II Genoa sconfitto a Livorno: 0-1

II Genoa sconfitto a Livorno: 0-1 I toscani segnano dopo S1. vani gli attacchi rossoblu II Genoa sconfitto a Livorno: 0-1 Inutili proteste dei genoani per un fuorigioco nell'azione del goal - Due clamorose occasioni mancate dai liguri Dal nostro corrispondente Livorno, lunedì matt. Un goal dopo appena ottanta secondi di gioco ha liquidato il Genoa. Messi in difficoltà dopo pochi minuti, i liguri hanno stentato a scuotersi, lo hanno fatto senza convinzione, e soltanto nel quarto d'ora finale hanno premuto con una certa decisione alla ricerca, vana, del pareggio. E' da precisare subito, anzi, che al 21' del primo tempo lo stesso Cella, autore del goal, ha fallito banalmente il raddoppio, alzando di testa, da pochi metri, sulla traversa uì} pallone scagliato da Garzelli che aveva superato il portiere. Il Genoa ha avuto due sole occasioni per marcare, ma in entrambe la bravura del portiere livornese ha sventato la minaccia. La prima occasione si è j presentata al 38' di gioco: da fuori area Brambilla ha fat! io partire un bolide a mezza I altezza, e mentre Bellinelli I si tuffava la palla ha urtato contro Azzali cambiando leggermente direzione. Il portiere con un gran colpo di reni è riuscito egualmente a deviarla con la mano destra, levandola di porta. La seconda occasione si è offerta al 25' della ripresa. A dare il via all'azione era stato Rivara, attivissimo nella ripresa come propulsore degli avanti. Dopo un veloce scambio fra Brambilla, Taccola e Derlin, tanto Coppellare quanto Gallina si trovavano soli davanti a Bellinelli. Il portiere usciva alla disperata e, pur buscandosi un colpo da Gallina, riusciva a deviare col corpo. Il goal del Livorno era venuto dopo appena ottanta secondi, dopo un tentativo di attacco del Genoa stroncato da Azzali che rilanciava Mascalaito. Questi appoggiava su Cella spostato sulla sinistra. Il centroavanti si liberava di Bassi, scattava stringendo verso il centro, e da fuori area sparava indirizzando verso l'angolo destro. Grosso, che si era fatto avanti, saltava a vuoto e il pallone gli spioveva alle spalle in rete. Pur con le attenuanti del goal a freddo e di un avversario come il Livorno ben preparato atleticamente e forte della acquisita intesa (Parola ha schierato undici uomini già in forza nel passato campionato, lasciando in panchina anche il portiere Nobili), il Genoa ha dimostrato di non essere ancora nella forma migliore. La difesa è lenta, Nocentini come libero manca di peso e di esperienza e il centrocampo si sfalda facilmente, imperniato come è sul solo Derlin. In prima linea, poi, manca un uomo d'ordine, e uno che sappia scattare a rete. Taccola, controllato strettamente e non sempre correttamente da Lessi, ha cercato invano spazi liberi spostandosi nell'altro settore. Lodi parte troppo da lontano e non riesce mai a giungere in posizione di tiro. Brambilla fa confusione, Cappellaro non è mobile, e il solo Gallina, vivace a metà campo non riesce a dare tono al reparto. Ottimo à stato l'arbitraggio di Varazzani, contro il quale i genoani hanno protesta¬ to invano in occasione del goal, invocando un fuorigioco di posizione di un attaccante livornese. b. c. Genoa: Grosso; Rivara, Panaro; Nocentini, Bassi, Derlin; Taccola, Lodi, Coppellavo, Brambilla, Gallina. Livorno: Bellinelli; Ver gazzola, Lessi; Caleffi, Azzali, Cairoli; Garzelli, Ribechini, Cella, Mascalaito, Lombardo.

Luoghi citati: Livorno, Rivara