Mravinski «premio Lenin» della musica a forino con l'orchestra di Leningrado

Mravinski «premio Lenin» della musica a forino con l'orchestra di Leningrado Mravinski «premio Lenin» della musica a forino con l'orchestra di Leningrado Incontro con il maestro, che dirige il più antico complesso sinfonico russo « Entrare nella nostra Filarmonica è l'ambizione di ogni musicista sovietico » Difficile sapere lo stipendio di questi artisti - Stasera il concerto all'Auditorium a n d i , o i a i e r o a e a n e i i e a , ¬ I centodieci componenti dell'Orchestra filarmonica di Leningrado sono giunti ieri a Torino: vestiti di scuro, allegri, sorridenti, quasi tutti sulla quarantina. Nel gruppo spiccavano i vestiti vivaci di alcune signore: sono dieci le musiciste del complesso, fra cui il « primo (lauto » Alexantlra Vaviiina. Confuso tra gli orchestrali ecco il maestro Evghenij Mravinski, uno dei più noti direttori dell'Unione Sovietica, premio Lenin nel 1936, amico di Sciostakovic e interprete delle sue sinfonie. Alto, ascetico, gli occhi sottili e attenti nel viso scavato. E' stanco, ma si ferma volentieri a parlare dell'orchestra che dirige da 28 anni. « E' hi più antica in Russia, l'unica clic può fregiarsi del titolo "artista del popolo": farne parte è l'ambizione di ogni musicista. Quando vengono banditi i concorsi, a Leningrado affluiscono centinaia di candidati, giovani e anziani perche non ci sono limiti di età. Quelli ritenuti idonei seguono un corso di un anno e al termine vengono esaminati ila un comitato artistico formato dai migliori componenti dell'orchestra ». Oltre alle soddisfazioni morali e alle tournces all'estero i componenti della Filarmonica godono anche di un trattamento economico particolare, riservato soltanto ad un'altra orchestra russa, la Sinfonica di Mosca. Il maestro non sa precisamente quanto, ma comunque è uno stipendio sultìciente. Due, trecento mila lire? Mravinski scuote la testa. Arriva il direttore amministrativo. Maxim Krastin: ha assistito allo scarico degli strumenti un camion con rimorchio pieno zeppo. Con lui c'è un funzionario dell'ambasciata sovietica a Roma, una signora bionda che sorride con aria timida. Rivolgiamo la doman da a loro. Si consultano a lungo, ih russo; ma la risposta non arriva. Il signor Krastin preferisce parlare imcech«riankneEgrmchsela111Uani leadsrStAmnAMfi1pdcdpfisdaepgMdeglija impegni artistici: dieci concerti al mese, una stagione che dura dieci, undici mesi: «E' un'attività logorante, che richiede notevole impegno». Il signor Krastin ci dice ancora che il maestro Mravin-ki dirige l'orchestra soltanto nelle occasioni più importanti. Egli ha altri compiti molto gravosi: lo studio dei programmi, la messa a punto dell'orchestrazione, le lezioni al Conservatorio. Ogni due o tre anni la Filarmonica s; reca al- l'estero. Nel '60 è venuta in Italia, nel '62 è andata negli Stati Uniti e in Canada. La tournée di quest'anno è in Austria e in Italia: sono in programma concerti a Torino, Firenze, Pesaro, Roma, Napoli, Bologna e Milano alla Scala. Stasera alle 21,15 la Filarmonica di Leningrado si esibirà all'Auditorium. Inaugurerà la serie pari dei concerti dell'Unione Musicale con la quinta sinfonia di Sciostakovic e la quinta sinfonia di Ciaikovski. Dirigerà lo stesso Mravinski. p. s. 'intervista ieri a Torino

Persone citate: Evghenij Mravinski, Lenin, Maxim Krastin, Sciostakovic