Banda di giovani ladri sgominata nel Cuneese

Banda di giovani ladri sgominata nel Cuneese Banda di giovani ladri sgominata nel Cuneese Centinaia di furti sulle auto in sosta - Dieci componenti della "gang" e due ricettatori denunciati a piede libero (Dal nostro corrispondente) Cuneo, 17 ottobre. (n. m.) Una banda di giovani ladri, fra cui alcuni minorenni, è stata sgominata a conclusione di una lunga inchiesta, svolta dal nucleo investigativo e dalia squadra di polizia giudiziaria dei carabinieri di Cuneo. Dieci giovani sono stati denunciati a piede libero per furto pluriaggravato. Si tratta di Sebastiano Libois, ili 2 anni, di Feveragno, del diciot tenni Livio Barbero, Michelangelo Pellegrino e Michele Campana, tutti residenti nella frazione Passatore di Cuneo: di Andrea Bruno, 22 anni di Cervasca; dei diciottenni Diego Pezzuto e Virgilio Savoiardo, e del diciannovenne Ferdinando Coreglia, tutti di Vezza d'Alba nonché dei diciassettenni ,S. M. e S.C. Pure a piede libero sono stati denunciati per ricettazione il ventiduenne Michelangelo Re ed il cinquantunenne Giovanni Cavallera, residenti entrambi in frazione Passatore. Nel volgere di un anno la banda si è resa responsabile di un centinaio di furti su autovetture in sosta nel Cuneese e nell'Albese, per un importo superiore ai 10 milioni di lire. L'organizzazione è stata scoperta in seguito a un incidente stradale, senza conseguenze per i piloti, in cui era rimasto coinvolto il Barbero, che — con il Pezzuto — sarebbe il capo della gang. Esaminando l'autovettura del Barbero, i carabinieri constatarono che il motore risultava di fabbricazione più recente rispetto alla carrozzeria. Dopo minuziose indagini, gii inquirenti riuscirono a scoprire che si trattava del motore di una «500 D» rubata a Cuneo, smontato e piazzato sull'utilitaria di vecchio tipo. Anche l'autovettura di proprietà del Pezzuto aveva subito la stessa operazione: erano stati gli stessi giovani, entrambi meccanici, a operare le sostituzioni. L'inchiesta ha accertato che la banda si riuniva tutte le sere in un bar della frazione Passatore. Da qui, dopo la mezzanotte, partivano per il capoluogo, dove operavano i furti. A mettere in contatto i ladruncoli cuneesi con il gruppetto di Vezza d'Alba fu il Re, che si era spostato nelle Langhe per cercare di piazzare alcune autoradio trafugate. Assieme 1 due gruppi effettuarono il furto di due automezzi a Cuneo, che consentirono al Barbero e al Pezzuto di procurarsi due nuovi motori 'di automobile. Buona parte della refurtiva è stata recuperata. ' de! carro il milite urtava con il capo contro la linea ad alta tensione annientatrice dei convogli a trazione elettrica. La scarica è stata mortale; il suo corpo, scaraventato a terra, è stato trovato poco dopo da un altro finanziere. Dopo i rilievi di legge la salma di Antonio Cannone è stata composta nella cappella mortuaria del Brennero,

Luoghi citati: Alba, Cervasca, Cuneo