Opinioni contrastanti in America sulla quarta bomba atomica cinese di Nicola Caracciolo

Opinioni contrastanti in America sulla quarta bomba atomica cinese // missile nucleare sperimentato eia Pechino Opinioni contrastanti in America sulla quarta bomba atomica cinese Secondo il Dipartimento di Stato, l'ultimo successo nucleare di Pechino non costringe gli S. U. a rivedere i loro piani militari - Gli alti comandi ritengono invece che i cinesi tra pochi anni potranno colpire le coste americane (Dal nostro corrispondente) Washington, 28 ottobre. II successo dei cinesi, che ieri sono riusciti a far scoppiare una bomba atomica collocata su un missile a media gittata, non modifica — secondo il Dipartimento di Stato — i rapporti di forza in Estremo Oriente e non costringer gli americani a rivedere i loro piani. Cari Bardi, portavoce del Dipartimento, ha detto: «Poiché la Cina ha rifiutato dì firmare il trattato per l'interdizione degli esperimenti atomici, ci si può attendere che in futuro ci siano altre esplosioni dello stesso tipo. Deploriamo che così continui — a sfida dell'opinione pubblica mondiale — la polluzione dell'atmosfera ». La commissione atomica americana ha confermato che ieri i cinesi hanno fatto esplodere una bomba di media-bassa potenza. I cinesi hanno sostenuto che essa è stata portata sull'obbiettivo da un missile: gli americani dicono di non essere in grado né di confermare né di smentire tale affermazione. La si ritiene tuttavia verosimile. « Sapevamo — ha proseguito Barch — degli sforzi cinesi per preparare missili e bombe nucleari*. A dicembre dell'anno scorso, parlando di fronte al Consiglio della Nato, il segretario alla Difesa Robert McNamara ha detto che, secondo le informazioni americane, 1 cinesi avrebbero forse entro il 1967 avuto missili atomici a disposizione. Non prima del 1975, secondo questi calcoli, essi sarebbero in grado di costruire un missile intercontinentale capace di colpire l'America. Sempre secondo gli esperti americani il missile usato ieri dai cinesi dovrebbe essere una copia di un missile sovietico, il « SS3 », che a sua volta è una versione migliorata della « V 2 » tedesca della seconda guerra mondiale. La sua portata è limitata, circa 600 chilometri. Non si ritiene probabile, ma non si esclude nemmeno, *che *i "cinesi siano riusciti a costruire un modello di missile più perfezionato, il « SS 4 », che avrebbe una gittata di circa 1500 chilometri. Non c'è dubbio, nota il Neio York Times, che i progressi cinesi sono stati, in campo nucleare, più rapidi del previsto. Nel maggio di quest'anno sono riusciti a far esplodere una bomba con «elementi termonucleari », il che dimostra che la costruzione di una bomba all'idrogeno è oramai a buon punto. L'importanza della notizia di ieri è tuttavia un'altra: per la prima volta è stato dimostrato che la Cina può costruire missili moderni. La cosa in sé non presenta gravi problemi: i principi di base sono di pubblico dominio. Le difficoltà sono invece di natura organizzativa e tecnologica: un missile è composto di decine di migliaia di parti diverse. Avvicinare le une alle altre senza errori, in modo che il tutto funzioni, rappresenta un lavoro assai complesso. Per ciò che riguarda la capacità militare dei cinesi di minacciare gli americani, occorre notare come l'ottimismo del Dipartimento di Stato non sia condiviso dal presidente della commissione del Senato per le forze armate, Jackson. Secondo il suo punto di vista i cinesi potrebbero colpire la America molto prima del 1975 cioè dell'anno in cui presumibilmente saranno capaci di costruire missili intercontinentali. La flotta cinese dispone di una trentina di sottomarini anche essi di modello sovietico, su cui dei missili potrebbero essere installati, e che sareb bero capaci quindi d'attaccare le città sulle coste americane. L'esplosione di oggi inoltre pone all'America una lunga serie di problemi politici. Il primo e più immediato è quello dei rapporti con l'Unione Sovietica che — si fa osservare per inciso a Washington — è l'unico paese verso il quale la Cina ha avanzato rivendicazioni territoriali. In questo momento è in atto tra Unione Sovietica e Stati Uniti un riavvicinamento fondato essenzialmente sul desiderio dei due paesi di firmare un trattato per la non proliferazione atomica. Nicola Caracciolo

Persone citate: Robert Mcnamara