Cacciatore ferito da un compagno al piede muore per dissanguamento

Cacciatore ferito da un compagno al piede muore per dissanguamento Tragica discesa dai monti di Chialamberto Cacciatore ferito da un compagno al piede muore per dissanguamento E' un salumaio di borgo San Paolo - Colpito mentre si trovavano in una località isolata, gli amici lo portano a spalle lungo la mulattiera; poi in auto, assistito da un medico, sino all'ospedale di Lanzo - La pietosa fine poco dopo il ricovero Un cacciatore di 31 anni, colpito ad un piede da una fucilata esplosa accidentalmente da un compagno, domenica pomeriggio, sui monti di Ctiialainhcrto, è stato portato a valle dagli amici, con una corsa disperata. Poi -un'auto l'ha accompagnato d'urgenza all'ospedale di Lanzo: ma pochi minuti dopo il ricovero è morto per dissanguamento. Si chiamava Antonio Bossonetto, abitava in via Di Nanni 95 con la moglie Rita di 26 anni e due bimbe: Rosella di 3 anni e Laura di 7 mesi. Era proprietario di un'avviata salumeria, nello stesso quartiere. Appassionato della caccia di montagna, trascorreva da anni tutti i « week-ends » della stagione nella zona di Chialamberto. suo paese nativo. Domenica è partito all'alba con tre amici. Ha salutato la moglie: «Tornerò presto, voglio dare un bacio alle bambine prima che si addormentino». E' salito a Giaveno dove lo attendeva un compagno. Bruno Garbolino Bout. un operaio di 32 anni. Insieme hanno proseguito il viaggio per Chialamberto. Alle 8 con altri due amici erano in marcia per l'Alpe Mca, un borgo isolato tra boschi e pascoli, a circa 1500 metri di altezza. Una zona, asseriscono i valligiani, ricca di selvaggina, lepri e marmotte. Pietro Fiorito, uno degli amici, ha raccontato ai carabinieri: « Per tutta la giornata abbiamo percorso i valloni, ma abbiamo colpito soltanto una lepre, nella mattinata. Dopo una sosta per la colazione, nel pomeriggio abbiamo ripreso la no- stra battuta. Alle 17, poco pri-ma dell'imbrunire, ci siamo fer- mati su un ripido dosso per sca- ricare le armi. All'improvvisoho sentito uno sparo e ho visto il Bossonetto accasciarsi a ter-ra. Era stato ferito da una fu- cilata sfuggita al Garbolino. Ci siamo precipitati verso di lui. Aveva il piede sinistro squarciato, perdeva molto sangue. Con una camicia lo abbiamo -1 fasciato alla meglio. Ce lo sla- mo caricati a spalle e ci siamo - | lanciati il più rapidamente poso j sibile verso il paese», o | Un ragazzo è corso avanti al -;gruppo ed ha avvisato il me- dico condotto di Chialamberto. Ci . . o i il dott. Filippo Franco, che si è avviato subito per la mulattiera incontro al ferito. « Gli ho prestato le prime cure — ha detto — sul limitare del bosco, alla luce di una torcia elettrica. tEra in condizioni disperate por Ila grande quantità di sangue perso. Ho messo un laccio atI toi'no al piede e gli ho fatto [due iniezioni di coramina. Lei i condizioni erano ormai preoccu-j panti. A Breno, lo abbiamo po-| ]sto su un'auto e ci siamo di-l ! retti verso Lanzo Poco prima I idi Germagnano gli ho praticato altre due iniezioni. Ma le spe-, iianze erano pochissime» Ai Mauriziano di Lanzo tul! to era pronto, il primario proj tesser Mensa è intervenuto im- ; mediatamente, ha tentato anche juna trasfusione intracardiaca. ;Una ventina di minuti dopo il suo arrivo, alle 20, il Bossonet ito è morto, per anemia acuta, jdissanguato. La notizia della 'sciagura è stata portala in 88- rata alla moglie Erano le 23. o|Laura e Rosella dormivano, il -iloro babbo non era arrivato in ni tempo per salutarle n ' n D i it Il salumaio Antonio Bossonetto, al centro, con un amico. Il feritore, Bruno Garbolino

Persone citate: Antonio Bossonetto, Bossonetto, Bruno Garbolino, Bruno Garbolino Bout, Filippo Franco, Garbolino

Luoghi citati: Breno, Chialamberto, Germagnano, Giaveno, Lanzo