Sul video «Il vampiro» di Dreyer un classico tra i film dell'orrore

Sul video «Il vampiro» di Dreyer un classico tra i film dell'orrore c s o n a c a televisiva Sul video «Il vampiro» di Dreyer un classico tra i film dell'orrore Rievocato in « Vent'anni di Repubblica » il progresso italiano • Questa sera una pellicola d'avventure Di eccezionale interesse, ieri sul secondo canale, € Il vampiro » di Cari Th. Dreyer, girato in Francia nel 1931: alla vastissima platea televisiva è stato fatto conoscere un film tra i più singolari della storia del cinema e visibile ormai — e assai di rado — solamente nelle stagioni dei cineclub. Come « La passione di Giovanna d'Arco», cosi « Il vam piro * non ha perso nulla dclla\suo potenza nel trasferimento sul video: una potenza macabra che lo classifica « film dell'orrore » all altissimo livello. La storia di morti-vivi che escono dalle, tombe e succhiano il sangue dal collo di giovani vittime e che si servono della collaborazione di insospettabili individui per semi¬ lqcccnare la strage, e la dannazio-ìne potrebbe risultare insoste-i nibile e suscitare più risate oheIpbrividi. I Ma «// vampiro», anche a\cdistanza di trentacinque anni, pnon fa ridere. Con arte sapien-Wte Dreyer ha trasformato la\avicenda assurda e grottesca in un lungo incubo ossessionante dove la realtà ha le immagini] ondeggianti e sfumate del so dygno e il sogno i contorni duri\he crudeli della realtà. Tuttoìnconcorre a creare un'atmosfe-lqra di terrore: le lente carrel-ìmlate nell'interno semi-Oscuro di \ duna stanza, l'indugiare su og-\agetti sinistri prima di arriva-ÌSre a scoprire, l'esistenza di unaìcpersona in un angolo; lo scor-jfno dialogo, che sembra il ri-Ilcordo di rotte parole prónun-l date nel delirio; le grida improvvise nel silenzio, i rumori misteriosi. Alcune sequenze sono indimenticabili e più ancora dell'atroce morte finale del dottore ricorderemo l'allucinante funerale del sogno, un funerale visto soggettivamente etddclt da chi sta racchiuso nella bara. La tensione è massima e continua: e si scioglie appena pochi secondi prima della conclusione quando si scorgono il giovane protagonista e la ragazza darsi teneramente la mano nel bosco bagnato dalla rugiada notturna e rischiarata debolmente, dalle prime luci dell'alba. Una pellicola del genere me- ritava d'essere presentata in modo più ampio: fra l'altro l'intervista a Dreyer c stata troppo breve e per colpa di questa brevità o della cattiva traduzione o forse anche a causa di un'interruzione tecnica che ha disturbato l'incontro, il discorso sulla pittura astratta in Francia attorno agli anni '30 presumi bilmente in rapporto al film è risultato del tutto incomprensibtlé. Dopo « Il vampiro», per cancellare o attenuare firnpressione demoniaca lasciata Wall'opera, la tv s'è affrettata a trasmettere un edificante documentario dello stesso Dreyer sulle chiese di Danimarca. * * «Vent'anni di repubblica» ha preso l'avvìo sul canale, nazionale: è un reportage in quattro puntate, il cui argomento è chiaramente indicato dal tìtolo, f.u prima puntata a cura di Bombert Bianchi e Sergio Borelli, ha rievocato concretnmente ed efficaoemenfe il progresso economico ricil'Italia dal /!>.',« ad oggi, * * Domenica: sempre dignitoso e gradevole il romanzo « Quinta colonna* anche se appare difficile conciliare le esigenze di ritmo del racconto «giallo» con l'approfondimento psicologico dei personaggi, talora troppo verbosi. Stasera il canale nazionale si aprirà con un film avventuroso e spettacolare di circa, trent'anni fa: « Il mercante di schiavi» dell'americano Tay Garnett (autore di pellicole di notevole, successo commercia le come «Sui mari della Cina», «La valle del destino», « Il postino suona sempre due volte»). Nel film rivedremo la caratteristica grinta di un popolare divo di quegli anni, Wallace Beery. Seguirà la rubrica « Cronache del cinema ». Il secondo canale offrirà la consueta rassegna tecnico-sportiva del martedì, «Il mondo a motore» e un numero della trasmissione « I segreti della musica » che la settimana scorsa ha segnato un netto miglio/■omento e che stavolta sarà interamente dedicata al grande compositore moderno Gustav Mahler. * * Due commedie d'interesse per la prossima settimana: mercoledì 12 potremo assistere a II ventaglio di Carlo Goldoni nell'interpretazione dello Stabile di Bolzano e Trento (con Nino Bcsozzi, Gisella Berlocchi e Giorgio Gusso); e venerdì 11, a I fuochi di San Giovanni, dramma del tedesco Suderman, rappresentato per la prima volta nel 1900 Ila regìa è di Edmo Fenoglio. protagonisti Roldano Lupi e Gianna Giochetti). u. Jjz,

Luoghi citati: Bolzano, Cina, Danimarca, Francia, Trento