Muore il primo della classe

Muore il primo della classe Muore il primo della classe Vent'anni, universitario della Facoltà di matematica, tutti 30 e lode - Era figlio unico - Due settimane fa è stato colpito da infarto • Migliorato, ieri alle Molinette aspettava i professori per l'esame di fisica - L'improvvisa fine Uno studente universitario di 20 anni, il migliore del suo corso, tutti gli esami superati con 30 e lode, è morto ieri mattina d'infarto alle Molinette. La tragedia improvvisa — 1 primi sintomi del male si erano rivelati per la prima volta due settimane fa — ha destalo commozione e sgomento nell'ambiente degli studi e nel Collegio universitario di via Galliari, dove il giovane era ospite per aver vinto una borsa di studio. Si chiamava Silvio Crovella, era figlio unico. Il padre, Virgilio. 57 anni, segretario comunale a Cigliano, e la madre, Maddalena, 56 anni, vivevano soltanto per lui. orgogliosi dei suoi successi, della stima di quanti lo conoscevano. « Era sempre stato bene — piange la madre — mai il più piccolo disturbo. Un bel rat/uzzo, allo, robusto, oli piacevano gli sport: sembrava il ritratto della salute ». Aveva preso la maturità classica a 18 anni con la media dell'8 e mezzo, la più alta della provincia di Ver celli, poi si era iscritto alla facoltà di matematica a Torino Per conservare la borsa di studio del collegio universitario si preparava agli esami con puntiglio: aveva sempre ottenuto 11 voto massimo. I professori ammiravano la sua intelligenza fuori del comune, la sua eccezionale capacità rii studio « Aveva una mente matematica — ci spiegano 1 compagni di corso — il suo era un intuito particolare, risolveva le formuli più astruse come fossero un gioco che sapeva a memoria » Ieri avrebbe dovuto sostenere l'ultima prova di quest'anno, fisica. SI era preparato con 11 consueto Impegno durante l'estate, al mare e a Cigliano. « Non era uno sgobbone — dice a bassa voce il padre (è un uomo affranto) — mu il suo mondo era lo studio Aiutava volentieri i compagni, dava ripetizioni ai più giovani, si dedicava a ricerche scientifiche Se lo rimproveravo di prendersi pochi svaghi rispondeva con pacata serenità: " Le c.osr. uno per volta; finito di studiare mi divertirò " Sapevo che non l'avrebbe inni fatto perché noti patere allontanarsi dai suoi libri ». Vir- sivo Crovella volta le spalle: l'angoscia ha un suo pudore. Il padre vuol parlare del suo ragazzo, come lo ha visto sempre, bello, sicuro di sé. fiducioso nell'avvenire. E non riesce a rassegnarsi. Non può piangere. La crisi è avvenuta mercoledì 21 settembre. Mezzogiorno, Silvio ha dato una lezione di latino a un amico hceale all improvy.-so si sente poco bene: ha delleline al petto, un senso di op-pressione. Forse è soltanto stanchezza. Il medico di famiglia lo visita due volte, nota che ha il polso agitato, ma ritiene che si tratti di un fenomeno nervoso. In serata, poiché lecondizioni non migliorano, chia-ma a consulto uno specialista di Torino. L'elettrocardiogrammaconferma la gravità del male:infarto. 11 giovane viene trasfe-rito alle Molinette nel repartodel prof. Pepino. Le cure sembrano avere sue-i-esso: a Silvio i medici diconoche potrà rimettersi a studiare. la sua preoccupazione ptùgrande). Vengono a trovarloprofessori, compagni di scuola., • j u . j„, La commis.sone di.fisica Recidedi recarsi in ospedale pe-esa-minarlo. Silvio ha un sorriso disollievo: perdendo la sessionenon avrebbe più ottenuto laborsa di studio del collegio uni-versitario. L'esame era ussatoper mercoledì. Ieri. Forse per questo, durante la notte Silvio è agitato. Al mattino la madre, che noi. lo ha più lasciato dal giorno del ricoverovede che è pallido, respira con affanno. < Come ti senti? » ■ Mamma > è la risposta. Gltocca il polso, è treddo. Accorrono i medici, ma Silvio reclina la testa, morto. Silvio Crovella, di 20 anni

Persone citate: Crovella, Silvio Crovella

Luoghi citati: Cigliano, Torino