La lotta contro un'oscura, diffusa malattia che molto incide sulla mortalità infantile di Angelo Viziano

La lotta contro un'oscura, diffusa malattia che molto incide sulla mortalità infantile La lotta contro un'oscura, diffusa malattia che molto incide sulla mortalità infantile E' la « muscoviscidosi » : alterazione del metabolismo nelle secrezioni mucose - Colpisce soprattutto il pancreas, e quindi il sistema digerente, od i bronchi, e quindi tutto il processo respiratorio • Uno dei sintomi: l'eccesso di sale nel sudore del bambino - Può essere curata, ma con frequenti ricoveri e controlli specialistici (Nostro servizio particolare) Genova, 1 ottobre. Con una grande partecipazione di specialisti italiani e stranieri ha avuto luogo stamane la inaugurazione congiunta del XXXI Congressoj italiano di pediatria e del III Congresso dell'Associazione dei pediatri delle nazioni latine. Ha portato il saluto del governo il sottosegretario della P. I. on. Romita. Nel pomeriggio „anno avuto inizio i lavori del congresso nazionale; mentre le sedute dell'internazionale cominceranno lunedi. I « disturbi respiratori del neonato », che sono alla base della mortalità dei neonati nella prima settimana di vita (aggirantesi purtroppo ancora sul diciotto per mille), sono stati l'elemento di discussione, dopo un'ampia ed applaudita relazione del prof. A. Colarizi e collaboratori. Ora si profila per la seconda giornata un altro argomento riguardante una malattia che non risulta più tanto rara come apparve quando venne identificata per la prima volta dal Fanconi. Esattamente trent'anni fa l'insigne pediatra svizzero, denominandola «fibrosi cistica del pancreas», in verità ne mise In evidenza 11 pri¬ mo nocciolo, individuando in una alterazione del pancreas la sorgente elettiva del malanno. Poiché di fondamentale nel malanno sta una alterazione o difetto del metabolismo che riguarda le secrezioni mucose, per cui queste si fanno abnormemente viscide (aumento di viscosità), il morbo ha pur cambiato nome, assumendo quello di « mucoviscidosi ». Nel frattempo ad opera del Di Sant'Agnese una nuova scoperta è risultata essenziale per guidare la diagnosi del malanno: l'eccessivo contenuto in sale del sudore del bambino. La relazione congressuale è stata affidata al prof. V. Mongoli, che, con i correlatori G. Mastella, F. Panizon, C. Montagnani, l'ha compendiata iri oltre quattrocento pagine a stampa, già distribuita per la discussione di domani. E' un aggiornamento grandioso. Non potendoci soffermare sulla molteplicità delle forme cliniche del male, per farci intendere dal profano sulla sua portata basta il riferimento a due casi evidenti, in cui l'aumento della viscosità delle secrezioni mucose (mucoviscidosi) può causare una progressiva ostruzione dei canalicoli addetti al loro trasporto. Primo. Tutti sanno che 11 pancreas, oltre fabbricare insulina, secerne particolari succhi digestivi che vanno quindi secondo il fabbisogno, al tubo digerente mediante idonee condutture. Orbene se le cellule mucipare del pancreas immettono in quei condotti un muco troppo spesso, ostacolando il transito ai detti succhi, recano di riflesso un grave intralcio alla digestione delle proteine, degli amidi e dei grassi, si da rendere precario, almeno in gran parte, l'assorbimento di tali sostanze attraverso l'intestino. Evidentemente con disturbi enterici si svilupperà uno stato di malnutrizione generale. D'altra parte l'intralcio di cui si è detto, si rifletterà a ritroso nell'organizzazione stessa del pancreas, per cui esso verrà strutturalmente alterato da un anormale infittirsi di tessuto fibroso e dalla formazione 'di cisti tendenti a dilatarsi. E' questo guaio anatomico che ha suggerito il primo nome del malanno: «fibrosi cistica del pancreas ». Secondo. Un altro muco viscido può fare aderenza p ristagno nei bronchi, altre condutture che, con le loro molteplici diramazioni, ci servono a respirare. Che può succedere? Molto dipende dal grado della limitazione del lume del dll bronchi compromessi. Comunque nei vari quadri delle alterazioni dell'apparato respiratorio, con i relativi disturbi funzionali, possono trovarsi bron chiti croniche, dilatazioni certi tratti bronchiali (bronchiectasie), forme precoci di enfisema (dilatazioni di alveoli polmonari e ristagno d'aria), nonché talora infezioni bronco, polmonari a ripetizione, bronchiti asiuatiformi. L'orientamento diagnostico è difficile; comunque i clinici dei bambini affacciano svariati sintomi fondamentali idonei a far maturare sospetti. Esempio il carattere delle deiezioni. Già nell'età del lattante, specie dopo il divezzamento, rifiuti intestinali grassi e maleodoranti, che poco si modificano con speciali diete e di solito si accompagnano ad uno stato permanente di malnutrizione (si dovrà escludere un altro morbo, detto celiaco). Altro rilievo; il ripetersi spesso sin dai primi mesi di vita, di tosse a tipo pertosse, di bronchite as-j matiforme, di episodi febbrili bronchitici o broncopolmonltici. Avanzato il sospetto, entra-] no allora in scena idonei esa-. mi di laboratorio. Per le cure| occorrono frequenti riroveri e! controlli in reparti specificamente attrezzRti. Angelo Viziano !

Persone citate: Colarizi, Fanconi, Mastella, Montagnani, Panizon

Luoghi citati: Genova