Morta a 75 anni Elizabeth Arden padrona di un «impero della bellezza»

Morta a 75 anni Elizabeth Arden padrona di un «impero della bellezza» Morta a 75 anni Elizabeth Arden padrona di un «impero della bellezza» « Le mie creme non danno l'eterna giovinezza, ammetteva, servono solo a invecchiare con grazia » - Ma per civetteria diceva d'avere 84 anni - Aprì il primo "salone" a New York all'inizio del secolo: in breve tempo esportò i suoi prodotti in tutto il mondo • Miliardaria, aveva la passione per i cavalli da corsa (Nostro servìzio particolare) New York, 18 ottobre. Elizabeth Arden, la creatrice di un'immensa industria della bellezza, è morta stanotte per un attacco di cuore, nella sua abitazione di Manhattan. Aveva 75 anni ma, per una paradossale civetteria, diceva di averne 84. Un « trucco » innocente per dare fiducia con il suo aspetto giovanile ai milioni di donne che ogni giorno nel mondo usano i prodotti * Arden ». *Non tutte nascono belle — era solita affermare —, nifi tutte possono diventarlo-». Per lei, profumi, rossetti, creme e ciprie non erano solo '(capricci femminili » ma generi di prima necessità con una loro precisa funzione sociale: dare sicurezza e felicità a chi non aveva avuto in dono dalla natura un aspetto « fortunato ». Come esempio mostrava se stessa: <Non sono bella. Ho un naso mal fatto e altri difetti; ma sono riuscita a rendere gradevole il mio aspetto ed anche per questo ho potuto affermarmi ». In mezzo secolo di attività il suo nome è diventato sinonimo di bellezza e di gusti raffinati. Gli istituti 'Arden», dalle caratteristiche porte rosse, si incontrano in ogni Paese, dalla Corea alla Finlandia. I sogni e le speranze di giovani e anziane le permisero di costruire un « impero » tra i più floridi, valutato in decine di miliardi di lire. II suo vero nome era Florence Nightingale Graham. Nata nel 1891 a Woodbrige, in Canada, si trasferì poco più che diciottenne a New York per seguire un corso universitario. Sperava di mantenersi agli studi con il suo diploma di stenodattilografa. Nella metropoli scoprì che non era così facile trovare lavoro. Con 600 dollari avuti in prestito da un cugino, apri insieme con un'amica un piccolo istituto di bellezza, uno dei primi degli Sta ti Uniti. L'iniziativa non ebbe successo. I gusti raffinati della « belle epoque » non avevano ancora varcato l'Oceano. I prò dotti di bellezza erano quasi sconosciuti in America e chi li comprava era guardata con so petto. Le ragazze sorprese apizzicarsi le guance per sem brare più colorite prima di un ballo erano considerate civette, e solo le signore dell'alta società usavano della polvere di riso per il volto. L'« istituto di bellezza», appena di due camere, fallì. Florence Nightingale si divise dall'amica e continuò da sola : cominciò a mescolare delle creme « segrete » che vendeva alle clienti più affezionate. Sulle scatole dipinse a grossi caratteri il suo nome di battaglia: Elizabeth Arden. Il suo primo cosmetico, una crema nutriente per il viso, ebbe un'accoglienza imprevista. Elizabeth Arden fu costretta a trasferirsi in una sede più vasta per soddisfare tutte le richieste. In breve tempo si aprirono succursali a Washington, e a Boston. Chi cago, Filadelfia e Hollywood. OLto anni dopo si aprivano le U sedi » di Londra e di Parigi. La vita sentimentale di Eli- zabeth Arden non fu altrettanto fortunata: sposata nel 1918 a Thomas Jenkins Lewis, divorziò nel 1935. Il suo secondo marito fu un principe russo, Michele Evlanoff, ma anche questo matrimonio si concluse con il divorzio, nel 1944. La Arden si rassegnò a vivere da sola. Si dedicò alle sue due uniche passioni: l'appartamento di Manhattan e i cavalli da corsa. La sua abitazione, all'ultimo piano di un lussuoso grattacielo, era una delle più sfarzose del Paese. Con tipico gusto americano aveva stipato le stanze con i mobili più costosi trovati nei suoi viaggi in Europa. Il suo letto barocco proveniva da un castello della Loira, e alle pareti aveva magnifiche opere degli impressionisti. Per i cavalli spendeva cifre enormi. La sua scuderia era una delle più famose degli Stati Uniti. Si diceva che prima di una corsa importante facesse massaggiare i « purosangue » con le sue creme più costose, ma forse era solo una malignità delle scuderie rivali. Anche negli ultimi tempi non aveva rallentato il suo ritmo di lavoro. Si alzava alle sette del mattino e la sua «agenda» prevedeva sovente impegni fino a mezzanotte. Seguiva la nascita dì un nuovo prodotto dai laboratori chimici fino al cocktail per il lancio pubblicitario. Visitava di continuo, e senza preavviso, i suoi saloni, circa un centinaio, sparsi nel mondo. Si occupava d'ogni particolare, come cinquant'anni prima nelle due anguste stanze che videro nascere la sua industria. A quan ti le chiedevano il segreto del la sua vitalità, la « magica » crema che avrebbe riservato egoisticamente per sé, rispondeva: « Co?i cìprie e belletti non si può combattere contro il tempo ina solo invecchiare con grazia ». j.. s.

Persone citate: Elizabeth Arden, Florence Nightingale, Florence Nightingale Graham, Michele Evlanoff, Thomas Jenkins Lewis