Un ingegnere esaurito dallo studio si uccide gettandosi dal 4° piano

Un ingegnere esaurito dallo studio si uccide gettandosi dal 4° piano Un ingegnere esaurito dallo studio si uccide gettandosi dal 4° piano 27 anni, era impiegato alla Fiat - Un'altra sciagura: operaio muore folgorato mentre ripara un forno elettrico nello stabilimento Sicme Un giovane ingegnere si è ucciso gettandosi dal balcone del suo alloggio, al quarto piano di via Bottego 10. Si chiamava Franco Saija Merlino, 27 anni, era orfano di padre e viveva con la madre Alma, di 57 anni. Un altro fratello, Leandro di 32 anni, è sposato e abita in via Tonco 4. Soffriva di esaurimento nervoso. Gli ultimi anni all'Università lo avevano affaticato, poi aveva incontrato delle difficoltà per trovare lavoro. Da qualche mese, tuttavia, aveva ottenuto un posto alla Fiat e sembrava più sereno. Ieri, è uscito dall'ufficio alle 18. poco dopo era a casa. Anche la madre era appena tornata, stava conversando in salotto con un'amica. Franco le ha salutate senza trattenersi, è andato subito a chiudersi nel suo studio. Ma appariva tranquillo. Alle 19. la signorina Celestina Meiuardo. che abita nel palazzo al piano rialzato, sente un tonfo sordo sotto le sue finestre. Preoccupata, alza le persiane e la luce che si proietta nel cortile illumina un corpo Immobile, in una pozza di sangue. La donna urla, accorrono altri inquilini, si telefona rillH Uroce Verde. Poco dopo un ambulanza della Croce Verde raccoglie il corpo del giovane e lo tra¬ sporta al Mauriziano. Ma è sfracellato, muore un'ora dopo. Al suo capezzale è il fratello Leandro, che ha avvertito la madre. Nessuno degli inquilini aveva avuto il coraggio di dir le nulla, era convinta che Franco stesse ancora lavorando nel suo studio. Non sa che è morto: alle prime parole che an nunciavano una disgrazia, è sta ta colta da collasso e ha perso i sensi. Non é stato ancora possibile interrogarla e sapere da lei, che gli viveva accanto, motivi precisi per cut il giovane si è tolto la vita — Un operaio è morto tolgo rato mentre riparava un forno elettrico. Si chiamava Luigi De Rossi, di 42 anni, abitava con la moglie e un figlio di 10 anni in via Morozzo 17. L'incidente è avvenuto ieri verso le 17,30 nello stabilimento della Sicme, in via Cigna 114. Il De Rossi, operaio specializzato, era intento a sorvegliare una serio di forni che lavorano a turni alternati: mentre in uno è Immessa la corrente, in quello accanto viene tolta automaticamente. Ad un tratto l'operalo, forse notando un'Imperfezione nel funzionamento di uno dei forni, apparentemente spento, gli si è avvicinato. Con una pinza ha tentato di fermare un morsetto: si è sprigionala una potente scarica elettrica che lo ha scaglialo al suolo. Soccorso dai compagni di lavoro, 6 slato trasportato all'Astanteria Martini, dove è morto dopo pochi minuti. Ing. Franco Saija Merlino

Persone citate: De Rossi, Franco Saija, Franco Saija Merlino, Luigi De Rossi