Due morti e oltre 40 feriti nel primo giorno di caccia

Due morti e oltre 40 feriti nel primo giorno di caccia Tragico bilancio dovuto soltanto all'imprudenza Due morti e oltre 40 feriti nel primo giorno di caccia I casi mortali in Toscana (un uomo è stato ucciso dal figlio) - Un torinese « scambiato per una lepre » e impallinato a Subbio - Altri due feriti nell'Astigiano - Ragazzo di 13 anni raggiunto da una fucilata nel Chierese - Tre infortuni nell'Arnese - Lite a Mondovì per il possesso d'una lepre abbattuta: un cacciatore spara alle gambe di un collega - Migliaia di appassionati hanno invaso campagne e vallate In tutta Italia ieri si è iniziata la stagione della caccia. Un milione di appassionati hanno battuto campagne, boschi e monti in cerca di selvaggina. Già tre settimane fa (il 21 agosto) si era avuta l'apertura parziale per la selvaggina migratoria, ma l'esperimento non ha dato buoni risultati, tanto che in alcune province dell'Italia ccntrosettentrionale la caccia era stata sospesa dopo pochi giorni per I danni apportati aUe colture e per la scarsità di selvaggina. In Piemonte I cacciatori sono 60 mila, ma altre migliaia sono giunti dalla Liguria. I bottini sono stati discreti. Parecchi, purtroppo, gU Incidenti dovuti ad imprudenze. Due (avvenuti In Toscana) hanno avuto conseguenze mortali per altrettante persone, I feriti sono oltre quaranta, di cui una quindicina in Piemonte. Non ci stancheremo di ripetere che anche la caccia (come I viaggi in automobile) non deve trasformarsi in un appuntamento con la morte. Canelli, lunedì mattina. (p.) Un uomo è stato ferito da. un cacciatore (poi fuggito) che l'aveva scambiato per uva lepre. L'episodio è avvenuto ieri verso le 9 in un boschetto ricco di selvaggina presso Bubbio. Prima ancora, dell'alba vi si trovavano, ammassati In una ridotta superficie, un migliaio di cacciatori giunti dal Piemonte e dalla Liguria. Tra questi, il rappresentante Carlo Vercelli di 1,3 anni, abitante a Torino in corso Duca degli Abruzzi 38, giunto su, una jeep in compagnia del fratello. Il Vercelli in poco tempo aveva abbattuto alcuni volatili e una lepre, che si era legata sul fianco sinistro, per avere maggiore libertà dì movimenti. Improvvisamente gli si presenta una bella occasione: una coppia di lepri attraversa il sentiero. Il cacciatore ne fulmina una al primo colpo e ferisce l'altra che si allontana. Per prudenza, il Vercelli pesta il terreno e smuove le fronde, perché qualche incosciente, vedendo la. lepre, non spari anche a lui che probabilmente è sulla stessa traiettoria. Chiama a gran voce il fratello per non perdere la preda e intanto raccoglie l'animale ucciso. In quel momento echeggia lo sparo di una carabina e il torinese si sente colpire da una sferzata. E' una rosa di pallini sparatagli alle spalle da distanza non superiore ai quindici metri. E' lo stesso Vercelli a dare la spiegazione dell'incredibile episodio: « Qualcuno che non ha la vista buona e non ha un minimo di responsabilità, ha scorto le mie due lepri e ha fatto fuoco senza esitazione ». Asti, lunedì matt. (v. m.) La prima giornata di caccia nell'Astigiano ha registrato l'invasione di oltre cinquemila seguaci di S. Uberto, molti dei quali provenienti dalle province di Torino e di Genova. Il bottino è stato poco ricco, soprattutto di lepri. Parecchi gli incidenti, fra cui due gravi. In località Roatto d'Asti il trentenne Giovanni Braia, residente a. Torino in via Carrera 130, è stato raggiunto da alcuni pallini di una scarica esplosa da un incauto cacciatore, che gli ha provocato la perdita dell'occhio sinistro e altre lesioni. Altro incidente a Mon- temagno d'Asti. Piero Sarac co di 43 anni, da Leinì (Torino) è rimasto ferito all'avambraccio sinistro e al dorso della mano da una sca rica esplosa da un altro cacciatore. Chleri, lunedì mattina, (gh.) Un