I centri colpiti nell'Alessandrino ancora isolati, privi d'acqua e luce di Franco Marchiaro

I centri colpiti nell'Alessandrino ancora isolati, privi d'acqua e luce I centri colpiti nell'Alessandrino ancora isolati, privi d'acqua e luce A Prasco quantitativo di anticrittogamico disperso per le campagne: si temono inquinamenti - Distrutta a Visone una centrale elettrica - A Montechiaro parte d'un castello è crollata abbattendosi su abitazioni - Riattivata la Acqui-Genova (Dal nostro corrispondente) Alessandria, 18 ottobre. A tre giorni dal violento nubifragio che si è abbattuto nella notte tra sabato e domenica su una vastu zona della provincia di Alessandria con epicentro ad Acqui Terme fervono i lavori per il ripristino delle comunicazioni stradali e ferroviarie, per rimuovere (ungo c detriti. Saranno però necessari molti giorni ancora prima che la maggior parte dei centri colpiti torni alla normalità. Cerchiamo di fare il punto della situazione esaminando le conseguenze del violento nubifragio nella vasta zona dell'Acquese e in parte dell'Alessandrino. Il comune di Prasco è stato investito nel borgo Stazione dalle acque del torrente Caramagna, che hanno allagato e devastato case e magazzini, il mulino, la cantina sociale, i campi, e sconvolto la rete stradale comunale. I danni sono ingentissimi. Da un magazzino le acque in piena hanno asportato SO quintali di prodotti diserbanti e anticrittogamicì contenenti iosta7ize chimiche fortemente velenose, per cui si teme ora l'inquinamento dei pozzi e delle sorgenti dopo ohe il nubifragio ha distrutto l'acquedotto, j A Visone, una decina di famiglie sono senza tetto. Una piccola centrale elettrica è stata distrutta. Abbattuto un ponte lungo la comunale per la frazione Cappelletto. Un altro ponte è stato demolito lungo la provinciale per Grò gnardo-Marbello; sulla stessa strada un terzo ponte è pericolante Grognardo è senza luce, senz'acqua, senza pane; le comunicazioni stradali sono bloccate per la frana caduta sulle vie di accesso verso Visone e verso Morbelli! e per i ponti devastati. Il cimitero è minacciato da uno smottamento, il mulino e diverse case sono state allaga te dalle acque del torrente Visone. Si invocano urgenti provvedimenti A Montechiaro d'Acqui, sotto l'infuriare dell'acqua, è crollato il muro di cinta e parte del castello millenario: le macerie si sono abbattute sulle case sottostanti rendendole inabitabili. Il sindaco ha ordinato lo sgombero delle case pericolanti ma è dovuta intervenire la forza pubblica per convincere le venti famiglie (ora alloggiate presso parenti e in una locanda) a sgomberare. Le strade comunali e i campi sono sconvolti. I danni sono molto gravi. Gli amministratori chiedono l'immediato intervento del governo per risolvere l'insostenibile situazione. A Spigno Monferrato è crollato il ponte della strada per la frazione Turpino e la frazione è isolata. Gravi danni sono stati provocati alle colture e alle strade. In tutto il comune manca l'acqua potabile. Situazione grave anche a Ponti, dove una cinquantina di case sono state invase dalle acque, che hanno poi devastato uno stabilimento di confezioni femminili, ora chiuso, con grave disagio per le maestranze. Due case sono pericolanti. I danni sono incalcolabili. Campi e cascine allagati a Rivolta Bormida e Castelnuovo Bormida. Danni seri hanno riportato i rinomati orti della zona; allagati anche quelli di Castellazzo Bormida, dove è stata gravemente danneggiata la fornace. Senz'acqua potabile Gamalero, la cui popolazione è rifornita con autobotti dai vigili del fuoco di Alessandria: l'acquedotto è distrutto. Danni per oltre cento milioni al mulino Olivero e decine di ettari di terreno allagati. Situazione idrica incerta anche a Sezzadio d'acquedotto tornerà a funzionare forse domani), dove sono rimaste allagate una quindicina di case, due scuole e molti campi già seminati a grano Due cascine sono state seriamente danneggiate da incendi provocati dai fulmini Lungo la provinciale per Castels pina-Castellazzo Bormida un ponte è, stato travolto dalle acque. A Sezzadio s'è avuta una delle due vittime, del nubifragio, il pastore cuneese Emilio Isoardi, di 32 anni, travolto mentre cercava di mettere in salvo il gregge. Allagamenti anche a Cossi ne. nella parte bassa del pae se; le aeque hanno devastato la caserma dei carabinieri. Il geometra dell'ufficio tecnico comunale di Cassine, Giovanni Vassallo, di 37 anni, travolto mentre si recava dal suocero morente a Rivolta Bormida, è la seconda delle vittime. Per giovedì pomeriggio il prefetto di Alessandria, dott. Bruschelli, ha convocato in prefettura tutti i sindaci dei comuni colpiti e gli organi tecnici provinciali, per fare il punto sulla situazione ed esaminare l'entità dei danni. Ancora preoccupante il problema delle comunicazioni stradali e ferroviarie. La statale 30 di Val Bormida (Alessandria-Acqui-Savona) è sempre bloccata per il crollo d'un ponte a Gamalero: bloccata per il crollo d'un ponte a Visone anche la statale del Turchino ( Asti-Nizza-Acqui-Ovada- Genova); totalmente chiusa al traffico per nuove frane la statale del Sassello (la AcquiAlbisola). Precarie le condizioni di moltissime strade provinciali e comunali. La linea ferroviaria Acqui-Ovada-Genova è stata oggi ripristinata, ma sempre interrotte sono le linee Acqui-Nizza, Acqui-Savona, f.cqui-Alessandria e Ovada-Alessandria: si spera vengano riattivate entro la serata di domani. Il tempo sull'intera provincia minaccia nuove precipitazioni (la pioggia è già caduta in serata su diverse località) e le popolazioni delle zone colpite dal nubifragio guardano preoccupate l'accumularsi di nuvole, temendo, se dovesse riprendere a piovere, altri danni. Franco Marchiaro

Persone citate: Bruschelli, Caramagna, Cossi, Emilio Isoardi, Giovanni Vassallo, Morbelli, Olivero, Rivolta Bormida