Povera o assente la narrativa alla Fiera libraria di Francoforte

Povera o assente la narrativa alla Fiera libraria di Francoforte Storia, attualità, scienza hanno dominato la mostra Povera o assente la narrativa alla Fiera libraria di Francoforte (Nostro servizio particolare) Francoforte, 27 settembre. La Fiera del Libro, la maggiore rassegna mondiale di quanto nel corso dell'anno s'è fatto e s'intende fare, nel campo dell'editoria di tutti i paesi, s'è chiusa stasera. Se il catalogo del '65 era costituito da due grossi volumi, quello del '66 ne ha richiesto tre; ancora una volta il numero di espositori, visitatori, opere presentate è stato superiore a quello dell'anno precedente: tutto lascia credere che lo stesso potrà dirsi del volume di affari conclusi. L'istituzione è ormai una delle più solide della Repubblica Federale tedesca: l'interesse mostrato i giorni scorsi nei suoi confronti dagli uomini politici prova l'Importanza che le viene riconosciuta anche fuori del suo settore specifico. La stampa ha messo in rilievo fatti fino a poco tempo fa inimmaginabili: la presenza dei paesi della Lega Araba, per esempio, e soprattutto l'aumento di quelli del blocco socialista. La Repubblica Democratica tedesca ha presentato 43 case editrici; altrettanto considerevoli le rappresentanze, fatte le debite proporzioni, della Cecoslovacchia, della Polonia, dell'Ungheria Autori della Germania orientale vengono ora stampati in quella occidentale, dove ottengono anche successo (è il caso di Dieter Noli, con un libro di guerra diventato in questi mesi popolarissimo;; l'Aufbau Verlag. casa editrice di Berlino Est, presenta uno stand tappezzato di titoli € occidentali ». Sono segni che qualcosa sta cambiando, che gli avvenimenti, al di sopra e al di sotto della politica, seguono un nuovo corso In rilievo è anche da mettere il numero di opere di politica pubblicate quest'anno dalla Germania Federale grande o piccolo, non c'è editore che non possieda una collezione politica, non di rado a carattere tecnico, spesso con opere di rispettabile livello. La predilezione del pubblico per rievocazioni di vicende e figure de! passato prossimo è stata confermata da una quantità strabocchevole di titoli, per alcuni dei quali si prevedono alte tirature; tra gli altri, una grosso biografia di Kennedy e la minuta descrizione degli avvenimenti che portarono alla crisi di Cuba (13 giorni prima della terza cuerra mondiale) Tale interesse per la poli¬ tica può ricondursi, in fondo, a un motivo più generale: alla preferenza che ogni ordine di lettori accorda ormai alla letteratura di fatti e di idee, rispetto a quella d'invenzione. Il nuovo orientamento, in atto almeno da tre anni, si è ancora accentuato, e su tutti i piani. La Sachliteratur, come dicono i tedeschi, prevale in modo sempre più deciso sulla Belletristik, sulla narrativa in particolare. Da mesi si assicurava che questa sarebbe stata la Fiera del romanzo tedesco; che la Germania Federale avrebbe presentato un gruppo di novità capaci di caratterizzare l'intera manifestazione. Le cose sono anQpte altrimenti: mentre i maggiori romanzieri erano quasi tutti assenti o rappresentati da opere non eccezionali, i rinnatei sono mancati: nessun editore, al momento, possiede una carta su cui puntare in maniera sicura. Un discorso abbastanza si mite, tenendo conto delle differenze inevitabili, si potrebbe fare nei confronti degli Stati Uniti, dell'Inghilterra, della Francia, che pressoché da soli riforniscono il mer cato della narrativa mondia le. Le novità presentate sono parse d'ordinaria amministrazione; nessuna sorpresa, nessun « caso », neppure nessu no scandalo. Avessi potuto consigliare un settore da visitare attentamente, per cui riservare tempo ed energie, avrei rac comandato quello della lette ratura scientifica. Non credo che in nessun altro luogo, in nessun'altra occasione, sarebbe possibile raccogliere tanto materiale, così diverso per origine, qualità e finalità, come nella Halle n 5 della Buchmesse: nuda, disadorna basilica in cui si è concentrato, per una settimana, il sapere dell'uomo d'oggi. Giorgio Zampa

Persone citate: Dieter Noli, Giorgio Zampa, Kennedy