La riforma dei pubblici uffici secondo il progetto del governo

La riforma dei pubblici uffici secondo il progetto del governo Il documento consegnato ai sindacati La riforma dei pubblici uffici secondo il progetto del governo Dovrebbe avere inizio con il 1° gennaio 1967 e proseguire per gradi - In attesa di una nuova legge si propone di bloccare le assunzioni del personale non di ruolo e di ridurre del 50 per cento quelle del personale di ruolo • Tutta la retribuzione nello stipendio - Incentivi speciali per stimolare la produttività (Nostro servizio particolare) Honiii, 26 ottobre. Il riassetto funzionale delle carriere e delle retribuzioni di tutti i pubblici dipendenti sarà attuato, con decorrenza dal 1" gennaio 1967, nel quadro di un € piano pluriennale » di riforma dell'intero settore. Insieme con lo snellimento dell'azione amministrativa, s: perseguirà la riorganizzazione strutturale dei ministeri, dei servizi ispettivi e dei metodi di lavoro. Ma soprattutto saranno affrontati, con particolare impegno, i problemi riguardanti il personale nell'intento di raggiungere un duplice risultato: una più alta produttività dei servizi ed il conseguente maggiore equilibrio tra costi e rendimento; un trattamento giuridico ed economico dei pubblici impiegati, conformi alla dignità e alla responsabilità della funzione e dell'attività pubblica. Il fine ultimo del complesso dei provvedimenti da adottarsi dovrebbe essere rappresentato dall'instaurazione di rapporti fra pubblica amministrazione e cittadini effettivamente rispondenti ai principi di un progredito Stato democratico. Sono queste le linee essenziali del «piano pluriennale>, indicate in un ampio documento del governo che il ministro per la Riforma dell'Amministrazione Bertinelli ha consegnato alle Confederazioni dei lavoratori e ai Sindacati di categoria. Il documento costituirà la base dei lavori di un comitato, nominato dal presidente del Consiglio Moro, presieduto dallo stesso ministro Bertinelli e composto da rappresentanti della presidenza del Consiglio, dei ministeri finanziari, dell'ufficio della riforma e delle organizzazioni sindacali, nonché da esperti nelle materie amministrative ed economiche. Nel documento si afferma che l'esigenza di ristrutturare la pubblica amministrazione in modo da assicurare un più alto livello di produttività impone di riordinare ì ruoli organici in relazione alle effettive esigenze del servizio. Nelle more di attuazione di tale provvedimento, si procederà ad un quasi completo blocco delle assunzioni: le assunzioni del personale di ruolo, cioè, saranno contenute nei limiti del 60 per cento dei posti che si renderanno annualmente disponibili, mentre sarà confermato e rigorosamente osservato il divieto di assunzione di personale non di ruolo. Nella revisione dei ruoli, orientata verso la riduzione delle dotazioni organiche, si dovrà seguire il criterio di trasferire ad altre amministrazioni il personale che risulti eccessivo in quelle di appartenenza, specialmente per le carriere esecutiva e ausiliaria, le quali non comportano una particolare qualificazione settoriale. Ad ogni carriera, comunque, corrisponderanno specifiche funzioni, in modo da evitare che l'amministrazione continui ad essere inflazionata da elementi di una determinata carriera adibiti, di fatto, a mansioni dìsimpegnablli da impiegati di categorie inferiori. Nel quadro del riordinamento delle carriere, poi, si dovrà rimediare alla carenza di personale qualificato della carriera direttiva e di personale tecnico. Per agevolare l'affluenza verso l'impiego statale di tali elementi dovranno essere adottati opportuni sistemi di reclutamento ed ordinate convenientemente le relative carriere. Occorre anche riordinare le carriere esecutive in modo da assicurare all'amministrazione personale esperto in dattilografia; si dovrà tenere conto altresì dell'esigenza di personale avente la particolare qualificazione propria dei segretari di azienda e di elementi esperti in stenografia ed in