Gli svettesi si sano distaccati dal Vieta di Enzo Biagi

Gli svettesi si sano distaccati dal Vieta Gli svettesi si sano distaccati dal Vieta Nemmeno la pubblicità «americana», l'autobus gratuito, l'offerta del parcheggio accanto alla parrocchia e le donne-pastore riavvicinano l'uomo alle chiese (Dal nastro inviato speciale) Stoccolma, ottobre. Il paesaggio invita al misticismo, ma gli uomini sono lontani dal Ciclo. Piove, e le campane delle hoc suonano nella nebbia, l'orologio del presbiterio batic il tempo, luccica iverde campanile di rame, la lampada di cristallo illumina la faccia severa del pastore Bengtsson, gli orchi freddi e chiardietro le lenti. « Dio », dice ivecchio, « non è più necessariotutti sono impegnati per conservare il benessere, o per conquistarlo, ma per la vita dello spirito occorre meditazione e silenzio ». Un crocefisso d'avorio splende sul damasco sbiadito; c'ènello studio, un profumo di libri e di ceri, da una stanza cadono le note di un violino, le parole hanno un sapore anticocome nella Bibbia. « A quattordici anni gli svedesi- ricevono la Confermazione », dice il sacerdote, « poi tutto è finito: torneranno davantall'aliare soltanto in due grandi occasioni, il matrimonio e la morie, lo sono un funzionario dello Stato, più die un ministro di Gesù. Ricevo uno stipendiotengo in ordine i registri,, ma non raccolgo t lamenti delle anime. Ho visto uh mondo finire, la gente di campagna è corsa verso la città; la parrocchia, che era un luogo di incontro, e diventata un deserto. Meno di quattro cittadini su centosi legge nelle statistiche, praticano il culto in maniera continua. Bastava, una volta, il suono dell'organo per richiamare fedeli. Adesso la religione segue le norme, e adotta i metodi, della civiltà dei consumi, ma neppure la pubblicità porta cliental Signore. Guardi qui ». Sfoglia le pagine del DagcnNyheter, e mi mostra una serie di curiose inserzioni: vi informano che, se volete raggiungere la chiesa di San Tomasol'autobus è gratuito, e chi ha una vettura propria può usufruire di un comodissimo parcheggio; ad Euskede, dopo la predica, distribuiranno il caffèe un giardino d'infanzia, perfettamente attrezzato, è a disposizione delle mamme che hanno bambini piccoli o fastidiosi; a Foenixkurka, per gloppressi dagli impegni, hanno escogitato il sermone per corrispondenza, e spiegano, a richiesta, le parabole e i significati del Testamento. Nel tendone che hanno montato in periferia quelli della setta deMaianata, un ex bandito ed un ex drogato, appena sbarcati dalI America, racconteranno le tormentate vicende della loro conversione; un cantante, reduce dai successi berlinesi, esordirà nella cappella dei pentecostalimentre dagli avventisti è aperta la discussione su un tema scottante ed attuale: « L'importanza dell'aborto nella società ino derna ». « Manca », dice il reverendo Benglsson, e si aggiusta il collarino bianco, troppo largo sull'abito scuro, « /'/ senso della grazia; il concetto della sacralità è ormai estraneo alla coscienza della Svezia. Se passa davanti alla cattedrale di Stoccolmaleggerà un cartello nel quale savvisa che, nell'interno, non è ammessa la consumazione dgelali e di bibite. Forse stiamo smarrendo anche quella morbosa visione de/l'esistenza che è tipica dei popoli nordici — lasciamo stare la durezza luterana, l'ossessione della purezza — ma si perde perfino il gusto del magico; e non sgomenta più il mistero della morte. « Cercavamo un rifugio pela nostra solitudine umana, pele ore che fuggono, per l'angoscia che ci opprime, nella ricerca di Dio; ma il materialismo è stato più forte di tutto, e se anche gli scolari iniziano ogni mattina la lezione recitando un salmo, il Signore è usciio dalle aule e dai cuori, non infiamma i giovani, non riscalda t vecchi, e la stanchezza dvivere uccide non solo la pietàma anche l'uomo. Si parla tanto di suicidi, di pazzi, di flc<7«ffvite; sono le strade per sfuggi ) tionmlla te il la la tsari il io, nnllo sin'è, lica le co, veioutnti n la rio ro io, ma lle fi è ocnMeto, titiuoe i ue elpnti ns sennso, ha uar la fè, erdihe tigli no orrifinpedel un alornce rà li, rta otnno do laullla aliennma, si è di mo bo è lara— sto iù er er nrili, e no ancion al di tà, an re a se stessi, al proprio desti-no; la