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Oggi i giudici delle «Bambole» vedranno il film (senza tagli)Oggi i giudici delle «Bambole» vedranno il film (senza tagli) Riprende dopo tre mesi a Viterbo il processo per oscenità - Virna Lisi e Gina Lollobrigida assenti per « impegni di lavoro » Sarà presente solo Nino Manfredi con i registi Bolognini e Risi (Dal nostro inviato speciale) Viterbo, 3 ottobre. Gina Lollobrigida non si presenta e nello stesso modo si comporteranno tanto Virna Lisi, quanto Jean Sorci, quanto il produttore Gianni Hecht: gli unici a venire domani in Tribunale (dopo 3 mesi di interruzione) per difendersi dalla accusa di avere partecipato ad uno spettacolo osceno per talune scene del film « Le bambole » saranno Nino Manfredi e i due registi, Mauro Bolognini e Dino Risi. Tutto quello che hanno da dire per sostenere che non ritengono di essere responsabili lo hanno det rttddgrpgBptto, ma liberi da impegni — al I acontrario degli altri quattro! mimputati — torneranno a spie-Idgare ai giudici del Tribunale | tche, comunque, non avevano: salcuna intenzione di fare qual- j scosa che fosse poco morale. | Prima di passare nell'aulaI Pdel Tribunale per interrogare ! vl'attore e i registi, i giudici si ! friuniranno in una sala cine-1 nmatografica per vedere il film, sGli episodi incriminati sono zdue o meglio sono alcune sce- Sne, .successivamente soppresse | sdi due episodi: «La telefona- ! dfa» diretto da Dino Risi editinterpretata da Nino Manfredi lae Virna Lisi e ■.< Jlfo»si(/iio?-Cii-j dnido» diretto da Mauro Bolo-1sgnini e interpretato da Gina Lollobrigida e Jean Sorel. NeljJJprimo episodio, si racconta di ; un marito che inutilmente at- dtende per rimanere solo con la moglie sempre indaffarata a parlare al telefono e nel secondo si rievocami i tentativi di una bella albergatrice per sedurre il giovane nipote di un Padre conciliare. 11 film fu sottoposto alla visione della Com- sTLVdmissione di censura, ottenne.nregolarmente il visto, poi fu Gproiettato per la prima volta in \ tun paesino a pochi chilometri ! Sda Viterbo, Valentano, prima j idi passare nelle grandi città, sFu allora che intervenne la ! pmagistratura e fu allora che!pvennero incriminati attori, re- bgisti e produttore. fiLa tesi difensiva degli atto- i ri è impostata sulla loro asso- mluta buona fede. L'attore, di- jecono, quando viene girata un* —scena, e ripetuta decine di voi-! nte prima di arrivare a quella dritenuta valida, non si può ren-irdere conto di come uscirà fuo- ic ri il film. I registi, a loro volta, sostengono di essersi mantenuti nel limite del lecito e di avere voluto fare soltanto della satira. « Tra l'altro — aggiunge Mauro Bolognini — il racconto dal quale è tratto l'episodio da me girato, "Monsignor Cupido" è di Giovanni Boccaccio ». Guido Guidi