Pieraccini e Colombo illustrano il bilancio di previsione per il '67

Pieraccini e Colombo illustrano il bilancio di previsione per il '67 Le dichiarazioni dei ministri aita Camera Pieraccini e Colombo illustrano il bilancio di previsione per il '67 Entrate per 7786 miliardi, uscite per 8950 miliardi - Il disavanzo passa da 891 a 1164 miliardi, perché sono state iscritte spese che prima non figuravano in bilancio - In realtà il deficit complessivo dello Stato scende di 131 miliardi (Nostro servino /jarticolareJ IKoina, ti ottobre 'Il bilancio di previsione per'il 1967 è stato illustrato oggi alla Camera dai ministri Pieraccini e Colombo. Entrambi hanno insistito sulla necessità che le spese correnti rimangano bloccate sui livelli, già elevati, del bilancio preventivo; e questo perché, come ha affermato il ministro del Tesoro, bisogna « fare del bilancio il primo e più efficiente strumento per l'attuazione del program ma ». Pieraccini ha esordito citando le più recenti stime sull'incremento del reddito nel 10ti6 (4-5.3 per cento in luogo del 1,5 previsto). Ma questo risultato, di per sé soddisfacente anche perché dimostra il realismo degli obiettivi del Pianò quinquennale, s'inserisce in un quadro purtroppo ricco di •< ombre » che non indulge certo a « facili ottimismi i- e i si ta torte dei risultati ottenuti per chiamare all'azione, non per favorire l'inerzia: per addentrarsi urlìo difficile politica di piano, unii per convincere che tutto si. è aggiustato r che non occorre fare ultra che lasciare andare Ir rose per il loro corso ». Fra i problemi da affrontare per primi il ministro del Bilancio ne ha citato tre: 1) costo ed efficienza della pubblica amministrazione; 2) finanza locale; 3) sistema pre- v, deliziale ed assistenziale. Questi pi'obiemi ha osservato rappresentano il punto cruciale per il successo o l'insuccesso della politica di piano bj ciò per due ragion;: in primo luogo perché qui si trovano gli strumenti tonda mentali por razione pubblica in unti i campi; in secondo luogo perché l'attuale mere mento delle spese correnti , del deficit delle gestioni, se continuato negli anni futuri, altererebbe la distribuzione delle risorse quale e prevista dal piano compromettendo il raggiungimento degli obietti vi. Si tratta, perciò, di un nodo di problemi che non può più a lungo lasciarsi aggróvi gliato Per troppo tempo que sto è accaduto e «come mi n.stro responsabile dell'opera di programmazione sento il dovere ci avvertire che qu ci si trova ora al limite del temp,, utile per intervenire » La situazione economicaormai in netta ripresa, esige che dalla politica congiunto rale si pass: orma, a quella di piano La ripresa spontanea non sarebbe infatti sufficiente a garantire fra l'altro la creazione entro il 1970 d1.400.000 nuovi posti di lavoro Non è un obiettivo irrea lizzabile ove si pensi che per vari anni ne sono stati creatoltre 350 mila all'anno; è .in fatto però che fra il luglio 1965 fi il luglio 1966 il numero dei disoccupati é diminuito d87 mia. ritornando sotto imilione ma solo d: stretta misura (988 mila unità) Colombo, il quale ha parlalo subito dopo, ha pronunciato un discorso di carattere pie valentemente tecnico. come era logico attendersi dal mi histro del Tesoro, che in lat to di bilancio dello Stato ha una responsabilità preminente Egli ha anzitutto sostenuto che '1 bilancio di previsione per il 1967 ubbidisce, nella sua formazione, alle « scelte politiche » contenute nel program ma del governo Moro e ripre se più tardi dal piano di sviluppo quinquennale Queste scelte comportano sia un mi glior equilibrio fra spese ed entrate, sia una graduale qua lilicazione delle spese, che li miti il volume delle spese cor renti, in genere destinate a consumi, a favore delle spese in conto capitale, prevalente mente destinate ad investi menti. Infatti, ha osservato Colom bo, sono < le spese in conto capitale quelle che danno un significato al contributo che uno Stato moderno, come inostro vuole essere, deve assicurare al progresso econo mico e sociale del paese. Le spese in conto capitale sono necessarie per la realizzazio ne delle scuole, delle case, degli ospedali, in modo da sanare in questi importanti settori della vita de! paese lsquilibrio ancora in atto frla domanda e la possibilità dsoddisfarla Il ministro ha ricordato questo punto le voci principali del bilancio: entrate pe7786,1 miliardi (4- 664,7 miliardi, con un aumento del 9,3 pecento rispetto al 1966) e spesper 8950,6 miliardi l-i- 937,miliardi, con un aumento del'll,7 per cento). Per le entrate, la loro espansione — a suo tempo giudcata eccessiva — appare ilinea sia con le più recenvalutazioni dell'aumento dereddito in termini monetaper il 1966 (4-8.1 per centosia con le più caute previsionper il 1967 (almeno il 5,5 pecento in termini reali e Pper cento in termini monetariQuanto alla spesa, il crite rio di dilatarla entro della dilatazione delle avrebbe voluto che il i limiti entrate, relativo aumento non superasse i 665 miliardi Se si è accettato alla line un incremento di 937 mi liardi e rotti, ciò è accaduti perché — a differenza del JPH'i — si c deciso di riportare in bilancio quasi tutte le spese correnti e di ridurre di oltre 400 miliardi il ricorso ni mei cato finanziaria per la copei tura di spese in conto capitale Se è vero che il disavanzo I\iscritto In bilancio appare ere scinto (da 8917 miliardi nel 1966 a 1164.5 miliardi nel 1967).è anche vero che il deficit complessivo dello Stato risulta ni diminuzione di 131.2 liardi - ha t Abbiamo dunque fatto rilevato il ministro del I starlo Nel 1967 - ha osili nuova spesa che I Tesoro — un discreto passo in avanti nel ridare al bilancio il requisito dell'" unità"; \abbiamo anelli diminuito il ! volumi allibale del deficit*. Lo stesso Colombo aveva però avvertito che un giudizio Idei genero, per essere valido presuppone una strenua difesa 'delle previsioni globali di bilancio, intendendosi per tali sia Ile spese regolarmente iscritte ; sia quelle per le quali si conta I di ricorrere al mercato linanletto li vorrà fare dovrà essere finanziata con «la ricerca di una nuova [entrata tributaria». Sarà dif Ificite. in un anno pre-eletto | rale. sia aumentare le imposte, sia resistere alle pressioni per l'aumento delle spese. ar. ba.

Persone citate: Colom, Pieraccini