Si consolida in Piemonte la ripresa dell' economia

Si consolida in Piemonte la ripresa dell' economia Si consolida in Piemonte la ripresa dell' economia L'inchiesta mensile dell'ufficio studi della Cassa di Risparmio di Torino autorizza un cauto ottimismo - Diminuiscono i disoccupati ed aumenta la produzione industriale - Ancora pesante l'edilizia « Il profilarsi di una ripresa sempre più consistente, anche se graduale, del sistema economico del Piemonte non sembra sul/ire, nel succedersi dei mesi, battute d'arresto, ma si at:via anzi ad assumere caratteristiche e contenuti più precisi ». E' questa la conclusione dell'inchiesta mensile sulla situazione economica del Piemonte e della Valle d'Aosta condotta dal Centro Studi della Cassa di Risparmio di Torino, per iniziativa del Presidente, dott. Calieri. I dati si riferiscono al mese di luglio. Dall'inchiesta si nota che il momento economico è valutato più favorevolmente nella nostra regione che nell'intero paese, constata| zione interessante ricordando che in Piemonte gli effetti negativi della recessione avevano determinato fra gli operatori una reazione di sfiducia più violenta che altrove. Il relatore osserva poi che « il raggiungimento di posizioni di un sia pur cauto ottimismo non può non determinare in futuro un rilancio degli investimenti, di cui già ora si intravedono i primi sintomi». La congiuntura favorevole ha ancora migliorato l'andamento dell'occupazione: il numero degli iscritti alle liste di collocamento in Piemonte è diminuito a luglio di 1328 unità. I disoccupati sono ora 45.781; nel luglio del '65 erano 48.420. Si sono ridotti anche gli interventi della Cassa di integrazione: nella provincia dì Torino a luglio sono state integrate 296.029 ore contro le 407.290 del mese precedente e le 2.786.503 del luglio '65. Il fenomeno della sottoccupazione, che aveva assunto proporzioni preoccupanti nel '64, tende a ridursi. «Nel '66, più che un incremento nel numero degli occupati, si verifica il ritorno ad una progressiva normalizzazione degli orari di lavoro». Ecco alcuni dati sulle principali industrie piemontesi: la produzione di acciaio nel Piemonte e Valle d'Aosta è aumentata in luglio di 4350 tonnellate rispetto al mese precedente raggiungendo le 150.275 tonnellate, ma è diminuita nei confronti del luglio '65 (meno 7347 tonnellate). L'industria automobilistica ha presentato lina progressività costante nel ritmo produttivo con un aumento del 10 per cento nei primi sette mesi del '66 rispetto al corrispondente periodo dell'anno scorso. Anche la produzione degli autoveicoli industriali ha avuto tra gennaio e luglio un soddisfacente incremento, 8 per cento. Nei primi sette mesi di quest'anno sono state esportate 223.564 autovetture e 13.255 autocarri con un aumento nei confronti del gennaio-luglio '65 rispettivamente deH'11,13 per cento e del 18,02 per cento. In luglio le esportazioni automobilistiche nazionali hanno raggiunto le 40.383 autovetture e 1985 autocarri. « La posizione raggiunta dall'industria automobilistica — rileva l'inchiesta — ha favorevolmente influito su quei comparti dell'industria meccanica che sono ad essa collegati ». Stazionaria invece l'impostazione dell'industria cartaria e tessile; leggermente diminuito il tono produttivo dell'industria alimentare, ma le previsioni sono decisamente ottimistiche. Continua ad essere fonte di giudizi pessimistici l'edilizia: <Non si può pretendere che il superamento della crisi avvenga unicamente ad opera dell'edilizia pubblica, e d'altro canto bisogna tener presente che ad ajipesantire il mercato concorre in misura notevole il peso dell'invendutoy. Pietro Squillerò

Persone citate: Calieri