Negli incidenti il meno «colpevole» è il veicolo

Negli incidenti il meno «colpevole» è il veicolo UNA CONCLUSIONE DELLA CONFERENZA DI STRESA Negli incidenti il meno «colpevole» è il veicolo Soltanto l'uno per cento dei sinistri stradali è attribuibile a difetti meccanici - Decisivi i progressi apportati dai costruttori nel campo della sicurezza - La relazione dell'ing. Giacosa - Che cosa si intende per «affidabilità» della vettura Nel 1965 gli incidenti sulle strade italiane sono stati 308 mila 26; hanno causato la morte di 8990 persone e il ferimento di altre 215.329. Al['incirca il doppio, per le tre voci, di dieci anni prima. Le punte massime si sono registrate nel biennio '63-'6! Si è avuto cioè, sempre l'anno scorso, un certo miglioramento nella situazione, tale da indurre a un cauto ottimismo per l'avvenire, non certo a trascurare le forme e I modi per contenere le gravi conseguenze dei fenomeno infortunistico. Un altro lieve motivo di speranza è dato dal fatto che, sempre nell'ultimo decennio, la circolazione è aumentata di oltre quattro volte, per cui dal confronto traffico-incidenti si desume facilmente che il numero di questi ultimi non ha avuto un incremento proporzionale a quello degli autoveicoli cir¬ colanti. Merito del parallelo miglioramento delle strade della segnaletica e dei veicoli; oltre alla considerazio ne che una maggior densità impone maggior ordine al traffico e in un certo modo un aumentato senso di responsabilità nei guidatori. Quando si parla di sicu rezza — e lo si fa sovente senza approfondire i termini del problema — si è portati a confondere la sicurezza della circolazione con la sicurezza dell'autoveicolo. Nel rapporto sulla sicurezza > tenuto la settimana scorsa a Stresa, dinante la XXIII Conferenza del traffico e della circolazione, l'ing. Dante Giacosa — direttore della Direzione progetti e studi autoveicoli Fiat — ha introdotto sull'argomento concetti nuovi. Anzitutto, che è pluttoso arbitrarlo considerare l'automobile in quanto tale poco sicura. Ovviamen- te, essendo un solido dotato di una certa massa e di una velocità potenziale elevata, il veicolo ha in se stesso le caratteristiche della pericolosità in senso lato; ma siccome la sua azione è lasciata al libero arbitrio del guidatore è proprio questi il responsabile della sicurezza o insicurezza della macchina L'elemento umano è quindi preponderante nei quattro fattori essenziali della sicurezza: il veicolo, l'utente, la strada, le norme della circo lazione. L'ing. Giacosa ha citato al riguardo le statistiche della sinistrosità stradale In Italia relative agi: ultimi dieci anni e in particolare il numero di incidenti in base a una casistica di massima: per colpa del guidatore, per cause varie, per difetti o avarie dell'autoveicolo. La percentuale tende a diminuire per ciascuna categoria, ma risulta che gli incidenti dovuti a manchevolezze meccaniche sono meno della centesima parte di quelli verificatisi per colpa dei guidatori. E' una rivelazione inattesa. Questo non toglie che I tecnici e 1 costruttori si sforzino di migliorare il grado di sicurezza attiva (o preventiva) e passiva (o protettiva) degli autoveicoli, aftinché coloro che li guidano siano messi nelle condizioni più favorevoli possibili per evitare gli incidenti o quanto me no ridurne le conseguenze. Le caratteristiche più importanti, a questo scopo, sono l'affidabilità (del singoli organi i! del veicolo nel suo insieme), la tenuta di strada, la frenata e ['accelerazione, la visibilità, il confort, i dispositivi di segnalazione. 11 termine c allidabilitù >, precisa 11 crapporto» dell'ing. Giacosa, <. indica il primo requisito dei prodotti dell'industria moderna, e cioè un insieme di qualità, fra le quali la resistenza e la durata sano preminenti. L'affida bilità di un'automobile nel suo complesso è assicurata solo a condizione che sia garantita anche l'affidabilità delle parti che la compongono: le sospensioni, i freni, il sistema di guida, gli organi di trasmissione, le ruote e i pneumatici >. Ma — conclude il < rapporto Giacosa » — se In sede di regolamentazione da parte dei governi (è noto con quanta attenzione il problema sia stato affrontato negli Stati Uniti, sia pure sotto la spinta di un'opinione pubblica suggestionata da Iniziative che hanno rasentato aspetti scandalistici) e, per quanto la compete, per iniziativa dell'industria, si potrà compiere ogni sforzo < per ideare, introdurre, imporre, se necessario, le norme più efficaci di sicurezza, rimarrà pur sempre il fattore aleatorio del comportamento umano. E' quindi nell'educazione specifica del guidatore ed anche nell'educazione civica di ognuno, che sta il fondamento più certo della sicurezza del traffico*. L'autorevolezza della fonte di questa considerazione non può non far riflettere: il problema è grave, dipende da ciascuno di noi contribuire a risolverlo, f. |j.

Persone citate: Dante Giacosa, Giacosa

Luoghi citati: Italia, Stati Uniti, Stresa