preghiera non conforta ». Il pastore Bengtsson è vedovo, solo, la casa è troppo grande e troppo vuota per ut, sotto il tetto han fatto il nido le cicogne, ma i bimbi giocano sempre più di rado sul sagrato. « Vengono per la dottrina, e poi se ne vanno », sospira. Passa le giornale a meditare i lesti della Verità, va nel torrente a pescare i salmoni, nel bosco alla stagione dei mirtilli, e aspetta di riposare, coi giusti, nel recinto dalle lapidi ricoperte di muschio, dove già la sua compagna attende gli squilli della Resurrezione. Sono andato, una sera, ad assistere all'assemblea del Malanata, al Parco della Montagna di Enrico. Mi sono seduto sulle panchine di legno, in mezzo a una folla composta, sotto la grande volta di tela cerata; c'era un palco per i suonatori di fisarmonica e di tromba, per i cantanti, c un microfono per i predicatori. c per i testimoni. Maranata significa « Il Signore viene », e l'arrivo è preceduto, di solito, da marce da cow-boys, da grida tempestose, e da invocazioni di clemenza. Cominciarono con l'inno che inizia: /.L'ora della guerra santa è scoccala », c ogni ritornello era ritmato dagii applausi, e un giovanotto rotondo cominciò ad urlare: «Dio 'e qui», « Dio viene », e tutti alzarono le mani, ed esultarono: « Alleluia, Alleluia », e la ragazza finlandese che mi stava accanto esplose: « Egli è in me, è entrato in me » e si mise a piangere, e io provavo un po' di vergogna, non potevo consolarla, e neppure partecipavo alla sua splendida letizia, tutti erano in estasi, qualcuno chiudeva gli occhi e sudava, l'inno si faceva sempre più fragoroso: «E' qui e mi fa felice», <r Geova benedici i tuoi servi », invocavano, « Alleluja, alleluia ». Fu poi il turno dell'ex gangster che era negro, e disse che un tempo somministrava coltellate per dieci dollari, era stato in galera, aveva fornicato e rubato, ma poi il Signore, alleluja, si era occupato di lui, ed eccolo qui, lindo e redento, pronto a lottare perché la sveglia delle virtù suoni per tutti, così Satana sarà duramente sconfitto. Alleluja. Poi toccò al drogato; ma essendo bianco e insignificante, commosse di meno, pareva che il suo rifiuto dell'« L.S.D. » e della marijuana non avesse il tocco del divino, il segno del prodigioso. Gli evviva furono più pacati. Se la cerimonia, al mio occhio scettico, pareva per certi aspetti ridicola, aveva però il merito di esaltare i frequentatori del tendone che, oltre al sollievo dell'ascetica speranza, trovavano, in quel fracasso, il pretesto per un fervido contatto umano. Sono andato a Osterskàr, a salutare la dottoressa in filosofia Margit Sahlin, la prima donna che ha ricevuto l'Ordinazione, suscitando furiose po lemiche. E' una piccola signora coraggiosa, dai capelli grigi e dal sorriso dolcissimo, che vive tutte le ansie e le contraddizioni di questi giorni incerti, e che si c votata al servizio di Dio. Dice il pastore Sahlin: « C'è nell'aria qualcosa di nuovo che sta per renne, e bisogna trovare la parola giusta per il mondo che ci circonda. Da noi c'è un sentimento anonimo del peccalo, perché non esiste la confessione; lutti desiderano qualcosa, forse la pace, ma non la chiedono al sacerdote. Forse Dio è morto? No, non bisogna disperare. Forse bisogna che la Bibbia sia aggiornala. Perché solo all'uomo è concesso di servire Cristo e di rappresentarlo? L'evoluzione è stata più rapida nella società che nella Chiesa, che è sempre conservatrice. Non deve esten dersi anche ai riti della fede la democrazia? E allora perché gli uomini e le donne, che collaborano in lutto, non debbono unirsi anche nel rendere gloria al Signore? ». Altre sedici ragazze l'hanno «ff-j seguita, e i devoti si raccolgogi \ no attorno al pulpito c seguo no e amano quegli insoliti preti. 11 dottore in filosofia MargitSahlin si è votata alla missione di riportare Cristo nella pa tria dei Vichinghi, ma credo che l'impresa sia troppo gravosa per le sue deboli spalle. Qui i boschi sono diventati cattedrali, e la natura e il corpo sono oggetto di adorazione. Scrive Par Lagcrkvist in Barabba: « Egli non credeva in Dio, ma nel duino dell'uomo». In questo ciclo di perla lo svedese non cerca il paradiso. Enzo Biagi

Persone citate: Bengtsson, Dali America, Vieta

Luoghi citati: Euskede, Stoccolma, Svezia