Il magnate della stampa Lord Thomson assume il controllo del «Times» di Londra di Mario Ciriello

Il magnate della stampa Lord Thomson assume il controllo del «Times» di Londra Il magnate della stampa Lord Thomson assume il controllo del «Times» di Londra Ha una fortuna personale di 110 miliardi di lire - !l «Times» vende oggi 290 mila copie al giorno - Lord Thomson ha detto che intende potenziarlo rispettandone l'indipendenza : l'indirizzo politico ed il direttore non muteranno (Dal nostro corrispondente) Londra, 30 settembre. Lord Thomson, il dinamico magnate della stampa, ha assunto il controllo del più famoso giornale inglese, The Times. L'annuncio, emesso nel tardo pomeriggio, ha colto di sorpresa il mondo giornalistico e finanziario. L'accordo di Lord Thomson con la proprietà del Times è assai complesso e ancora non se ne conoscono tutti i particolari: ma è chiaro Un da adesso, che l'intesa non può che giovare al celebre quotidiano, e accrescerne la qualità e la vendita. Il patto dovrà essere approvato dalla « Commissione dei Monopoli » ma non si prevedono difficoltà. Il canadese Lord Thomson è proprietario di oltre cento giornali, grandi e piccoli, in Inghilterra, in Canada o in altri paesi: il più brillante, e più redditizio, è il Sunday Times. E' un domenicale che, nonostante il suo titolo, nulla ha che fare con il Times. Ora, si è deciso di fondere la Thomson Organisation Ltd, la società proprietaria del Sunday Times, con la Times Publishing Co. Ltd, quella del quotidiano. Dalla fusione nascerà una nuova società, la Times Newspaper Ltd, che — come dice il comunicato ufficiale — « possederà e pubblicherà sia The Times sta The Sunday Times ». Di questa nuova azienda, Lord Thomson avrà l'85 per cento delle azioni e la Times Publishing Co. il 15 soltanto. Come si vede, la posizione di Thomson è dominante. Le due j quote corrispondono, in realtà, più o meno, al valore delie due società. The Times ha fatto grandi progressi da maggio, quando spostò la pubblicità dalla prima pagina per mettervi le notizie: ina la sua vendita non supera le 290.000 copie The Sunday Times s'è affermato conte uno dei migliori periodici del mondo, con un ottimo supplemento a colori. Se ne vende adesso un milione e 300 mila copie. Proprietario del Times è l'anziano Lord Astor di Hever, il quale lo comprò nel 1922 per un milione e mezzo di sterline, due miliardi 625 milioni di lire al cambio di oggi. Suo (iglio, Gavin Astor, di 48 anni, diverrà presidente della società oggi annunciata. Lord Thomson farà sentire senza dubbio la sua poderosa influenza, ma non apparirà neppure nel consiglio d'amministrazione, la cui presidenza sarà affidata a Sir William Haley, attuale direttore del Times. La vice presidenza andrà invece al figlio di Lord Thomson, Kenneth Thomson. 11 comunicato informa che la nuova azienda « pubblicherà il Times e it Sunday Times come due giornali indipendenti e non di partito, preoccupandosi solo dell'interesse nazionale ». I due giornali continueranno ad essere stampati ciascuno nella sua presente sede: quella del Times è nuova e ultramoderna Vi saranno indubbiamente delle innovazioni, Lord Thomson non è uomo da restare tranquillo; un articolo di fondo sul Times di domani promette infatti «grondi sviluppi». Si legge: « Con questo accordo, due pro¬ prietari si sotto uniti per con-! solidare i loro grandi giornali fi garantirne la continuità e l'indipendenza. 1 costi salgono ovunque. Si sta avvicinando l'èra dei giornali mondiali. Verrà il momento in cui vi saranno solo pochi fogli di diversi paesi, al servizio dell'umanità intera. The Times e The Sunday Times intendono essere In questo piccolo gruppo ». Tre — secondo l'articolo — sono i motivi della fusione: 1) «Se l'attuale proprietario morisse, il giornale, per potere pagare l'imposta di successione, dovrebbe essere venduto al maggiore offerente»; 2) « Sono finiti i giorni in cui un ricco signore poteva finanziare e mantenere un quotidiano come The Times, sin col buono che col cattivo tempo. La tassazioìie ?ion lo permette più. Per qua7ito spiaccia agli idealisti, il giornale moderno dev'essere un'impresa C077t7nerciale attiva »; 3) « Un quotidia7io come il 7iostro ha bisog7io per cspa7idersi di unir base più vasta. E' l'era, nei gior7ialiS7iio, delle operazioni su vasta scala». Lord Thomson è certo l'uomo più adatto per conseguire tali obbiettivi. Nato in Canada nei 1894, tiglio di un barbiere, divenne rapidamente milionario, con audaci iniziative nel l'industria radiofonica e giornalistica. Nel '53. era già proprietario di trenta giornali, piccoli ma redditizi, dall'Ontario alla Florida. A 59 anni, decise di trasferirsi in Gran Bretagna ad estendervi il suo impero. Da allora, ha comprato il miglior quotidiano scozzese, The Scotsman, vari periodici, The Sunday Times, e una catena di fiorenti gazzette provinciali. Quasi tutte le pub- blicazion; da lui acquistate sono migliorate in qualità e nella vendita. Il suo patrimonio assomma a 110 miliardi di lire. Intervistato stasera, ha detto: « Sono felicissimo. Ho sempre ambito avere il Times. Chissà che un giorno non venda ciuf/ne milioni di copie». Mario Ciriello

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