La sposa di Varese nega d'aver ucciso il marito con il veleno nella minestra

La sposa di Varese nega d'aver ucciso il marito con il veleno nella minestra La sposa di Varese nega d'aver ucciso il marito con il veleno nella minestra Il processo alle Assise di Milano - II delitto venne scoperto dopo 4 mesi - I genitori della vittima (32 anni) si sono costituiti parte civile - Stasera la sentenza o i o a o (Dal nostro corrispondente) Milano, 20 ottobre. Si è iniziato oggi davanti ai giudici della nostra Corte d'Assise il processo contro Rosalia Toaldo, di 28 anni, accusata di aver ucciso il marito con una forte dose di stricnina immessa forse nella minestra. In' apertura d'udienza 1 genitori della vittima si sono costituiti parte civile contro la nuora. Il delitto fu scoperto nel gennaio del '65, quando la Procura della Repubblica di Varese venne a sapere che sulla salma di Tullio Feltrin, 32 anni, deceduto VII settembre 1964, per « collasso cardiaco >, erano state rinvenute tracce di un potente veleno. Una successiva perizia necroscopica accertò che la morte era stata causata da ingestione di stricnina e poiché pochi giorni prima anche il cane del Feltrin era morto avvelenato nello stesso modo, la correlazione tra i due episodi costituì il primo anello di una pesante catena di accuse contro la donna. Si accertò che il veleno proveniva da un talpicida. I sospetti si accentravano sulla moglie. Tracce di veleno furono trovate anche su alcune suppellettili di casa: un piatto e delle posate. Secondo l'accusa la Toaldo somministrò il veleno al marito approfittando del fatto che questi, prima del pranzo, era solito prendere delle medicine. Rosalia Toaldo venne cosi incriminata e arrestata. Movente dell'atroce delitto sarebbe l'amicizia che legava la Toaldo a un'amica, Olga Gandini, una vicina di casa con la quale la donna era in grande intimità. Stamane quando Rosalia Toaldo è entrata in aula, nel vedere la sorella Carla è scoppiata a piangere: si è però subito ripresa e poco dopo si è presentata davanti al presidente per rispondere alle domande che le sono state poste. «Sono innocente — ha esordito l'imputata — nego tutto: ho sempre voluto bene a mio marito e non avevo ragioni per eliminarlo ». Per quanto riguarda la sua amicizia con Olga Gandini l'imputata ha detto che erano come due sorelle. L'interrogatorio dell'imputata continuerà domani: verranno poi sentiti alcuni testimoni e in serata ci potrebbe essere la sentenza. g. rn. gsTu 11 Illllllllllllll Illlllllllllinilllllllllllllllllllllllinilimillllllllllllllllllllll 1 ■Rosalia Toaldo in Corte d'Assise a Milano (Tel. Ansa) iiiuiuiiiuiuiuiuinuuiuiuinuiiiiiunuuiuiuiuiiuiuiiinuiuiuiiuiiuiunuiuiuniiiiiuiiii

Persone citate: Feltrin, Olga Gandini, Rosalia Toaldo, Tullio Feltrin

Luoghi citati: Milano, Varese