A giudizio la «gang» che terrorizzò il Cuneese con aggressioni, tentati omicidi e cento furti

A giudizio la «gang» che terrorizzò il Cuneese con aggressioni, tentati omicidi e cento furti Tren^asei imputati (e ss gì ssono donne) A giudizio la «gang» che terrorizzò il Cuneese con aggressioni, tentati omicidi e cento furti Sono quasi tutti giovani girovaghi di Alba, Caraglio, Bene Vagienna, Magliano Alfieri - Parecchi sono accusati di favoreggiamento e ricettazione - Alcuni di loro avrebbero assaltato l'Istituto San Paolo di Orbassano, rapinato l'ufficio postale di Monta d'Alba, ingaggiato un conflitto a fuoco a Bene Vagienna con due carabinieri travestiti da frati - L'organizzazione criminale, in due anni, si procurò un illecito bottino di 150 milioni (Dal nostro corrispondente) Cuneo, 14 ottobre. Ventiquattro persone, accusate di aver costituito una « gang * che in due anni ha terrorizzato il Cuneese operando anche nelle province limitrofo piemontesi e liguri, sono state rinviate a giudizio- assieme ad altri dodici imputati minori. L'inchiesta, condotta dal giudice istruttore di Alba, dott. Giribnldi, si c conclusa stamane con il deposito nella cancelleria della Corte d'Assise degli atti della vicenda, che hanno accertato a carico dei trentasei — fra cui si trovano sei donne — un cumulo di centotre imputazioni principali: cinefile tentati omicidi, otto rapine, novanta furti. A questi vanno aggiunti decine di altri reati minori, che spaziano dal favoreggiamento alla ricettazione. Ventidue imputati sono in carcere; sci in libertà provvisoria; sei denunciati a piede libero; due sono latitanti. I due principali imputati sono Giacomo Valerio Decolombi, di 21 anni, di Caraglio, e Giacomo Barrerò, diciottenne, nativo di Mondavi. Debbono rispondere di una lunga scric di reati commessi nel Cune.esc e di sanguinose rapine perpetrate a Imperia: soprattutto vengono indicati come protagonisti del clamoroso assolto alla sede dell'Istituto Bancario San Paolo di Orbassano, compiuto il SU dicembre 196.'/. Inoltre sono accusati del ferimento di un carabiniere, colpito da una revolverata nella primavera dello scorso anno quando i due giovani erano stati bloccati dai militi all'uscita da un dancing di Carmagnola. Per questi reati è tuttora pendente l'istruttoria dinanzi alla magistratura torinese. Alle Assise di Cuneo, oltre al Decolombi e al Barrerò, compariranno altri ventuno coimputati di associazione per delinquere. Ecco i nomi: Romano Decolombi di 23 anni, di Caraglio (fratello di Giacomo Valerio): Michele Barrerò di 20 (fratello di Giacomo); Modesto Argenta di 23, di Cu¬ neo, via Cacciatori delle Alpi S; il fratello Carlo di 22; Angelo Quaranta, ventunenne, di Alba; Carlo Fiori di 22 anni, di Neviqlic d'Alba; Carlo Cerniti di 24, di Bene Vagienna, i quali devono rispondere anche di tentato omicidio, rapina e furto. II ; e, o e ati e e ni o ole ui o e o a a o oa e ndi a a E ancora: Giacomo Argenta di 32 anni; Giuseppe. Argenta di SI; Angelo Argenta di 61 (i primi due sono fratelli di Modesto e Carlo Argenta, il terzo è il padre); Battista Bresciani di 43 anni, di Alba; Pier Angelo Cavallo, di 21, di San Rocco di Cuneo; Giacomo Cerniti, di 33 (fratello di Carlo), di Bene Vagienna; Italo Dadaglia, trentasettenne, di Alba; Francesco Giazzi di \SB anni, di Bergamo; Bernardino Giubergia, di 25, di Bcrsezio; Bernardo Lafleur, di 36, San Damiano d'Asti; Carlo Milano, di 'iti. ili Caraglio (il quale si definisce < re degli zingari piemontesi»,); suo figlio Claudio di 22; Leone Pontello di 29 anni, di Nizza Monferrato; Carlo Rava. di 46, di Mugliano Alfieri: Tommaso Testa, di 28, ili Cuneo, via Sette Assedi, imputati anche e'di furto e ricettazione. Infine: Michele Milano di 17 anni. Claudio Milano di 22 e la sorella Caterina di 20, tutti di Cai-aglio, imputati di furto e ricettazione; Elisa lussi di 1,1 anni e Elsa Decolombi di 26. di Caraglio imputate di tur to, ricettazioni < favoreggia mento Imputati ili ricettazione sono Ida Pettiti. di Carmagnola; Guido Pellati, di Vercelli; Michele Merafi.no e Livio Gonella, di Asti: Nicla Tosudori, di Carmagnola; Pancrazio Visca, dì Torino: Maria Derivi e Giovanni Stella, di Alba. Gli univi latitanti sono il Quaranta *■ d Dadaglia. I.a gang '» scoperta all'inizio del 1965 grazie alla attenta vigilanza sui movimenti del- ai;e carovane di nomadi in cont- tinuo spostamento nel Cuneese: furono effettuate irruzioni e perquisizioni net vari accampamenti, da Cartiglio a Cuneo, fino a Bene Vagienna e Alba. L'episodio più clamoroso fu il conflitto a fuoco nella prima vera del 1965 in frazione. Po dio di Bene Vagienna fra due carabinieri travestiti da frate e due dei ricercati. Uno ili es si, il Fiori, fu arrestato poche ore dopo. Ma soprattutto fu la scopei ta nei paraggi d'un arsenale di armi e d'un ingente deposito di refurtiva che indirizzò le indagini sulle tracce degli altri componenti della banda. In epoca successiva si moltiplicarono gli arresti e la concomi tante incriminazione di coloro che avevano appoggiato i mem bri della gang aiutandoli a collocare la refurtiva. Il valore complessivo di quest'ultima non è stato ufficialmente accertato, ma sembra che il bottino si aggiri sui 150 milioni. Fra i < colpi » più gravi v'è la rapina e il tentato omicidio del gioielliere Lorenzo Arese, di Moietta, che il IH gennaio 1965 ebbe un occhio quasi trapassato da un proiettile esploso a bruciapelo, mentre dalla retrobottega s'era affacciato all'interno del negozio assalito dai banditi. Del delitto devono rispondere Modesto e Carlo Argenta, i fratelli Decolombi e i due Barrerò. Il Cerniti e Giacomo Decolombi sono poi accusati del ferimento di Teobaldo Porcile, avvenuto il 27 gennaio 1965 durante il tentativo di furto nel municipio di Albaretto Torre, nonché del ferimento di Francesco Casetta, il quale si era posto all'inseguimento dei due banditi, che press'a poco alla stessa epoca avevano tentato di assalire l'ufficio postale di Monta d'Alba. Carlo Argenta e Romano Decolombi sono invece accusati d'un tentato ferimento compiuto, sempre nella primavera del '65, a Pollenzo, nei pressi di Bra. Il processo si svolgerà presumibilmente quest'inverno alle Assise di Cuneo. n. m. primo piano giovani giudizio