In sette riprese l'italiano costringe Rivas alla resa

In sette riprese l'italiano costringe Rivas alla resa ERA IN PALIO «L TITOLO DO WELTER-JUNIOR In sette riprese l'italiano costringe Rivas alla resa Il pugile venezuelano abbandona per una lussazione al braccio - Nell'altro incontro della serata, Nino Benvenuti ha battuto l'italo-francese Di Benedetto conservando il campionato d'Europa dei medi (Nostro servizio particolare) Roma, 21 ottobre. Sandro Lopopolo e Nino Benvenuti hanno conservato questa sera rispettivamente i titoli di campione mondiale del welters junior e di campione europeo dei medi. Essi hanno battuto entrambi per abbandono il loro sfidante, il venezuelano Vicente Rivas e l'italo-francese Pascal Di Benedetto. Le vittorie del due nostri pugili sono apparse ineccepibili: troppa la distanza che li separava dagli avversari. Vicente Rivas si è sforzato per sei riprese di sostenere il ritmo imposto al combattimento da Lopopolo. Ha messo in mostra un bagaglio tecnico dignitoso: un buon destro di sbarramento e un efficace sinistro di attacco. Ha fatto anche ricorso al mestiere, quando il campione del mondo ha forzato l'azione, tentando di tenerlo lontano: schivando e sfuggendo all'incalzare dell'avversario. Ma proprio questo dispendio di energie lo ha logorato. Nella settima ripresa egli appariva quasi fermo; mentre Lopopolo continuava a stringerlo con serie forse non eccessivamente potenti ma comunque efficaci. Così al termine del round la conclusione, improvvisa e del tutto inaspettata del pubblico: il campione venezuelano consultava i suoi secondi, quindi decideva per l'abbandono. Il pubblico, indispettito dal finale a sorpresa, lo fischiava e 10 insultava. Soltanto più tardi si apprendeva che lo sfidante aveva riportato una seria lussazione al braccio destro, probabilmente in seguito ad un colpo di Lopopolo nel corso dell'ultima ripresa combattuta. Sandro Lopopolo si conferma così degno detentore della corona mondiale della categoria e toglie ogni dubbio sull'andamento — più volte da lui lamentato come parziale — del match precedente svolto a Caracas con lo stesso Rivas e conclusosi con un verdetto di sconfitta. Medesima conclusione aveva avuto in precedenza il combattimento valevole per il titolo europeo dei medi tra il titolare Nino Benvenuti e lo sfidante francese Pascal Di Benedetto, di origine italiana. Durante dieci riprese il nostro pugile lia dominato, poi con grande sorpresa gli spettatori, che avevano visto Di Benedetto far tranquillamente ritorno al proprio angolo, scorgevano 11 manager del campione di Francia gettare la spugna prima che iniziasse l'undicesimo round. Benvenuti era acclamato ancora campione; mentre Di Benedetto lasciava il ring. li pubblico lo copriva di fisciù. Le dieci riprese combattute avevano avuto uno svolgimento uniforme. Benvenuti aveva quasi sempre controllato l'avversario con serie di ganci sinistri talvolta doppiati dì destro. Malgrado il non eccezionale livello dei due match-clou e lo scarso valore degli incontri di contorno, la riunione ha ottenuto un buon successo di pubblico e d'incasso. Al termino l'organizzatore titolare della Itos, Rino Tommasi, diceva chiaramente di essere soddi¬ sfatto: dopo una serie di insuccessi, i botteghini avevano incassato stasera da 18 mila spettatori oltre 45 rriilioni di lire. La crisi della boxe a Roma è soltanto crisi di spettacolo. I. z. Pesi medi (campionato europeo, 15 riprese): Nino Benvenuti (Trieste, detentore), kg 72,500, batte Pascal Di Benedetto (Tolone, Francia, sfidante), kg 74, per abbandono avvenuta prima dell'undicesima ripresa. Pesi welters-junior (campionato del mondo, 15 riprese): Sandro Lopopolo (Milano - detentore) kg. 63,400, batte Vicente Rivas (Caracas, Venezuela - sfidante) kg. 63,500, per abbandono prima dell'inizio dell'ottava ripresa. Lopopolo, a destra, colpisce con un violento pugno al naso il venezuelano Rivas (Tel.)