I migliori piloti del mondo in lotta per i 60 milioni del G. P. Stati Uniti

I migliori piloti del mondo in lotta per i 60 milioni del G. P. Stati Uniti I migliori piloti del mondo in lotta per i 60 milioni del G. P. Stati Uniti La corsa automobilistica si svolgerà domani a Watkins Glen - Al vincitore toccheranno 12 milioni e mezzo, all'ultimo classificato quasi due milioni - L'Italia sarà rappresentata dalla Ferrari di Bandini (Nostro servizio particolare) New York, 30 settembre. La gara automobilistica di « formula uno » più ricca del mondo si disputerà domenica: si tratta del Gran Premio degli Stati Uniti, ottava e penultima prova del campionato mondiale conduttori, in programma sul circuito stradale di Watkins Glen, ai bordi del Lago Seneca, nella parte centro - settentrionale dello Stato di Ncxv York. Gli organizzatori hanno quest'anno più che raddoppiato la dotazione totale dei premi, portata a 102 mila 1,00 dollari (circa 61, milioni di lire). Al vincitore toccheranno 20 mila dollari (12 milioni 500 mila lire), più di tutti i primi premi delie sette precedenti gare di campionato sommati assieme, il secondo classificato avrà 10 mila dollari; dal terzo al decimo si scende fino a i<?t ■minimo di 3800 dollari, e poi i premi calano di 100 dollari per ogni posizione di classifica, di modo che anche l'ultimo arrivato — i partecipanti sono venti — avrà assicurato un premio di 2800 dollari (1 milione 750 mila lire). Sono stati aboliti i premi di ingaggio, ma gli organizzatori pagano complessivamente quasi 100 mila dollari di spese di trasferta e alloggio, sicché il costo totale dell'organizzazione della corsa di Wathins Glen arriva sui 200 mila dollari (oltre 120 milioni), cifra che gli organizzatori sono sicuri di riguadagnare ampiamente con la cessione dei diritti radiotelevisivi e pubblicitari, oltre che con gli ingressi: sono attese infatti all'appello 75 mila persone attorno al circuito. Con la sua dotazione, il Gran Premio d'America 1966 diventa la quarta corsa del mondo, in ordine di «ricchezza-». Le tre che la precedono sono pure americane, e cioè: la «500 miglia» di Indianapolis (con una dotazione complessila di 500 mila dollari, pari a circa 312 milioni e mezzo di lire), le «12 ore» di Day tona (150 mila dollari) e la « 600 miglia » di Chnrlottevillc (pure 150 mila dollari). Le prove ufficiali sono iniziate oggi, sul circuito di 3,700 chilometri, considerato molto veloce. La gara sarà corsa su 108 giri, vale a dire su un percorso totale di 399,600 chilometri. I venti invitati costituiscono l'« élite » dell'automobilismo mondiale: è quindi comprensibile che l'interesse per la gara sia acutissimo, anche se il titolo di campione ilei mondo 1966 è già attribuito all'australiano Jack Brabham dopo i ri¬ sultati delle precedenti prove. Proprio per attirare egualmente i migliori piloti malgrado manchi l'interesse per il campionato, i premi sono stati praticamente raddoppiati. Brabham, che fu campione del mondo anche nel '59 e nel '60, è uno dei tre favoriti assieme a Jimmu Clark e a Graham Hill. Clark e Hill, popolarissimi negli Stati Uniti per le loro vittorie nella « 500 miglia » di Indianapolis, hanno già vinto la corsa di Watkins Glen: Clark nel 1961 e Hill addirittura negli ultimi tre anni. Hill punta quindi alla quarta vittoria consecutiva, il che non avrebbe precedenti nell'albo d'oro del Gran Premio d'America. La Ferrari è in campa con Lorenzo Bandini, «Jtico pilota italiano alla partenza. I venti iscritti, divisi per marca di vettura, sono: Brabham-Repco: Jack Brabham, Dennis Hulme: Honda: RiGhìe Ginter, Ronnie Boclcnum; Lotus: Jim Clark, Peter Arundel, Pedro Rodriguez; Lotus -Brm: Mike Spence; Brm: Graham Hill, Jackie Stewart; Coopcr-Brm: Moises Solano, Ines Ireland; Cooper - Maserati: Jochem Rindt, Joachim Bonnier, Joseph Siffert, John Surtees; Ferrari: Lorenzo Bandini: McLaren-Ford: Bruce McLaren; Eagle-Weslakc: Dan Gurney; Eagle-Coventry Climax: Jerry Grani. (Ansa-Upl) Lorenzo Bandini, l'unico pilota italiano in gara nel Gran Premio degli Stati Uniti