Ragazzi di 8 e 9 anni vivevano rendendo servigi alle prostitute

Ragazzi di 8 e 9 anni vivevano rendendo servigi alle prostitute Quando In famiglia si disgrega Ragazzi di 8 e 9 anni vivevano rendendo servigi alle prostitute La polizia ha fermato quattro «sciuscià» tra i ruderi di un edificio nei pressi del Valentino - Erano scomparsi da casa 15 giorni or sono - Facevano da palo in corso Massimo d'Azeglio e lanciavano il segnale appena arrivava la pattuglia della questura - La madre: « Ho tanti figli, mio marito mi ha abbandonata, che posso fare? » Gli «-sciuscià-» a Torino: ragazzi di dieci, dodici anni alla ventura' nelle strade. ..Dormono dove capita, vivono rubacchiando o rendendo qualche piccolo servigio. Sono senza famiglia, o appartengono a famiglie che non possono badare a loro. Un episodio, ieri, ha rivelato queBta oscura frangia della vita nella grande citta. E' notte. Un passante scorge ombre tra le mura di una casa in demolizione, all'angolo di via Ormea con corso Vittorio. Avverte una pattuglia della polizia. Il maresciallo Rizzo fa circondare le macerie, vi si addentra, scopre quattro ragazzi che dormono su vecchi tappeti, a a e o e a i a e a con coperte lacere addosso Sono due coppie di fratelli, Pierino Climenti. S) anni,,e Mario, di 8; Salvatore Franco, 15 anni, e Nunzio, di 13. Da due settimane hanno lasciato le loro case e sono venuti a vivere tra queste mura diroccate. Parliamo con Pierino Climenti: due occhi vivi, viso intelligente, una giacca lunga fino alle ginocchia, i pantaloni troppo larghi rimboccati più volte, la sigaretta In bocca. i A sistemarci, ci ho pensato 10 », dice. Girava per le strade, dai camion dei traslochi rubacchiava tappeti e coperte. Poi, insieme, facevano razzia nei mercati: «C'è sempre qualcosa da mangiare tra 1 rifiuti ». Ma qualcosa arraffavano anche dalle ceste. Di giorno, Pierino racimola qualche moneta facendo il posteggiatore abusivo, di notte va in corso Massimo d'Azeglio. « Quelle donne — dice — mi fanno fare qualche commissione. Prendere le sigarette, o portare un biglietto. Ogni volta mi danno cento lire. Anche di più, quando fischio per avvertirle che si avvicina la camionetta della polizia ». Rende lo stesso servizio a quelli che, in piazza, fanno il gioco delle « tre carte ». Ma c'è dell'altro. Questi quattro ragazzi, Insieme con altri tre che s'erano aggregati a loro, fra qualche giorno dovranno presentarsi al Tribunale del minorenni. Avevano formato una piccola banda: nei negozi, arraffavano i portafogli delle clienti, dalle borse aperte, e fuggivano. Hanno provato tre volte, tre volte sono stati acciuffati : « Mi hanno nominato capo banda — dice Salvatore con tristezza — ma non sono capace di farlo ». Da dove vengono? Parliamo con i genitori. Pierino e Mariu Climenti hanno perduto la mamma: è morta un anno fa, di cancro. Il padre, Francesco, di 46 anni, e il fratello maggiore, Natale, di 21 anni, lavorano in fabbrica. Fino a un mese fa, c'era Giuseppina, di 19 anni, per badare ai più piccini. Ma si è sposata. A casa, in via Goito 11, restano 1 gemelli Enzo e Antonio, di 14 anni, Pierino e Mario. Tutti hanno le chiavi del portone. I gemelli vanno a lavorare come lavapiatti, gli altri due a scuola, quando se ne ricordano. « Faccio la quarta, sono sempre stato promosso *, dice Pierino. « Perché sei scappato? ». « Volevano mettermi in collegio, non mi piace ». Riflette un istante e precisa : « Non mi piace 11 collegio. Ma mi piace studiare. Continuerò anche quando sarò grande ». In casa Franco, la situazione è anche più squallida. La madre, Rosaria Riolo, 35 anni, abita In via Pellico 14, ha un banco di frutta e verdura in piazza Madama Cristina. Racconta: « Mio marito si era Indebitato a Catania. Per tacitare il creditore, mi ha gettato tra le sue braccia. Poi è finito in prigione, quando è uscito non s'è più fatto vivo ». Rosaria è venuta a Torino con il creditore, a sua volta sposato e padre. Ha portato con sé quattro figli: Graziella, 20 anni, Salvatore, Nunzio, e Rosetta, ii 10 anni. A Torino ne ha avuto altri due, Antonietta, di 6 anni e Barbara, di 4, ora aspetta 11 settimo. i Piange e dice: «Che devo fa^re? Io lavoro tutto il giorno, plvtSdbcbnzpesancsce per sfamare 1 miei figli. Graziella è sempre malata, non può lavorare, non bada neanche ai fratelli. Ho provato a mandare Salvatore in fabbrica, ma gli dolevano gli occhi. Nemmeno al banco vuole venire, perché dice che non gli piace. Per tenerlo buono, lo mando al cinema. L'unico che m'aiuta un po' è Nunzio: porta le ceste, fa qualche piccola commissione per i fornài e 1 farmacisti della zona.- A casa resta Rosetta, che, a dieci anni, fa da mamma ad Antonietta e Barbara. Miseria ed incuria spingono questi ragazzi sulla strada, a un contatto precoce con il mondo notturno ed equivoco. Come potranno inserirsi nella società? Pierino e Mario Climenti erano scomparsi da 15 giorni

Persone citate: Mario Climenti, Pierino Climenti, Rosaria Riolo, Salvatore Franco

Luoghi citati: Antonietta, Barbara, Catania, Torino