macchine elettrocontabili. Si dovranno, quindi, risolvere convenientemente 1 problemi della istituzione in ogni carriera di qualifiche o gradi funzionali, della modifica dei sistemi di reclutamento e dell'aggiornamento dei metodi di avanzamento. Fra l'altro, 1 criteri di valutazione periodica del personale saranno variati in modo da restituire al rapporto informativo il suo originario valore Il comitato — afferma il documento del governo — dovrà stabilire preliminarmente per il trattamento economico taluni indirizzi generali, così indicati: 1) Effettivo collegamento tra retribuzione e funzioni esercitate; 2) la soppressione delle voci retributive, comunque denominate, che non siano giustificate dalla particolare gravosità del lavoro o da situazioni di rischio o che non rispondano effettivamente allo scopo di dare un riconoscimento al personale migliore (* tutto nello stipendio, nulla fuori di esso »); 3) possibilità di attenuazio ne del collegamento tra prò gressione economica e progressione nel grado attraverso bsotorrttaaatsdtrcllnpèaicnetcrcl'istituzione di classi di retri- buzione nell'ambito di una stessa qualifica; 4) disciplina o soppressione di quelle molteplici forme di retribuzione, o comunque di guadagno, derivanti dai cosiddetti « incarichi »; 5) opportunità di introdur- per talune attività o ca-tegorie di impiegati, forme retributive incentivanti, atte ad assicurare maggiori compensi al personale più laborioso e a stimolare la produttività. Il tema del trattamento di quiescenza dovrà formare oggetto di esame da parte del Comitato. L'attuazione del « piano pluriennale di riforma » viene considerata dal governo nell'ambito più vasto dello sviluppo del sistema economico nazionale che è tracciato nel programma quinquennale. Vi è però un esplicito impegno a dare il « via » al riassetto in tutti i settori della pubblica amministrazione dal 1" gennaio del 1967. Per il prossimo esercizio, precisa il documento, « è già prevista in bilancio una disponibilità finanziaria di 25 miliardi di lire». Successivamente, il riassetto si svolgerà « secondo le possibilità offerte e i termini quantitativi preventivati dal programma quinquennale di sviluppo economico ». Il ministro Bertinelli, in una sua dichiarazione, ha sot- tolineato l'importanza dell'ini|ziativa globale assunta dal governo per la riforma e il rias setto. Le Confederazioni sindacali dei lavoratori si sono riservate di esprimere il loro punto di vista. Giancarlo Fossi llllliiiiiiiiiilltllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllll Alessandria, 26 ottobre. (/. m.) Abbiamo portato stamane in altri due comuni dell'Acquese colpiti dal nubifragio degli scorsi giorni — Prasco e Rivalta Bormida — un primo aiuto, modesto ma immediato come è consuetudine de « La Stampa », grazie alla generosità dei lettori verso quanti sono provati dalla sventura. In ciascuno dei due comuni abbiamo consegnato 300 mila lire, A Prasco ci hanno accolti il sindaco signor Dante Repetto e la maestra signora Clelia Gavotti. In Borgo Stazione, dove si trovavano le maggiori imprese commerciali di Prasco, le acque in piena del torrente Caramagna hanno travolto e sconvolto ogni cosa: il mulino, il posto telefonico, il peso pubblico. A Rivalta Bormida il nubifragio ha devastato i rinomati orti della zona con conseguenze disastrose. Sono stati poi seriamente danneggiati quattro cascinali e l'acquedotto comunale è fuori uso: da undici giorni il comune è sen z'acqua potabile. Assente il Il contributo de «La Stampa» a Prasco e Rivalla Bormida sindaco (il maestro Leopoldo Pietrasanta), abbiamo consegnato l'aiuto de « La Stampa » al vice sindaco Vincenzo Pietrasanta e al segretario comunale Riccardo Copes. Le zone alluvionate sono state visitate oggi dal presidente della provincia prof. Sisto.

Persone citate: Bertinelli, Caramagna, Clelia Gavotti, Dante Repetto, Giancarlo Fossi, Leopoldo Pietrasanta, Riccardo Copes, Vincenzo Pietrasanta

Luoghi citati: Alessandria, Borgo Stazione, Prasco, Rivalta Bormida