Sei anni all'autista della corriera che causò la morte di 18 viaggiatori

Sei anni all'autista della corriera che causò la morte di 18 viaggiatori Sei anni all'autista della corriera che causò la morte di 18 viaggiatori Nell'incidente, avvenuto a Napoli nel febbraio 196S, rimasero ferite altre trentatré persone - Il pullman dopo un sorpasso piombò da un viadotto (Dal nostro corrispondente) jNapoli, 17 ottobre. liCon sole due udienze si è [concluso il processo a carico! dell'autista di autobus Antonio Di Buono, di 49 anni, accusato dell'omicidio colposo di di- ciotto persone e del ferimento di altre trentatré, che viaggiavano su un pullman in servizio di linea tra Napoli e Torre Annunziata L'imputato è stato ritenuto colpevole di imprudenza ed inosservanza delle norme della disciplina del traffico stradale e condannato a sei anni di reclusione di cui due condonati. La sentenza è stata emessa nel tardo pomeriggio di oggi dopo una permanenza dei giudici di quattro ore in camera di consiglio. Al termine della ma aspra requisitoria il p. m. |dott. Vittorio Ferone aveva chiesto per l'imputato una pena di otto anni di detenzione e precisamente sei per l'omicidio colposo dei diciotto viaggiatori e due per il disastro. I fatti che hanno dato origine al processo risalgono alla sera del 18 febbraio dello scorso anno. 11 Di Buono, che da un decennio era alle dipendenze dell'azienda municipalizzata «Tranvie provinciali», era in servizio su di una corriera adibita ai collegamenti tra il capoluogo ed i comuni vesuviani. Egli aveva già svolto la sua attività per otto ore su di un altro percorso, quando 1 dirigenti al capolinea di piazza Garibaldi a Napoli lo incaricarono di effettuare una corsa per Torre Annunziata. La perizia del veicolo ha ac jeertato che il pullman era inuperfette condizioni. Inoltre,! lini,olla spra 1= visibilità era I è [quella sera, la visibilità era o! buona ed ottime sono state o - definite dagli esperti le condizioni della strada nel tratto ove avvenne la sciagura. Sul- o l'autobus viaggiavano cinquan e o i a a e a gi a a tasei passeggeri, dei quali soltanto sette rimasero incolumi. L'incidente avvenne sul! autostrada Napoli-Salerno ad una distanza di poco più di due chilometri dal casello d'ingresso di via Galileo Ferraris (Napoli) in un tratto ove la carreggiata, larga undici metri e suddivisa in tre corsie, corre su di un viadotto rettilineo sopraelevato dal suolo per un'altezza di dodici metri. La corriera effettuò il sorpasso di due vetture che la m. | precedevano mentre soprag-J a e go. ia ra na», rti ni le ndi o a c giungeva in senso inverso una s:1900 » guidata dal ventiduen-j ne Giuseppe Carnevale, rima-, sto, nello scontro, mutilato del braccio sinistro. Nella collisione, il pullman urtò con la parte posteriore destra una delle vetture che aveva appena superato e con la parte anteriore sinistra agganciò quella guidata dal Carnevale, trascinandola per circa cento metri. Invano il Di Buono cercò di non perdere il controllo del veicolo, che dopo avere sbandato paurosamente sulla sinistra sfondò la ringhiera del viadotto, precipitando nell'avvallamento del terreno con un salto di circa tredici metri. Per il Di Buono, il collegio di difesa ha chiesto le atte- umanti generiche ed una mite condanna considerando che è pa(lre dj otto figli e che nella sciagura l'imputato riportò gravi lesioni, tra cui la frattura della volta cranica. In aula il Di Buono è stato accompagnato da un infermiere del carcere di Poggioreale. Egli è scoppiato in lacrime quando il presidente dott. Colosimo ha letto il dispositivo della sentenza Ai giudici si era dichiarato colpevole ed aveva chiesto clemenza non per sé ma per la sua famiglia a. 1.

Persone citate: Antonio Di Buono, Colosimo, Di Buono, Giuseppe Carnevale, Vittorio Ferone

Luoghi citati: Napoli, Salerno, Torre Annunziata