Sei morti. 4 dispersi, città e campagne allagate dopo due giorni di violenti nubifragi in Campania

Sei morti. 4 dispersi, città e campagne allagate dopo due giorni di violenti nubifragi in Campania Disastri del maltempo nel Sud e in Piemonte Sei morti. 4 dispersi, città e campagne allagate dopo due giorni di violenti nubifragi in Campania Cinque vittime in provincia di Salerno, una a Benevento - Scomparsi tre boscaioli: si teme siano stati travolti dai torrenti in piena - Un miliardo di danni a Salerno e nei paesi del circondario - Drammatica fuga degli abitanti di San Cipriano sotto l'incalzare del fiume Imo in piena - Interruzioni stradali tra Salerno e Avellino - Burrasca a Napoli - Collisione fra due navi (una israeliana, l'altra americana) nel porto - Nessuna vittima - Il ministro Taviani ha stanziato 200 milioni per i sinistrati (Nostro servizio particolare) Salerno, 26 ottobre. Accompagnata da furiose raffiche di vento e grossi chicchi di grandine, la pioggia è continuata a cadere a brevi intervalli per tutta la giornata di oggi sui comuni della Campania, duramente colpiti martedì sera e la notte scorsa da un nubifragio di inaudita violenza. Le precipitazioni hanno aggravato la drammatica situazione dei centri già sconvolti dall'alluvione ed ostacolato notevolmente le operazioni di soccorso. Ancora impreciso risulta questa sera il bilancio delle vittime travolte dalle acque limacciose dei fiumi che hanno superato gli argini o sepolte nel crollo di vecchi stabili. Secondo un sommario calcolo soltanto in provincia di Salerno si sono avuti cinque morti, quattro dispersi ed una decina di persone ricoverate in ospedale per gravi collassi cardiaci. Un'altra vittima si lamenta in provincia di Benevento Ad un miliardo di lire si aggira inoltre il bilancio dei danni provocati dal maltempo alle abitazioni, alle strade, ponti e colture, senza calcolare oltre cinquecento veicoli trascinati in mare dalla furia delle acque, insieme ai relitti e a sei stabilimenti industriali rimasti allagati, con i macchinari ormai fuori uso. Centro dell'uragano è stata la città di Salerno e ben ventisette Comuni dell'entroterra, in prevalenza del versante della provincia di Avellino. La pioggia è caduta martedì ininterrottamente per oltre dieci ore ingrossando 1 corsi d'acqua che sfociano lungo il litorale. Lo straripamento dei torrenti e le acque del fiume Irno, uscite dagli argini, si sono rovesciate per le vie di Salerno e dei comuni di Mercato San Severino, Fratte, Prepezzano, Ogliara, Giffoni, San Cipriano Picentino, Forni, che in breve sono rimaste coperte da un alto strato di melma. Quando l'acqua, trascinando grossi arbusti, macigni e fusti di alberi sradicati, ha raggiunto un'eccezionale impetuosità, i veicoli in sosta ai bordi delle strade sono stati scaraventati in mare, le porte delle abitazioni terranee e dei negozi scardinate, mentre la popolazione, in preda al panico, cercava di porsi in salvo. A Giffoni Valle Piana le squadre di soccorso, inviato per rimuovere le macerie e i detriti che ingombravano le strade del paese, hanno recuperato le salme del contadino Carlo Rizziero di 6u' anni e del figlio di 39. I corpi degli sventurati affioravano tra la melma che ha allagato una vasta zona alla periferia del piccolo centro. Padre e figlio, la sera di martedì, rientravano dalla campagna, quando sono stati sorpre si dal nubifragio. Invano han no tentato di trovare rifugio in un pagliaio che è stato portato via dalla violenza delle acque nella rovinosa corsa verso il mare. Nella zona ben settanta nuclei familiari sono stati costretti ad abbandonare le proprie abitazioni pericolanti e sono stati ospitati in un convento religioso. Drammatici momenti sono stati vissuti dagli abitanti del comune di San Cipriano Picentino che dista dodici chilometri da Salerno e sorge sulla riva del fiume Irno. La popolazione soltanto nel cuore della notte ha avvertito il pericolo imminente dell'inondazione ed ha abbandonato precipitosamente le.case. Nella fuga, una tragedia ha sconvolto la famiglia dell'operaio Antonio Genovese il quale ha assistito impotente alla morte della figlia Filomena di 14 anni. L'operaio si era accorto in tempo, da alcuni scricchiolii, che il tetto della casa stava per cedere ed era riuscito a dare l'allarme, mettendosi in salvo con tutti 1 congiunti. Purtroppo la figliuola Filomena ritornava indietro per portare con sé una bambola, avuta di