Assaltata da banditi armati un'altra banca nel Novarese

Assaltata da banditi armati un'altra banca nel Novarese Assaltata da banditi armati un'altra banca nel Novarese Il « colpo » ad Agrate Conturbia, paese presso Arona - I malviventi sono riusciti ad impossessarsi di 700 mila lire - I rapinatori sono gli stessi di Busto Arsizio (Dal nostro inviato speciale) Arona, 14 ottobre. Tre banditi, mentre un loro complice li attendeva su un'auto, hanno rapinato stamani l'agenzia di Agrate Conturbia delia Banca Popolare di Novara. Bottino 700 mila lire. Altre banconote per due milioni non sono state notate dai rapinatori. I malviventi, malgrado il tempestivo allarme, sono riusciti a fuggire a bordo di un'auto rubata mercoledì a Milano. La fase finale della brigantesca impresa ha avuto decine di testimoni e, attraverso i loro racconti, carabinieri e polizia, sono ormai convinti che si tratta degli stessi autori della rapina compiuta l'altro giorno al Credito Varesino di Olgiate Olona, nei pressi di Busto Arsizio. Quella di Agrate Conturbia è una delle più piccole agenzie bancarie del Novarese: serve gli abitanti oltre che di quel comune, composto da due centri, Agrate e Conturbia, anche di quello di Divignano: poche migliaia di persone. L'ufficio bancario è ad Agrate, in una palazzina di nuova costruzione: al piano terreno il salone diviso dal bancone-sportello, e due uffici; al piano superiore l'alloggio dell'unico impiegato, il ragioniere Lino Erbetta, di 37 anni. «Mancavano cinque minuti a mezzogiorno — ha poi raccontato l'Erbetta —, quando sono entrati tre individui armati e mascherati: due avevano un basco in testa, impermeabile blu e foulard di foggia femminile fino agli occhi. Il terzo aveva una maschera che mi e parsa di materia plastica. Ero solo in quel momento in ufficio con il procaccia, Pietro Pastore, di quarant'anni, appoggiato al bancone ». I tre malviventi hanno agito con decisione. « Uno dei tre — è sempre l'Erbetta che racconta — si è messo sulla porta socchiusa ; un altro ha intimato al procaccia di mettersi a terra e l'ha tenuto sotto controllo puntandogli una pistola alla nuca. Il terzo, impugnando una pistola a canna lunga, scavalcato il bancone con un balzo, mi ha gridato: "Mani in alto e si giri!". Non c'era niente da fare ed ho ubbidito, anche quando mi ha imposto di aprire la cassaforte ». II rapinatore stava prendendo dal mobiletto blindato manciate di banconote, che frettolosamente metteva in una borsa di .cuoio marrone, quando improvvisamente una sirena si è messa a suonare. Si trattava di uno strano congegno installato sul tetto dell'abitazione del mediatore Angelo Platini, di 55 anni, abitazione che sorge ad una ventina di passi dalla banca. Serve alla moglie del Platini quando deve chiamare il marito che si trova nei campi. Oggi a mezzogiorno è accaduto che più d'uno si è accorto di quanto stava succedendo nella banca: il Platini, che era in casa, s'è affacciato sulla porta ed ha visto la moglie del ragionier Erbetta, signora Gina Ramazzotti, agitare le braccia urlando: < Sono dentro! ». Rientrato in casa ha messo in funzione la sirena. Quel suono prolungato e lacerante, scambiato evidentemente per un congegno d'allarme fatto scattare dall'impiegato di banca, ha messo in fuga i rapinatori. Fuori c'erano ormai decine di persone, una delle quali, con presenza di spirito, era già corsa al posto pubblico telefonico per avvertire i carabinieri. L'auto dei banditi, unagiardinetta 1500 grigia targata Milano, era ferma sulla piazza ad una cinquantina di metri dalla banca e non appena il primo dei banditi è salito a bordo si è messa in moto. Gli altri due l'hanno raggiunta in corsa, passando accanto a diverse persone intimorite dalle armi che i malviventi impugnavano ancora. Una donna, tuttavia, Giuseppina Pizzetta di 66 anni, non ha esitato a colpire l'ultimo dei malviventi, quello con la borsa della refurtiva, con un pugno. L'auto ha imboccato la provinciale per Divignano e, attraversato il paese a folle velocità, si è im¬ messa sulla statale NovaraArona. Pochi minuti dopo sono giunti sul posto i carabinieri di Arona e di Novara, funzionari e agenti della squadra mobile. Per quanto tempestivo sia stato l'allarme e posti di blocco siano stati subito istituiti da per tutto, i banditi sono riusciti probabilmente a raggiungere la Lombardia e a far perdere le loro tracce. Le indagini hanno permesso di stabilire che si tratta degli stessi rapinatori del Credito Varesino di Olgiate Olona presso Busto Arsizio. p, b. | procaccia Pietro Pastore, presente alla rapina L'impiegato rag. Lino Erbetta accanto alla cassaforte svaligiata dai tre rapinatori ieri ad Agrate Conturbia

Persone citate: Erbetta, Gina Ramazzotti, Giuseppina Pizzetta, Lino Erbetta, Pietro Pastore