Siluri e sbadigli

Siluri e sbadigli Cronaca televisiva Siluri e sbadigli Riesumato un fiacco film d'ambiente militare: ma dove sono i cicli cinematografici annunciati e poi spariti? - Stasera farsa Ieri la serata è stata negativa. Ma consoliamoci: una volta serate così capitavano di continuo, adesso in un mese sono, generalmente, cinque 0 sei al massimo. Comunque il film cui era affidato il posto d'onore del « nazionale » era quasi uno strazio. Risaliva al 1954 s'intitolava «Il siluro della morte » e si proponeva — con apposita dichiarazione subito dopo i titoli di testa — di esaltare la fraternità in pace e in guerra dei baldi marinai americani e inglesi. Si sa come si risolvono queste esaltazioni: in ingenuità e retorica in abbondanza. E aggiungiamo pure in noia. La pellicola aveva il grave torto di non mantenere quello che il titolo (in italiano, almeno) prometteva: tolti pochi minuti complessivi, la storia non aveva nulla di emozionante e si svolgeva tutta fra i piccoli litigi e 1 ridanciani scherzi e 1 rudi affetti della truppa e i discorsi eroico-tecnici dei comandanti. Il fatto che il nocciolo della vicenda fosse costituito da un micidiale siluro ohe scoppiava sempre quando non doveva a causa di un difetto nella culatta, ora una questione che in fondo non interessava nessuno Macchiette obbligatorie come l'anziano e Intrepido nocchiero e il giovane mozzo entusiasta facevano .di contorno ad un Gene Kelly che, seccato forse di non poter ballare, aveva l'aria di recitare pensando ad altro. L'altra sera « Ordet » di Dreyer, ieri « Il siluro della morte»: un capitombolo spaventoso, un salto da far girare la testa a chiunque Ma non è il caso di insistere. Piuttosto due domandine. Dov'è finito t'annunciato ciclo del cinema inglese dal 1935 ad oggi? Dov'è finito l'annunciato ciclo dedicato a Gino Cervi? * * « Il mondo a motore » ha chiuso i battenti per cedere la piazza a «Sprint» che tornerà dalla prossima settimana. Quest'ultimo numero aveva il passo un po' stanco o sembrava fatto con cascami estivi: ad ogni modo la rubrica ha svolto molto spesso un buon lavoro, con serietà e vivacità, e merita di ricomparire. Piccolo miglioramento in x Cronache del cinema»: in mezzo all'arida mitraglia di notizie e notiziole di sapore pubblicitario è stato inserito un breve incontro con il regista De Seta e con i critici Miccichè e Moravia che hanno parlato del discutibile ma importante film « Un uomo a metà ->'■ Nel pomeriggio ha preso l'avvio «La natura ci inse gna», una di quelle rare e lo devoli trasmissioni che intendono avvicinare i ragazzi al suggestivo mondo degli animali. * * Stasera il canale nazionale si aprirà con il documentario « La Napoli di Maretta » che vuol essere un omaggio allo scrittore scomparso che nei suoi racconti, bozzetti, fantasie ecc. ecc. ha lasciato della città partenopea una descrizione e un'interpretazione colorita, vivacissima, di un umorismo venato di nostalgia. Seguirà « Mercoledì sport ? con riprese o registrazioni di avvenimenti sportivi. Il secondo canale sarà In¬ teramente occupato dalla rappresentazione di «Gavaut, Minard e soci », commedia comica del francese Edmond Gondinet, autore assai apprezzato ai suoi tempi e collaboratore del celebre Labiche. La commedia ha circa un secolo (fu inscenata per la prima volta nel 1869) e sarà interessante constatare se abbia ancora la forza di suscitare ilarità nello smaliziato pubblico d'oggi. u. bz.

Persone citate: De Seta, Edmond Gondinet, Gene Kelly, Gino Cervi, Miccichè, Minard, Moravia