Disoccupato portava la sposa diciottenne a «lavorare» in corso Massimo d'Azeglio

Disoccupato portava la sposa diciottenne a «lavorare» in corso Massimo d'Azeglio Una squallida storia di miseria materiale e morale Disoccupato portava la sposa diciottenne a «lavorare» in corso Massimo d'Azeglio Hanno un bimbo di 10 mesi, in ospedale a Genova - Sei mesi fa hanno inventato una rapina - Poi la discesa sul marciapiede, «ma solo quando eravamo senza soldi» - Il marito ogni volta interrogava i clienti: «Chi siete, dove la portate?» Altro fatto: identificati gli autori di quattordici furti: 23 arresti Un giovane che scortava la moglie diciottenne a battere Ili marciapiede in corso Massimo d'Azeglio è stato arrestalo. Si chiama Domenico Pinna. 3'-' anni: la moglie è Maria Antonietta SSici bina, hanno un bimbo di 10 mesi che si trova in un ospedale di Genova. Abitano in una solili la di via Sant'Anselmo 13. Hanno raccontato, piangendo; una penosa storia di miseria. Sono sposati da due anni, lui è analfabeta, non è inai riuscito a trovare un lavoro stabile. Nasce il hglio, Antonello, e non hanno nemmeno i soldi per comperare la legna per la stilla. Nella soffitta gelida, il bimbo si ammala, lo portano all'ospedale. Ma neanche da soli riescono a trovare una sistemazione I pochi guadagni non bastano per mangiare, né per vestire, nemmeno per la biancheria. Sopraffatti dagli stenti, sei mesi fa inventano una rapina, por attirare l'attenzione ed avore un sussidio. Maria Antonietta denuncia di essere stata aggredita e derubata di tulli i risparmi, ma si confonde, cade in contraddizione. Finisce per scoppiare in pianto e confessare la simulazione. Viene denunciata e la triste vita riprende. Finché a Domenico Pinna viene in mente che c'è il mozzo per guadagnare senza tanca La moglie è una biondina giovane, abbastanza graziosa: bai sapulo elio in una sera, sin! marciapiedi di corso Massimo d'Azeglio, si possono Intascare dieci, ventimila lire. Una cifra favolosa 1 primi guadagni ser-| vuno per comprare la motocicletta. Dnmenic" se ne serve per accompagnare la moglie hI « la voro » Ora singhiozza col capo Ira le mani o dice: « Ma non spesso. Solo quando restavamo proprio senza una lira e non c'era niente da mettere in tavola. E soliamo di giorno. Di notte, avevamo paura ». Avevano let¬ to sui giornali storie di prosti-itute percosse, sfregiale, rapi-! nate e uccise iMaria Antonietta fuma una isigaretta appoggiata a un lam-Ipione. Domenico la sorveglia ( dielro un albero Quando un]chenio si avvicina, interviene 0|voni sapore comesi chiama, do-[ve ha intenzione., di accompa-jgnarla. Ha quando due fatto lo slesso ieri, giovani si sono l'erti davanti a Maria Anlonietr «Clio cosa volete, come vii chiamate? ». 1 due lo guardano incuriositi: «L lei. chi è?». Risponde: «Sano Il marito, devo sapere con cbi va mia moglie». Ma non si tratta di clienti. Sono agenti deila Mobile, in borghese, che stallilo indagando nell'ambiente deile prostitute per il delitto di via S Secondo e per l'alleo grave fatto di violenza, di cui diaino notizia In questa stessa pagina. Ordinano a Domenico Piona di seguirli; il commissario dott. Sa male, dopo l'interrogatorio, lo dichiara in arresili. Verrà denunciato per favoreggiamento, sfruttamento e istigazione alla prostituzione. * * La squadra mobile ha identificato gli autori di un furto di alcool per 5 milioni e ha denunciato il ricettatore, un industriale di Santo Stefano Belbo. Il furto è sta-to compiuto nell'aprile scorso; i ladri segarono le sbarre di una finestra del magazzino della «lilla Munari. in via Giulio 24. e caricarono mille bottiglioni di alcool a 95 gradi su un camioncino della ditta. Il dott. Maugeri. capo della squadra mobile, svolgeva le indagini con il dott. Mangia della sezione furti. Accertavano che l'alcool era stato portato a Montegrosso da Giuseppe Rivelili, 50 anni, che si è reso irreperibile. Mille litri circa erano stati acquistati dalla distilleria Luciano leardi di Santo Stefano Belb.j, il elli litolare è stato denunciato per ricettazione. Nel mese di settembre l'attività della sezione furti è stata intensa. La polizia ha scoperto gli autori di numerosi furti. Nell'alloggio di Antonio Amucuno, via Tirreno 143, bottino 1 milione 280 mila lire; arrestati Mano Bidoni e Carlo Lanteri ; alla ditta Paissa, via Pisa 57, l'urto di liquori per 5 milioni : denunciato il ricettatore, Antonio Bello, strada del Traforo ioli; nell'alloggio di Maurizio Carpignano, in via Lanfranchi 22, bottino di 2 milioni: identificato il ladro, Raffaele Carratù; nell'alloggio di-Andrea Vinci, corso Taranto 139, e dì Margherita Imberti, via S. Quintina 15, furto di 2 milioni e mezzo: arrestati Luciano Bellino, Salvatore Ferracioli e Mario Cresti; nel negozio di Ginvanni l'orino, via Cuneo 7, furto di 2 milioni, in quello dtj Amos Pilotto, via Olivero 3S, bottini» 6 milioni: arrestati Marco Riccardo, Osvaldo Santoro, Giuseppe Giraudi, Aldo Bardilo, Vittorio Bertocchi. Altri l'urti nell'alloggio di Maria Ambrusini, strada San Vincenzo 25. S0O mila, arrestati Frani"' Cortazza, Vincenzo Curlolato, Guerrino Abbona: nel li".;.i/m di Mario Torta, via Ue Gasperi 14, arrestato Gennaro 'l'a inno; nell'alloggio di Adolfi Bavazzan'o, via Lera 22, 2 miloni. arrestati Antonio Ferrara e conilo Venturi responsabili anche di avere svaligiato l'appariamomi! ;li Savino Serri, via Ganzi" :;o. Per il colpo nell'oreficeria Ferrari, via Po 22, danno 1U0 mila lire, sono stati arrestati Mario Mighetti, Fiorentino Conti, Guerrino Feruo; per il colpo nell'alloggio dell'antiqua! io Guido Proti, via della Rocca 18. bottino 15 .milioni, arrestati Lorenzo Bassino, Sergio Vescovi, Bruno Romagnoli; per avere svaligiato l'alloggio di Sergio Fontana. 2 milioni, arrostato Sabino Bellone, denunciali. Arturo Balducci. In totale sono stati scoperti gli autori di 14 furti. 23 persone sono state irrestate, tre denunciate. i sli2Rd1SelrvtAbcGVrcFrlG'cincnr

Luoghi citati: Montegrosso, Santo Stefano Belbo