Due detenuti evadono dal carcere di Sassari
Due detenuti evadono dal carcere di Sassari Clamorosa fuga In pieno giorno Due detenuti evadono dal carcere di Sassari Sono uno spagnolo ventenne e un giovane di Orgosolo condannato a 30 anni per omicidio - Identificati ad Alghero i banditi che rapinarono 100 persone in un « night club » Dui nostro corrispondente Sassari, lunedì mattina. Due detenuti sono evasi ieri mattina dalle carceri di Sassari: si tratta di Graziano Mesina, di 30 anni, da Orgosolo, e dello spagnolo Miguel Atienza, ventenne, da Madrid. I due — che assistevano alla Messa — hanno raggiunto il muro di cinta esterno delle carceri, annesse al Palazzo di Giustizia, e stavano per aggrapparsi ad un palo della luce elettrica conficcato a metà del muro, quando venivano notati da un passante. Costui si metteva a gridare, richiamando l'attenzione di una guardia delle prigioni che sparava in aria alcuni colpi intimidatori. Ma il Mesina e l'Atienza riuscivano a scivolare lungo il palo fuggendo per via Cavour. Arrivati in piazza Castello, dove vi è un posteggio di tassì, gli evasi (che indossavano abiti civili) chiedevano al tassista Antonio Porcheddu di essere accompagnati ad un ovile nei pressi di Chilivani, frazione dì Ozieri. Il Porcheddu accettava ma, nel dirìgersi verso l'uscita della città, passava in via Roma, davanti all'ingresso del Palazzo di Giustizia e notava che uno dei suoi « clienti », cioè il Mesina, chinava il capo come per non farsi scorgere Insospettito, il Porcheddu si fermava a un distributore di benzina col pretesto di fare il pieno. Dicendo poi che il viaggio era troppo lungo (una quarantina di chilometri) il tassista chiedeva un anticipo; i due rispondevano di non avere soldi e che lo avrebbero pagato al loro arrivo a Chilivani; egli allora li faceva scendere dall'auto e rientrava in città. Il Mesina e l'Atienza, lasciati a terra, si sono diretti verso l'aperta campagna. Dato l'allarme tutte le strade sono state patttugliate da centinaia di agenti e carabinieri. Graziano Mesina, che sta scontando condanne per 44 anni di carcere (l'ultima, per l'omicidio del compaesano Andrea Muscau, gli venne inflitta nel marzo scorso a Sassari) era già fuggito alla sta¬ zione di Macomer durante un trasferimento sotto scorta. Un'altra volta egli evase dall'ospedale di Nuoro, dove era stato ricoverato perché ferito in un conflitto a fuoco. Lo spagnolo Miguel Atienza è un ex-legionario della Legione straniera francese, fuggito dalla Corsica nell luglio scorso insieme a un commilitone. Ieri la polizia ha smascherato gli autori della clamorosa rapina al 7iight « La Siesta » di Alghero, avvenuta il 23 agosto del 1964, durante la quale vennero spogliate di quanto di prezioso avevano addosso, per un valore di 5 milioni, un centinaio di persone che nel giro di quattro ore erano sopraggiunte nel locale notturno. Contro tre dei responsabili è stato spiccato mandato di cattura. Uno, sassarese, si trova giù in carcere per altri reati, un altro, anch'egli sassarese, è in Germania e viene ricercato dall'Interpol, uno è stato arre¬ stato sabato in Sicilia e sta per essere tradotto in Sardegna. Gli altri due, anch'essi siciliani, vengono attivamente ricercati; dì questi ultimi non si conosce ancora l'identità. I due sassaresi sono Giacomo Cubeddu, ex-studente, di 25 anni (arrestato giorni fa dalla squadra mobile per un furto compiuto nella casa di un professionista) e Vito Salaria, 23 anni, tipografo; il siciliano è il messinese Paolo Vadala, 35 anni, conosciuto come < Paolo il rosso », che ha soggiornato per qualche tempo nella nostra città insieme con altri due conterranei. Ora il capo della squadra mobile di Sassari, dottor Miceli, si trova in Sicilia per identificare gli altri due isolani, mentre l'Interpol sta attivamente ricercando il giovane Vito Salaris. L'operazione di Sassari è stata condotta per la maggior parte dal vicecommissario dott. Belsanti. a. p.
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