzati 32, 21. 178, accoppiata 264.

Luoghi citati: Cogne, Italia, Merano, Torino