ragazzo di tredici anni, Giorgio Vittone, abitante a Chieri in via Martiri della Libertà X0, ieri mattina alle 7,30 mentre si trovava con il padre che era a caccia, in regione Grisella, cascina Molino, al confine dei territori di Marentino, Augnano e Sclolze, veniva *-aggiti7ito da una scarica di pallini che lo ferivano in tutto il corpo, dal viso alla spalla destra, alle mani, alle gambe. Trasportato prontamente all'ospedale di Chieri i medici provvedevano ad estrargli il piombo conficcatosi superficialmente nelle carni; stamane i chirurghi porteranno a termine l'ope razione. Alba, lunedi matt. Un notevole afflusso di cacciatori provenienti dalla Liguria e da ogni parte del Piemonte, è stato registrato ieri su tutta la Langa in occasione dell'apertura della stagione venatoria. I carnieri sono stati abbastanza buoni, specie per i cacciatori più mattinieri. Tre persone hanno riportato lievi ferite giudicate guaribili in pochi giorni. Mondovl, lunedi mattina, (r. c.) Per il possesso di una lepre, un cacciatore di Mondovl ha spianato la carabina contro un altro cacciatore, ferendolo alle gambe con una scarica di pallini. L'incidente è accaduto ieri mattina, poche ore dopo l'apertura ufficiale della caccia, nelle campagne di Briaglla, presso Mondovì. Un gruppo di cacciatori di Mondovì - Piazza, tra cut il decoratore trentaquattrenne Adriano Castiglia, aveva individuato una lepre che'correva fra i cespugli. Identica cosa avrebbe compiuto un gruppo di cacciatori residente 'in frazione Merlo di Mondovì, di cui faceva parte il trentatreenne Pierino Canavese. 1 due gruppi di cacciatori inseguivano la preda, ma ad abbatterla fu un amico del Castiglia. Più tardi i vari cacciatori si riunivano, e a questo punto esplodeva un aspro litìgio. Sembra che il Castiglia sia intervenuto a difesa dell'amico, che teneva la lepre appesa alla cintola, che era venuto alle mani con il Cana¬ vese. Preso dalla foga, il decoratore premeva il grilletto della sua doppietta, colpendo il Canavese agli arti inferiori: una dozzina di pallini si è conficcata, infatti nei polpacci. Il Canavese è stato ricoverato alla clinica Bosio e giudicato guaribile, in dieci giorni salvo complicazioni. Il bastiglia, sarà probabilmente denunciato per lesioni volontarie. Alessandria, lunedì matt. Anche in provincia di Alessandria s'è aperta la caccia. Ai ventimila cacciatori della, nostra provincia se ne sono aggiunti altrettanti provenienti in particolare dalla Liguria. Le zone di maggiore affluenza sono state quelle comprese fra Oviglio, Solerò, Citargnento, Fubine, Montecastello. Si lamentano I, feriti. Aosta, lunedì mattina. fi. v.) Anche in Valle d'Aosta si è iniziala ieri la caccia. Fin dall' alba, approfittando della splendida giornata, circa duemila cacciatori hanno incominciato a battere, gli impervi sentieri di montagna in cerca della selvaggina. Firenze, lunedì matt. Cg. c.) Soddisfacente è stata la prima vera giornata di caccia per oltre 1,0 mila appassionati di Firenze e. provincia. Numerosi i capi di selvaggina abbattuti, ma numerose anche le disgrazie, delle quali una mortale. Il capo cantoniere del Comune di San Piero a Sieve, Ezio Capecchi di 52 anni, mentre si trovava in uh bosco del Mugello, è stato colpito in pieno viso da un colpo di fucile, partito accidentalmente- dall'arma del figlio, che gli era vicino. E' morto, poco dopo. I feriti da colpi di fucile ammontano a una ventina circa. Un altro morto si è avuto a lamentare anche nei pressi di Pontedera (Pisa). Il giovane diciannovenne Sauro Nencioni, seduto sull'argine di un torrente con una macchina fotografica, era intento a seguire una battuta di caccia. A un certo momento uno dei cacciatori sparava un colpo di fucile in direzione di un fagiano, ma invece colpiva in pieno il disgraziato Nencioni, uccidendolo. Oarlo Vercelli, 43 anni