Abbandonarono il figlio nato in viaggio di nozze

Abbandonarono il figlio nato in viaggio di nozze Abbandonarono il figlio nato in viaggio di nozze Ridotta in appello da 5 a 4 anni la condanna a due giovani sposi comaschi - Il piccolo, raccolto da un passante, morì poco dopo (Dal nostro corrispondente) l Milano. 10 ottobre. |Sono comparsi stamane da-j ■anti alla seconda Corte di As- sise di appello Ettore Fontana di 21 anni e la moglie Teresa Conti di 22 anni di Vercurago (Como) che il 12 settembre 1964, durante il viaggio di nozze, vergognandosi di aver avuto un figlio quattro giorni dopo il matrimonio, decisero di abbandonarlo lungo la camionale Milano-Genova. Il bimbo qualche settimana dopo morì e le Assise di Como, davanti alla quale i due sposi comparvero, pur respingendo le conclusioni dell'accusa che riteneva trattarsi di un vero e proprio omicidio aggravato, con dannò gli sciagurati genitori a cinque anni e quattro mesi di reclusione per tentato omi- ! cidio, più un anno di casa di cura a pena scontata. Nel corso dell'udienza odier na il procuratore generale dott. o a Zegna aveva chiesto la conferma della precedente condanna ma i giudici sono stati più clementi: i due giovani coniugi sono stati condannati a 4 an! ni ciascuno in quanto è stato derubricato il reato di tentato omicidio in quello di abbandono di infante. I fatti risalgono al settembre del 1964; protagonisti due giovani di Vercurago: il Fontana, allora appena diciannovenne, e Teresa Conti maggiore di un anno. Fra i due giovani la relazione sentimentale durava da tempo: quando finalmente il 3 settembre poterono strappare ai genitori il consenso per il matrimonio e sposarsi, la ragazza stava per dare alla luce un figlio. Quattro giorni dopo a Genova dove si erano recati in viaggio di nozze nasceva un bambino cui venne imposto il nome di Aurelio. Teresa Conti stette solo cinque giorni in ospedale poi i soldi finirono e bisognò rientrare. Temendo di essere derisi dai compaesani i due sposi decisero di abbandonare il figlio lungo la camionale Milano-Genova nei pressi di Barzano in Brianza. Poco dopo passava per quel posto un passante che rinveniva il bambino, attratto dal suo pianto disperato. Una corsa all'ospedale di Como: tre settimane di ansie e infine la morte. L'episodio venne alla lues perché la ragazza (che i periti hanno dichiarato seminferma di mente) si presentò - candidamente al municipio di - Vercurago a richiedere un cere tificato di morte del piccolo, | 'L'impiegato che non aveva o ni tutto. I èvennero a trascritto nemmeno la nascita dapprima cadde dalle nuvole, poi riferì la cosa ai carabinieri e l'indagine mise in chiaro due confessarono e entrambi rinviati a giudizio per tentato omicidio, g. m.

Persone citate: Barzano, Ettore Fontana, Teresa Conti, Zegna

Luoghi citati: Como, Genova, Milano, Vercurago