recente in dono. Ella rimaneva però travolta dal crollo dell'abitazione. A San Pietro, una frazione di Cava dei Tirreni, un'altra vittima si è registrata martedì notte: la contadina cinquantacinquenne Giovanna Forte, morta mentre ritornava a casa dal vicino paese ove si era recata ad acquistare alcuni medicinali per il marito infermo. A Cologna, squadre di operai e vigili del fuoco lavorano per rimuovere le macerie di una costruzione di campagna crollata durante la notte scorsa. II proprietario, un contadino di cinquantanni, è rimasto vittima della sciagura. Anche a Cologna ha trovato tragica morte l'amministratore di una cava di pietre, invasa da una valanga di acqua e fango, mentre si tratteneva in una baracca-ufficio. Lo sventurato. Mario Turchi di 40 anni, è stato portato via dall'alluvione e la salma non è stata ancora trovata. Altri tre boscaioli che dovevano rientrare da Propezzano, fino a questa sera non hanno fatto ritorno alle loro abitazioni e risultano dispersi. Nel centro della vecchia Salerno, nelle prime ore di stamane, alcuni stabili già pericolanti sono crollati ed 11 lungomare ed altre strade del centro sono allagate e rese intransitabili. L'alveo sotterraneo del torrente Ramaschia, rigonfio d'acqua e detriti, è scoppiato allagando 1 negozi in via Velia e corso Vittorio Emanuele, nonché un mercatino rionale. Il sindaco di Salerno ha disposto misure di emergenza per il traffico rimasto paralizzato in diverse zone. Inoltre ha invitato la popolazione a non far uso dell'acqua potabile se non dopo averla sottoposta ad ebollizione, per la rottura delle fogne, e ciò allo scopo di prevenire eventuali epidemie. Anche su Benevento, Caserta ed Avellino, 11 nubifragio si è abbattuto con notevole furia e molti comuni delle tre province sono isolati e privi di illuminazione elettrica. Le strade tra Avellino e Salerno sono interrotte da grosse frane, come anche le comunicazioni con la Calabria si svolgono con difficoltà a causa di allagamenti lungo la strada ferrata in località Pontecagnano e Battipaglia. Un operalo, Sabato Forte di 31 anni, è rimasto travolto dalla piena d'un torrente ed è morto annegato. Da stamane il maltempo imperversa anche su Napoli e le acque del golfo sono sconvolte da una violenta mareggiata. Il moto ondoso ha raggiunto forza 5 ed i marosi spumeggianti si riversano sulle strade del litorale, rendendo difficile la circolazione dei veicoli. A causa della forte risacca, nel porto si è avuta questa sera una grave collisione tra due navi. La motonave da carico <Bilù», di 6390 tonnellate, battente bandiera israeliana, mentre era trainata dai rimorchiatori <Enea> e «San Gennaro >, sotto la spinta delle onde ha scarrocciato paurosamente, spezzando i cavi di rimorchio. Il balìa del mare agitato, l'unità è stata sospinta contro la petroliera americana Splenditi Sea, ormeggiata alla testata del pontile Vittorio Emanuele. Vani sono stati gli sforzi dell'equipaggio della Bilù per evitare la sciagura: priva di governo, la nave israeliana urtava con violenza con la poppa contro la nave americana e successivamente contro gli scogli della diga foranea. Per fortuna non si lamentano vittime a bordo delle due unità. Gravi, invece, sono i danni riportati dalla Bilù, nella quale si è aperta nella fiancata sinistra a prua, uno squarcio ampio due metri ed a poppa una falla di minori dimensioni. Anche la petroliera Splenditi Sea ha riportato danni di lieve entità ad una delle fiancate. I rimorchiatori, dato l'allarme, hanno richiesto l'intervento di altri rimorchiatori e l'opera di soccorso ha scongiurato il pericolo che la nave israeliana, che aveva riportato nella collisione i maggiori danni, affondasse per l'acqua imbarcata nelle stive attraverso le falle. Agganciata con robusti cavi, la Bilù è stata lentamente trainata nelle vicinanze del bacino di carenaggio, ove sarà immessa nella giornata di domani per le opportune riparazioni. Sull'incidente, la capitaneria del porto ha disposto una inchiesta per l'accertamento di eventuali responsabilità del sinistro. Il ministro dell'Interno on. Taviani ha disposto uno stanziamento di duecento milioni di lire e l'invio di materiale per i primi soccorsi agli alluvionati del Salernitano. A. Luise La frazione di Fratte, sopra Salerno, devastata dall'alluvione (Tel. Associated Press)

Persone citate: Antonio Genovese, Carlo Rizziero, Cologna, Forni, Giffoni, Giovanna Forte, Mario Turchi, Taviani