I problemi della scuola

I problemi della scuola «Tavola rotonda» domani a Palano Lasiaris I problemi della scuola II più grave è quello edilizio - Per le elementari e le inedie si è compiuto uno sforzo notevole, purtroppo ancora insufficiente - L'incremento degli istituti superiori nell'ultimo anno: 25 per cento nei licei scientifici, 30 per cento nelle magistrali, 14 per cento per i tecnici Le esigenze della scuola aumentano in relazione al numero degli abitanti, ma anche allo sviluppo della vita socialeeeonomiea e al sempre crescente senso di responsabilità delle famiglie nei riguardi dell'avvenire dei figli. 11 problema più importante è quello dell'edilizia per creare posti sufficienti a quanti hanno il diritto di studiare. Seguono i problemi dell'organizzazione, I cioè del funzionamento delle i scuole: insegnanti, contenuto eiindirizzo dell'istruzione, materiale didattico, assistenza ecc. Di questi argomenti si occuperà domani una « Tavola rotonda > organizzata dall'Associazione per la difesa e lo sviluppo della scuola. Avrà inizio alle 17 a Palazzo Lascaris (via Alfieri); parteciperanno esperti di tutti gli ordini di scuole, dalle elementari alle soglie dell'Università, di Torino e della provincia. Presiederà la prof. Massucco Costa, seguirà un dibattito. ELEMENTARI. — Parlerà il prof. Franco, segretario del Sindacato nazionale Scuola Elementare (Snase). Le elementari statali di Torino accolgono quest'anno circa 66 mila ragazzi; dieci anni fa erano poco più di 42 mila. Il Comune ha compiuto un notevole sforzo per rispondere alle necessità cittadine: in un decennio circa 300 nuove aule (oggi sono in totale 1890) altre ne ha adattate o affittate. Ma non bastano ad evitare del tutto il disagio dei doppi turni. Inoltre, il numero dei maestri è insufficiente. MEDIE DELL'OBBLIGO — Tratteranno di questo argomento la prof. Dina e il prof. Polcari, presidi in scuole medie della provincia. La nuova scuola dell'obbligo è rivolta a maturare la personalità infantile, con un tipo d'istruzione «attiva». Richiede più spazio e più strumenti di quella tradizionale. Soprattutto insegnanti preparati a « formare » più che a « informare » gli alunni. In città gli studenti delle inedie statali dieci anni fa erano 14 mila, l'anno scorso circa 27 mila, quest'anno sfiorano i 29 mila che dispongonodi 110 aule in più rispetto al '65, in totale 1063. Teoricamente bastano; in realtà la distribuzione degli abitanti causa l'affollamento causa in alcune sedi e in altre l'inu- tilizzazione di parecchie aule. GINNASI E LICEI — Il prof. Perelli, del liceo Gioberti, illustrerà il notevole incremento degli studenti negli istituti superiori, lamentando che per questo tipo di scuole non esista un piano organico di costruzioni. Gli studenti del ginnasio risultano aumentati quest'anno del 5 per cento e press'a poco altrettanto quelli dei licei classici; è cresciuta del 25 per cento la popolazione dei licei scientifici, con punte del 40 per cento nelle prime classi. Urge' realizzare le nuove sedi del D'Azeglio e dell'Alfleri: il Gioberti è appena sufficiente: così il Cavour. Quanto allo scientifico Segrè, la nuovissima sede non basta; la situazione del Galileo Ferraris da tempo è difficile. Oltre ad affrontare i problemi edilizi, per gli studi superiori è necessario un migliore orientamento delle scelte, per non correre il rischio di diplomare de: disoccupati potenziali. Questo problema riguarda tutti gli altri tipi di scuola. ISTITUTI MAGISTRALI Il prof. Berardi, preside del Regina Margherita, documenterà la situazione di Torino, specchio di quella nazionale. cursali. Identica la situazione al Berti che ha 1424 alunni, di cui 686 nelle classi prime. L'in Occorrono in Italia 3 mila 1maestri l'anno; se ne diplo- mano 25 mila. Gli studenti del Regina Margherita sono 1457 j(contro i 1151 del '65) di cuil596 nelle classi prime; è sta-to necessario allestire 4 suc-cremento di studenti in un anno è pari al 30 per cento circa Purtroppo, la scelta degli studi magistrali non è sempre motivata logicamente: parecchi imboccano questa strada perché dura meno (di qui la necessità di portare gli anni di corso da 4 a 5), o perché la scuola è vicina. Ottenuto il diploma, i più cercano impieghi a cui sarebbero meglio preparati frequentando altre scuole. Di qui l'urgenza di informare i genitori sulle reali possibilità di occupazione nel la società d'oggi. ISTITUTI TECNICI — L'ai' gomento sarà affrontato dalla preside dell'Istituto per geo- I metri prof. Deaglio, clic spiegherà i motivi del rapido incremento dei giovani nelle varie branche di questi studi (nel '65 erano 11.325, adesso 12.914, il 14 per cento in più), mettendo l'accento sull'urgen za di provvedere sedi adegua te. L'Istituto geometri, dislocato in 4 sedi, è la prova con creta delle difficoltà del settore; nell'ultimo anno si è accresciuto di 30(1 unità.

Persone citate: Berardi, D'azeglio, Deaglio, Galileo Ferraris, Gioberti, Lascaris, Massucco Costa, Perelli, Segrè

Luoghi citati: Italia, Torino