Tre spettacoli stranieri in tre giorni a Torino

Tre spettacoli stranieri in tre giorni a Torino Tre spettacoli stranieri in tre giorni a Torino Stasera il «New American Theatre» apre il programma dell'Unione Culturale - Domani e sabato al Cai ignano due lavori presentati dal « Madach » di Budapest Due compagnie straniere, con tre nuovi spettacoli, si presenteranno in questi tre giorni al pubblico torinese. Stasera, alle 21,30 il «New American Theatre » aprirà la nuova stagione dell'Unione Culturale nella sede di via Cesare Battisti 4 presentando tre atti unici: «Vicino ad uno specchio d'acqua », di Ben Ardery, «The Wax Museum » di John Hawkes e «La messa dei topi », di Adrienne Kennedy, con la regìa di Ben Ardery. Si tratta di opere maturate nel clima off-Broadway, che la compagnia americana si propone di far conoscere oggi anche al pubblico italiano. Lo spettacolo sarà replicato per tre sere. Nel calendario dell'Unione Culturale faranno seguito: il 2 novembre «La passione del generale Franco > di Armand Gatti, novità assoluta, letta dallo stesso autore; e, dal 3 novembre, « Les bonnes > di Gènet, nell'allestimento del «Living Theatre». Domani, al teatro Carignano, si presenterà un'altra compagnia straniera: il teatro Madach, di Budapest, reduce dagli spettacoli di Prato per il Festival degli Stabili europei. Domani sera il complesso ungherese, in una serata di gala organizzata a beneficio della Croce Rossa, darà la commedia musicale «Tre notti di un amore » di Miklos Hnbay, con la regia di Miklos Gahor. Sabato e domenica rappresenterà «L'opera da tre soldi» di Brecht e Kurt Weill. Sabato pomeriggio alle 17,30, infine, la prima attrice del «Madach», Irén Psota, darà al teatro Gobetti un recital di canzoni, imperniato per la maggior parte sui motivi di Brecht e Weill. Le recite della compagnia di Budapest avvengono sotto l'egida del Teatro Stabile di Torino. Gli abbonati potranno vedere «L'opera da tre soldi» utilizzando il tagliando B; e assistere al recital della. Psota ritirando gli inviti, gratuiti, presso il botteghino di via Rossini.

Luoghi citati: Budapest, Prato, Torino