L'ultimo film di Berninan a Stoccolma giudicato un capolavoro dal pubblico

L'ultimo film di Berninan a Stoccolma giudicato un capolavoro dal pubblico IL REGISTA E' TORNATO AL CINEMA DOPO L'INTERVALLO TEATRALE L'ultimo film di Berninan a Stoccolma giudicato un capolavoro dal pubblico « Persona », presentato ieri in anteprima mondiale, si ricollega alle opere più importanti del cine-asta svedese - Protagoniste due donne, un'attr'.e e un'infermiera, che trascorrono alcuni mesi su un'isola deserta, e finiscono per scambiarsi le personalità - La pellicola non dovrebbe essere censurata all'estero: sarà forse la prima di Bergman ad essere proiettata in edizione integrale - Ammirate le due interpreti: Bibi Andersson e la norvegese Liv Ullman (Dal nostro corrispondente) Stoccolma, 18 ottobre. Ingmar Bergman ha presentato oggi pomeriggio a Stoccolma il suo ventisettesimo film, Persomi, con la norvegese Liv Ullman e la svedese! Bibi Andersson nei ruoli prin-1 cipali. Il pubblico attento e di gusto raffinato che si era prenotato da mesi per avere un biglietto, ha calorosamente applaudito il lavoro del grande regista: dopo la parentesi teatrale, Bergman, a 48 anni, è tornato al cinema producendo uno stupendo film, di cui aveva scritto egli stesso il soggetto. Persona è il nome latino della maschera che copriva il volto dell'attore nelle antiche rappresentazioni, e variava a seconda dei caratteri presentati. Bergman, nel suo film, ha accomunato i destini di due donne, le cui personalità finiscono di sovrapporsi e di scambiarsi, allo stesso modo come si sovrappone e si scambia una maschera. Ne è risultata un'opera di altissimo valore non solo artistico, ma anche umano e morale, che, come tutti i film di Bergman, darà luogo a profonde discussioni e riflessioni. Ma in questo caso ciò che il regista vuole esprimere è chiaro, e si rileva da una frase alla fine del lavoro: è molto difficile, se non quasi impossibile, sostenere una vera parte d'artista al giorno d'oggi. Con Persona, Bergman si ricollega al filone dei suoi lavori più famosi, dopo la sconcertante parentesi di Per non parlare di tutte queste signore e riprende nel campo della cinematografia mondiale il posto di maestro che gli spetta. Occorre ricordare che l'ultimo film importante di Bergman, Il silenzio, risale a tre anni or sono. In Persona non compare alcuna scena audace, e il racconto si fa scabroso soltanto in un punto. Dal momento che le censure non avranno modo di intervenire, anche il pubblico non svedese potrà finalmente vedere un film di Bergman in edizione originale. La trama del film è imperniata sul destino di due donne, un'attrice e un'infermiera, che, a causa di una serie di stranezze della prima, si trovano a trascorrere insieme alcuni mesi in una villa in riva al mare, su un'isola quasi deserta dell'arcipelago svedese. L'attrice, la signora Vogler, si è chiusa da tempo in un mutismo assoluto e rifiuta di parlare con il resto del mondo. L'infermiera che l'assiste, Alma, racconta gli episodi salienti della sua vita; col passare dei giorni la personalità della paziente prende il sopravvento su quella dell'infermiera, e alla fine le due donne si trovano ad essersi scambiate la propria psiche. Il silenzio della signora Vogler, per lei, era semplicemente una parte come tutte le altre del teatro. Al suo atteggiamento inconsueto hanno contribuito diversi fattori: fantasia, sensibilità e intelligenza. La sua passività e il suo distacco dai problemi della vita non sono che apparenti; in effetti è stata lei a portare le due personalità a sovrapporsi e a fondersi, finché ne è risultata un'anima sola, proprio come un solo attore, nell'antichità, usando una maschera, poteva sostenere ruoli diversi. Il tema principale del film el può pertanto definire il confronto continuo di due caratteri, che alternano momenti di repulsione e di attrazione reciproca e che finiscono per scambiarsi le caratteristiche fondamentali. Il giudizio sul film non può essere che positivo in ogni senso: Bergman ha raggiunto, in Persona, risultati inconsueti di raffinatezza, perfezione e maturità artistica; non soltanto, ma ha prodotto un film che, questa volta, interessa anche il grosso pubblico. Superati gli scogli di Come in uno specchio e di Luci d'inverno, Bergman appare in Persona più umano, meno complicato, più comprensibile a tutti: il film scorre rapidissimo e convincente, la regia è assolutamente inappuntabile, la fotografìa perfetta. Liv Ullman, nelia parte di Elisabeth Vogler, è una rivelazione che chiede conferma: l'occasione è prossima, in quanto la ventinovenne norvegese sarà la protagonista del prossimo lilm di Bergman L'ora del lupi. L'attrice proviene dal teatro drammatico di Oslo, dove si era fatta notare per le sue interpretazioni di Ofelia nell'Amleto e di Margherita'nel Faust. In Persona sostiene una delle due parti principali. Non pronuncia in tutto che una decina di parole, e manifesta i suoi sentimenti soltanto col variare l'espressione del volto. Bibi Andersson, nella parte di Alma, conferma il suo valore artistico e la sua posizione predominante fra le attrici svedesi del momento. Walter Rosboch Le attrici Bibi Andersson, a sinistra, e Liv Ullmann in una scena del film di Bergman « Persona » (Telefoto) u 111 il 111 ; i i 11111111111111111 : > i ti i e i m ! i i 1111111 n 111 i i [ i m ci t i ( i ri i m r m 1111m11 c i i ì m ■ i : : e 111 i ì i 111111 t m 111 r i ni i 111 m 111111111 ri ( i 11111111 u 111111 i 11 > ! 111111:11111 i 11 m i e 111 i 11 n ì 11 : u ( 111 m 111 u

Luoghi citati: Oslo, Stoccolma