Macellaio ucciso dal figlio con una coltellata in un duello nel negozio per motivi d'interesse
Macellaio ucciso dal figlio con una coltellata in un duello nel negozio per motivi d'interesse Ieri mattina, nel centro di Rho, presso Milano Macellaio ucciso dal figlio con una coltellata in un duello nel negozio per motivi d'interesse La vittima aveva 54 anni - 11 parricida è un ventiduenne - Si è costituito - Nel litigio è stato ferito, ma non è grave • Il giovane voleva dirigere da solo il negozio, ma il padre riteneva non fosse in grado di farlo • Al delitto ha assistito, terrorizzata, la madre dell'assassino (Dal nostro corrispondente) Milano. 26 ottobre. Un giovane di Rho ha ucciso con una coltellata al petto il padre macellaio dal quale era stato ferito col coltello durante un litigio per motivi d'interesse. Il duello è avvenuto nella retrobottega di una macelleria di proprietà della vittima. Al delitto ha assistito, terrorizzata, la moglie dell'ucciso. Compiuto il crimine, alla vista del padre esanime sul pavimento, il giovane ha esclamato: «Cosa ho fatto, mio Dio. Ho ucciso mio padre » e barcollando ha fatto qualche passo in strada, dove ha incontrato un suo conoscente. A costui il parricida ha subito manifestato il desiderio di costituirsi, quando infatti ha visto i carabinieri, ha detto: «Ho ucciso mio padre, ma portatemi all'ospedale che sono ferito anch'io ». La vittima si chiamava Stefano Papeo, aveva Sii anni, originario di Foggia, ed abitava a Rho con la moglie Raffaella Palmilesi di 51 anni e quattro figli. L'assassino è Michele Papeo di 22 anni, il quinto figlio dell'ucciso. Le sue condizioni non sono gravi. Il colpo di coltello che gli ha inferto il padre all'inguine non ha infatti leso organi vitali ed i medici ritengono che il giovane possa guarire in una decina di giorni. I carabinieri hanno così potuto interrogare il giovane nella camera dell'ospedale dove si trova piantonato. Dal suo interrogatorio e da quello di altre persone, tra le quali la madre, che è stata presente al tragico episodio, gli in- quirenti hanno potuto ricostruire il fatto ed i suoi precedenti. Il motivo principale della lite scoppiata fra padre e figlio è stata la pretesa, da qualche tempo manifestata dal giovane, che il genitore gli lasciasse la gestione della macelleria di carne equina che Stefano Papeo possedeva nel centro di Rho. Michele Papeo è stato sempre considerato in famiglia «un giovane diffioi le ». Alcuni anni fa il giovane ■•■■■■•IIIUIII iiiiimimiiiiiiiiiiiiminiimiu edsotbiamvdnn era andato via da casa, recan dosi a Ferrara dove si era spo sato con Alberta Stolfi, che ora ha 22 anni. Dal loro ma trimonio era poi nata unt bimba, Rosetta. Perché il figlio si sistemasse, i genitori alcuni mesi fa lo avevano chiamato con la famiglia a Rho, offrendogli di lavorare nella macelleria del padre. Ma subito Michele Papeo, non volendo stare in sottordine al padre, l'aveva invitato a ritirarsi per poter condurre il negozio du solo. Il padre però, in proposito, aveva sempre risposto negativamente. Anche perché non riteneva il figlio in grado di sobbarcarsi il lavoro di gestione da solo. Su questo contrasto fra padre e figlio stamane è sorta una nuova discussione che ha ben presto assunto toni accesi; fra i due vi è stato anche uno scambio di pugni. Ritenendo di essere stato colpito ingiustamente dal padre, il giovane è uscito dal negozio con l'intenzione di andare dai carabinieri ma, fatti pochi passi, si è reso conto dell'assurdità di questo proposito e cosi è rientrato nella macelleria. Prima di entrare nella retrobottega, dove si trovava ancora il padre, il giovane ha però preso sul bancone un lungo coltello. Michele Papeo afferma di aver compiuto questo gesto quasi inconsciamente nel timore che il padre volesse aggredirlo. Anche il padre, nella retrobottega, si trovava con un lungo coltello a serramanico in mano, poiché stava lavorando intorno alla carcassa di un cavallo. I due si sono trovati così l'uno di fronte all'altro, entrambi armati di coltello. Fra padre e figlio si è rinnovato allora il litigio di prima: è stato Stefano Papeo, secondo gli accertamenti compiuti finora, a lanciarsi per primo verso il figlio: il giovane è stato colpito all'inguine dalla coltellata e vistosi ferito, ha vibrato a sua volta alcuni colpi all'impazzata, rag- glungendo il genitore in p(e-no petto, mentre invano la madre cercava di dividere i due contendenti. Interrogato in ospedale il giovane è apparso calmo e ha detto: «Non sento nessun rimorso per quello che ho fatto ». Poi ha aggiunto che si era dovuto difendere perché era stato colpito già una volta e aveva paura di fare una brutta fine. . g. m. Da sinistra, Stefano Papeo ed il figlio Michele che l'ha ucciso a Rho ed è stato anch'egli ferito (Telefoto A.P.)
Persone citate: Alberta Stolfi, Michele Papeo, Raffaella Palmilesi, Stefano Papeo
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