Ordigno fatto esplodere a Brunico in un circolo dov'erano 9 persone di Enzo Pizzi

Ordigno fatto esplodere a Brunico in un circolo dov'erano 9 persone I criminali neo-nazisti in Alto Adige Ordigno fatto esplodere a Brunico in un circolo dov'erano 9 persone Soltanto quattro riportano lievi ferite - Gravi danni all'edificio e panico nella zona per la forte deflagrazione - Un chilogrammo di polvere nera, collegata con un meccanismo ad orologeria, era stato posto in una cabina telefonica (Dal nostro corrispondente) Bolzano, 25 ottobre. Un chilogrammo di polvere nera è stato fatto esplodere Ieri sera, verso le 23, a Brunico, in Val Pusteria, nell'atrio del Circolo ricreativo dell'Enal. Lo scoppio ha provocato la distruzione di una cabina telefonica, di una parte dell'arredamento, di vetri e bottiglie di liquori allineate sulle scansie di un attiguo bar. Nel locale si trovavano nove persone: la signora Anna Disuanl, moglie del gestore, Luis Vendremmer; gli operai Camillo Celenati, Rodolfo Spoladore, Dino Fabbiani e Rocco Barbiero — che stavano giocando alle carte —, oltre al ventiquattrenne Francesco Coletti, Eldo Guarniero, di 53 anni, Alessandro Uhrmacher, di 22 anni, e Duilio Bordine, 35 anni. In seguito al violento spostamento d'aria provocato dalla deflagrazione, costoro sono stati scaraventati a terra e quattro hanno riportato lievi ferite. Identica sorte è toccata a due membri della famiglia Bettio, abitante in un appartamento sovrastante, che erano già a letto e che sono stati scaraventati a terra entrambi senza rendersi conto di quanto stava accadendo. L'edificio preso di mira dai dinamitardi è situato in piazza Cappuccini, di fronte al monumento agli alpini, che nel 1959 era stato danneggiato da un altro attentato terroristico Nel caseggiato, un tempo adibito a caserma, oltre al risto rante e al bar dell'Enal, sono stati ricavati tredici appartamenti, due dei quali occupati da famiglie di lingua tedesca. Il panico suscitato dalla deflagrazione, che ha fatto tremare l'intero stabile, è stato forte, anche perché si temeva che ci fossero delle vittime. I carabinieri della compagnia di Brunico, accorsi poco dopo, hanno constatato che era stato posto un ordigno esplosivo sul tetto di una cabina telefo nica situata nell'atrio d'ingres so dei locali dell'Enal. La poi vere nera, di cui si sono serviti i dinamitardi, era avvolta in un pacco e collegata a un mec canismo ad orologeria, la cui lancetta era stata puntata sulle 22 e 45. Alcuni residui dell'oro logio, insieme con altri frammenti, sono stati rinvenuti dagli artificieri della brigata al pina « Tridentina », che collaborano con gli organi di polizia nelle indagini. Nel corso della giornata non era stata notata nessuna persona sospetta. Tuttavia, circa dieci minuti prima dello scoppio, uno dogli inquilini della casa aveva notato due scono sciuti, indossanti una tuta, che erano entrati furtivamente dal portone, uscendone dopo pochi minuti. Poiché è stato accertato che i due misteriosi indi vidui non erano entrati nel bar dell'Enal, non è escluso che possa trattarsi degli attentato ri, penetrati forse per regolare le lancette dell'orologio. La pista viene seguita dai carabi nieri, che hanno fermato alcu ne persone sospette. Enzo Pizzi a o i . o La cabina telefonica del caffè di Brunico devastato dall'esplosione (Telefoto A.P.) lllllimuMiillllliililllliiliiiiimiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiimimiiiiiimn^

Luoghi citati: Bolzano, Brunico