Il francese Novak vince la Parigi - Lussemburgo

Il francese Novak vince la Parigi - Lussemburgo L'attività dei ciclisti su strada continua in Italia e all'estero nonostante il «caso doping» Il francese Novak vince la Parigi - Lussemburgo Dancelli, che era in testa alla classifica, nell'ultima tappa arriva con circa 11 minuti di ritardo e passa al nono posto LUSSEMBURGO, lunedi mattina. La squalifica del primi sei corridori arrivati al campionato del mondo è costata a uoi italiani la vittoria nella Parigi-Lussemburgo. Infatti, Gianni .Motta, che era in testa alla classifica e che avrebbe quasi sicuramente vinto questa corsa, è dovuto tornarsene a casa sabato mattina. Ma anche se Motta non avesse vìnto egli avrebbe certamente favorito, assieme ad Altig, il compagno di squadra Dancelli che era arrivato alle sue spalle nella prima tappa ed aveva quindi dieci scrunili di vantaggio sugli altri. Dancelli ha sentito proprio ieri la mancanza dei suoi duo formidabili compagni. Kgli infatti è stato vittima, assieme a Gimondi, della coalizione più o meno organizzata di tutte le altre squadre. L'ultima tappa è cominciata con una serie di tentativi die Bcoppiettavauo come fuochi d'artificio. Appena Unito l'uno, subito si preparava l'altro. Dancelli e I suoi compagni, aiutati da Gimondi e dai suoi gregari, Uno al 18" chilometro erano riusciti a parare le botte, ma a quel punto avveniva una ennesima fuga. Ne erano protagonisti Bolke, Harnigs, Groussard, Labrouille, Lebuubc, l.lliott, Vendemmiati e Seurin. Mancavano in quel momento duecento chilometri al traguardo e il margine degli otto fuggitivi era di circa duecento metri. De Itosso, mancando nella pattuglia un gregario di Dancelli, si portava all'attacco e riusciva ad agganciarsi, immediatamente seguito da Novak. Dieci uomini erano dunque in testa e tra questi soltanto due — Novak e Haringg — potevano essere considerati seri avversari per Dancelli trovandosi a soli dieci secondi dal leader della classifica. Al centesimo chilometro, quando al traguardo ne mancavano ancora centoventi, il vantaggio del dieci corridori era salito ad oltre sette minuti. La corsa, praticamente, per i nostri era dunque finita prima di arrivare a metà dell'ultima tappa. Infatti, non aveva più storia perché, a parte il cedimento di Seurin e Vendemmiati, gli altri portavano il loro vantaggio ad oltre dieci minuti e giungevano In vista del traguardo con oltre undici. La Parigi-Lussemburgo attendeva per avere il proprio esito gli ultimi metri: difatti Novak e Haringg erano a pari tempo. Quello dei due che avesse ottenuto i secondi di abbuono si sarebbe aggiudicato la corsa. C. V. ORDINE D'ARRIVO: 1. Bojke (Peugeot) km. 218 in ore 5.12'59", media di 41,701; 2. Novak (Ford) a 6" (10" di abbuono); 3. Harlngs s.t.; 4. De Rosso s.t.; S. Groussard s.t.; 6. Labrouille s.t.; 7. Lebaube s.t.; 8. Elliot a 15"; 0. Vendemmiati a 3'5"; 10. Seurin a 8'26"; 11. Schutz a lO'ló"; 12. Karstens a ll'OÌ"; che batte Dancelli e il gruppo con Gimondi e tutti gli altri migliori. CLASSIFICA GENERALE: I. Novak In ore IH.01'40"; 2. HaringB a 10"; 3. Uolke a 3'58"; 4. a pari merito Lebaube e Groussard a 4'33"; 6. Élliot a 4'41"; 7. 1.ehi .mille a 8'57"; 8. De Bosso a 10'17"; 9. Dancelli a 11'01"; 12. Gimondi a ll'll".

Luoghi citati: Altig, Italia, Lussemburgo, Parigi