«Il bimbo gli chiese dov'era sua madre l'imputato lo prese per maao e l'uccise»

«Il bimbo gli chiese dov'era sua madre l'imputato lo prese per maao e l'uccise» Al processo contro 1 fratelli SS a Vienna «Il bimbo gli chiese dov'era sua madre l'imputato lo prese per maao e l'uccise» Il preciso racconto di un testimone: «Trovai il corpicino del piccolo in cortile» - Gli ex nazisti spararono ad altri due bimbi per strada - Wilhelm Mauer frustò a morte un ebreo di Stanislav (Dal nostro corrispondente) Vienna, 17 ottobre. Nel processo contro i fratelli Johann e Wilhelm Mauer, ex sottufficiali delle SS, imputati dì stragi di ebrei, è stata ascoltata oggi la testimonianza di Luise Gruber di 54 anni già residente a Stanislav '.n Galizia e ora vivente a Tel Aviv. Essa ha dichiarato di aver conosciuto molto bene i [fratelli Mauer avendo prestato servizio prima come lavapiatti e poi come cuoca al comando della Gestapo di Stanislav. Essa ha affermato, anche se non li ha veduti con i propri occhi, che gli imputati partecipavano quotidianamente alle azioni di sterminio di ebrei. La donna ha perduto tutti i parenti nel massacro avvenuto fra il 22 e il 23 agosto 1942 nella famosa Belvedergasse: «.E' stato qui ucciso an che il mio unico figlioletto di quattro anni». I fratelli Mauer entravano nelle case del Ghe'to e caricavano gli ebrei terrorizzati sui camion portandoli con loro: «Dove li avete portati tutti quégli ebrei che strappavate alle loro tranquil-\ le abitazioni? — ha gridato la donna, pallidissima, rivolgendosi direttamente agli imputati — Non certo a mangiare o a bere con voi. Tittti alla morte li avete portati. Inutile che cerchiate di affermare che non sapevate che cosa avveniva una volta caricati sui camion ». La donna ricorda con precisione che i due uscivano id una certa ora dal comando con ì fucili mitragliatori e si recavano al « mulino della morte » dove si trovavano I cortili di esecuzione. Wilhelm Mauer adirato chiede: « Se lei si ricorda così bone di noi dica un po' che tipo di arma portavamo f ». Il giudice interviene seccamente: «Non mi venga a tirar fuori argomenti di questo genere. Come vuole che la teste si ricordi che tipo e magari che calibro di arma aveva lei 25 anni fa? ». E' stata data quindi lettura dell'agghiacciante testimonianza inviata da Emil Insler: « Nel settembre 191)2, Wilhelm Mauer si trovava nel mio appartamento a Stanislav per una operazione di controllo delle carte di lavoro. Mentre guardava i miei documenti venne da un appartamento vicino una voce di bimbo che chiedeva: "Mamma dove sei?". Mauer interruppe il suo lavoro, uscì e disse con voce suadente: " Vieni dalla mamma, caro ". Accompagnò quindi per mano il bimbo giù per le scaie e raggiunse il cortile. Pochi minuti dopo giunse uno sparo. Solo il mattino seguente ho trovato il coraggio di andare a vedere. Il cadaverino giaceva riverso in mezzo al cortile». Wilhelm Mauer non ricorda nulla. Dalla deposizione scritta di Norbert Frost. un ex sottufficiale dell'armata polacca che ora vive negli Stati Uniti risulta che Wilhelm Mauer (è sempre lui a essere maggiormente accusato) uccise per le strade di Stanislav un ebreo a colpi di scudiscio. Il Frost inoltre aggiunge: «Abitavo nei pressi del "mulino della morte " e li vedevo entrare, ì fratelli, con i fucili pronti. Un giorno due bambini hanno tentato la fuga. Sono stati subito raggiunti per strada e finiti sul posto davanti ai miei occhi terrorizzati: a sparare furono entrambi gli imputati, Willi e Johann Mauer ». Dello stesso tenore sono le accuse scritte di Mendel Wulach residente a New York: «Mio padre è uno degli scatti- pati al massacro della " notte di sangue" Era rimasto sol-tanto ferito e riuscì a fuggire dì notte dalla fossa piena di cadaveri. Egli mi ha detto che fra coloro che sparavano dall'orlo c'erano i due Mauer che tutti conoscevamo». Anche qui gli imputati non si scompongono e intervengono per sottolineare che si tratta di testimonianze che lasciano a desiderare quanto a precisione: «Ci sono versone che hanno ricordi troppo annebbiati per essere considerate attendibili ». Il presidente ha ricordato che da questa «"nebbia" esce ben nitida una mostruosa montagna di accuse contro Wilhelm e Johann Mauer ». J}> j

Luoghi citati: New York, Stati Uniti, Tel Aviv, Vienna