Gui parla al Senato dell'edilizia scolastica

Gui parla al Senato dell'edilizia scolastica Gui parla al Senato dell'edilizia scolastica Un milione 770 mila allievi non hanno posta' e aule adeguate (Nostro servizio particolare) Roma, 5 ottobre. La Commissione di indagine e il ministero della Pubblica Istruzione hanno accertato che al 30 settembre 1965 nelle scuole elementari e secondarie di fronte ad una disponibilità di 4 milioni 907 mila posti-alunno vi era una carenza di 1 milione 777 mila posti ai quali vanno aggiunti per far fronte all'incremento degli effettivi sco. lastici fino al 1971, ancora 1 milione 550 mila nuovi postialunno. Per l'Università la previsione del fabbisogno è di 194.364 posti a tutto il 1971. Questi dati sono stati comunicati dal ministro della Pubblica Istruzione Gui oggi al Senato illustrando il disegno di legge sul Piano quinquennale 1966-70 dell'edilizia scolastica e universitaria che prevede una spesa di 1160 miliardi. Il provvedimento, ha detto il ministro, costituisce un intervento parallelo a quello relativo ai provvedimenti finanziari per lo sviluppo della scuola che il Senato ha già approvato e che verrà presto preso in esame dalla Camera. I due disegni di legge riguardano l'insieme delle esigenze di ordine finanziario e funzionale che devono essere soddisfatte per garantire lo sviluppo delle nostre istituzioni scolastiche e universitarie nel quinquennio 1966-70. L'on. Gui ha detto che in armonia con il programma economico nazionale, la legge sull'edilizia fonda la sua pre¬ visione su un arco di tempo più ridotto e che si ferma al 1970, stabilendo di costruire entro quella data circa 1 milione e 500 mila nuovi postialunno e 112.500 posti nelle università. L'erogazione delle somme è subordinata alla programmazione preventiva relativa sia ai tipi sia alla ubicazione delle scuole da costruire, scelte in relazione agli interessi generali e alle esigenze pedagogico-sociali proprie di una scuola destinata ad inserirsi nel tessuto della società. Il ministro della Pubblica Istruzione ha poi sottolineato che tutti gli oneri relativi alla costruzione degli edifici scolastici sono spostati dal comuni e dalle province a carico dello Stato. Per la copertura dell'ingente onere finanziario verrà emesso un prestito nazionale, le cui modalità sono incluse nella legge. f f_

Persone citate: Gui

Luoghi citati: Roma