Agostini campione mondinle di motociclismo (classe 500)

Agostini campione mondinle di motociclismo (classe 500) A Monza nel Gran Premio delle Nazioni Agostini campione mondinle di motociclismo (classe 500) Hailwood, grande rivale dell'italiano, costretto ai ritiro dopo pochi giri - Agostini su MV Agusta conclude la corsa in modo trionfale - Media eccezionale: sfiorati i 200 chilometri all'ora - Nella giornata era stato primo anche tra le «350» Nostro servizio particolare Monza, lunedì mattina. Dopo cinque anni d'incontrastato dominio straniero, un pilota itallano,V Giacomo-'; Agostini, ha' conquistato un titolo mondiale di motociclismo nella classe 500, affermandosi anche nella gara delle 350 ce. Migliore conclusione non poteva avere a Monza il 44° G. P. delle Nazioni, che ha chiuso la stagione agonistica internazionale con un successo tecnico che ha pochi precedenti. Lo confermano le sbalorditive medie ottenute in tutte le cinque gare valevoli per l'undlcesima e penultima prova del campionato iridato, con il crollo di tutti i record sul giro (alcuni dei quali resistevano da diversi anni), e sfiorando an- che il muro dei 200 all'ora sul giro nella classe 500. La grande attesa per la corsa della massima cilindrata si è conclusa in modo imprevisto in seguito a un •guasto' dì ■ mototeVélittTHonda di Hailwood, dopo ,appena otto giri, quando aveva ingaggiato una lotta appassionante con Agostini (MV3 cilindri). Scomparso di scena il sette volte campione del mondo, Agostini era automaticamente il nuovo campione iridato, essendo alla vigilia già in testa alla classifica mondiale. Ma il pilota bergamasco ha continuato nella sua possente azione, vincendo alla media di 191,464, mentre il giro più veloce è stato stabilito da Hailwood alla media record di 199.038. Nelle altre cilindrate le vittorie sono toccate al tedesco Anscheidt, su Suzuki, nella classe 50; allò svizzero Taveri, su Honda, nella classe 125; ad Hailwood, su Honda, nella classo 250; e ancora ad Agostini, su MV, nella classe 350. L'indimenticabile manifestazione monzese è stata completata anche dalle finali del campionato italiano juniores, con le vittorie di Tondo (Motobi), nella classe 125, di Peror.io (Morini) nella classe 175, e di Vici (Aermacchi), nella classe 250. E' stato assegnato il titolo iridato della classe 125 a Taveri su Honda, mentre quelli della 250 e della 350 erano già in possesso di Hailwood. Rimane quindi in discussione il .-^olo titolo mondiale per la classe 50 ce, in quanto, dopo la gara di Monza, Teveri e Briands si trovano a pari punti (26) in testa alla classifica, seguiti da Anscheidt con un punto di distacco. Sarà quindi il Gran Premio del Giappone a laureare il nuovo campione della minima cilindrata. Delle cinque gare disputate, la più interessante era quella del «mezzo litro», alla quale prendevano il via ventinove piloti Mancava alla partenza Remo Venturi, con la Gilera 4 cilindri, costretto a rinunciare alla gara per i difetti lamentati dalla sua macchina nell'ultimo turno di prove. La partenza non era favorevole ad Agostini, che perdeva qualche secondo; ne approfittava Hailwood per guadagnare un centinaio di metri, che il pilota bergamasco riusciva a ridurre nei passaggi successivi, per poi superare l'inglese nella terza tornata. Il ritmo imposto dai due campioni era sostenutissimo e pochi concorrenti riuscivano a reggerlo. Così alle loro spalle si creava presto un vuoto incolmabile. Il colpo di scena si verificava all'ottavo passaggio, dove Agostini transitava solo: il suo temibilissimo avversario arrivava al box a motore spento. I meccanici giapponesi, dopo aver dato un'occhiata alla macchina di Hailwood. si rassegnavano. Da questo momento, Agostini è praticamente vincitore dell'alloro mondiale della massima cilindrata. Nonostante sia rimasto senza avversari, egli ha continuato a spingere senza risparmio; però, mancando lo stimolo della lotta, non superava i limiti record raggiunti durante lo prove. La corsa si concludeva con il trionfale arrivo del corridore lombardo, accolto da un caloroso applauso. Secondo si classificava l'inglese Williams, seguito da Findlay, e Stevens. La prova delle 350 registrava il secondo trionfo di Agostini che, con l'assenza di Hailwood (già vincitore del titolo) non ha avuto avversari capaci di contrastargli il passo ed ha vinto alla media record di km. 185,989. Poco fortunato il rhodesiano Beale, su Honda, che scompariva dalla lotta appena concluso il secondo giro. Una bella corsa hanno invece disputato Pasolini, Pagani e Grassetti, che si sono classificati nell'ordine alle spalle di Agostini. Piazzamenti senza dubbio lusinghieri per il motociclismo italiano, che da diversi anni non registrava un tale successo. Nella classe 125 netta vittoria di Taveri, che polverizzava il vecchio record stabilendo la media di chilometri 177,656 all'ora sul percorso totale, e quella sul giro a 180,213. Bryans era secondo, seguito da Ivy. Il migliore degli italiani risultava Visenzi, che si è classificato ottavo. Spettacolosa la prova delle 50 co. in cui abbiamo assistito a una lotta allo spasimo fra i piloti della Hon da e quelli clella" Suzuki. L'ha spuntata il tedesco Au- schéidt, con la bicilindrica a due tempi, sul forte nor- vegese Bryans. Anscheidt ha vinto alla fantastica media di km. lo2,175 all'ora, stabi lendo anche il giro più ve- loce a 155,990, circa 18 chilo- metri in più del suo stesso record, che resisteva dal '62. La gara delle 250 ha lasciato un po' d'incertezza fino a metà percorso, poi Hailwood, sulla Honda 6 cilindri, prendeva decisamente il comando e vinceva alla media di 182,913. Sfortunata la corsa del canadese Duff, che con la Yamaha ha tenuto testa al campione del mondo per diversi giri. Secondo si classificava il tedesco Rosner (MZ), seguito dall'Italiano Pagani, su Aermacchi. d all Lo etile perfetto di Agostini mentre affronta a Monza una curva in piena velocità (Tel. a «Stampa Sera»)

Luoghi citati: Briands, Giappone, Hailwood, Hon, Monza, Teveri