Siamo i maggiori produttori di fumetti con eroi diabolici

Siamo i maggiori produttori di fumetti con eroi diabolici A LUCCA CONVEGNO INTERNAZIONALE DEI "COMICS" Siamo i maggiori produttori di fumetti con eroi diabolici Già si è iniziata l'esportazione in Francia e in Argentina -1 nuovi personaggi dell'orrore fanno dimenticare i vari Mandrake e Topolino - Il francese Bougeron ritiene che il successo dei fumetti neri sia dovuto ad un «delirio schizofrenico» di molta gente (Dal nostro inviato speciale) Lucca, 24 settembre. Non c'è bisogno di chiamare il censore a mettere in riga gli eroi dei fumetti. Con un crescendo davvero dgallarmante il fumetto « ne-:Fro » ha preso a svilupparsi in Italia. Abbiamo nel nostro Paese il primato della produzione dei personaggi diabolici o, comunque, altamente e dichiaratamente criminali e orripilanti. Esportiamo Diabolik in Francia e in Argentina, Killing e Kriminal sono sul punto anche loro di attraversare i confini. Spinti dalla concorrenza, autori ed editori premono sull'acceleratore in una gara senza risparmio di colpi, a offrire stragi, scene di violenza, oscenità. L'« Archivio italiano della stampa a fumetti », sorto a Roma nell'ambito dell'Istituto di pedagogia dell'Università, ha contato fino a quaranta « testate », con tirature che vanno da un massimo di 160 mila copie quindicinali, per Diabolik, ai minimi di 20-30 mila copie per i suoi numerosi figli, discendenti, discepoli, sosia e imitatori. Tuttavia, non sarà il censore che risolverà il problema di dare un limite alle ribalde imprese dei personaggi neri. Alla presenza di oltre un centinaio di sceneggiatori, disegnatori, editori, studiosi del fumetto, si è aperto oggi a Lucca il secondo Salone internazionale dei Comics, organizzato da due istituti universitari di Roma, quello di pedagogia e quello per le comunicazioni di massa, dall'Archivio della stampa a fumetti già citato, in collaborazione con il Centro francese di studi delle letterature di espressione grafica. Come si vede, la cosa si fa'seria, cioè le persone che al fenomeno direttamente o indirettamente si interessano diventano di tempo in tempo più importanti e più numerose. La realtà è che il fumetto, inventato come passatempo, è giunto a una svolta della sua storia. I vecchi personaggi sono stanchi. Alcuni relatori del convegno di Lucca hanno parlato stamani con franchezza del crepuscolo di Superman, che pure sembrava immortale; l'Uomo mascherato, Mandrake, lo stesso Topolino mostrano segni di vecchiezza, come se il gran consumo di questi trenta anni li avesse logorati. Al pari dei loro creatori, anche gli eroi, con l'andare del tempo, « si sono seduti », e perciò si vede un glorioso Topolino rimanere scavalcato e oscurato sulla ribalta da un « minore » della sua stessa covata, Paperino. E un Superman essere battuto in popolarità da Batman, Tuo mo - pipistrello. Con questa differenza: Superman attiri geva i suoi poteri da un al tro pianeta, era qui sulla Terra per un'inesplicabile e inimitabile combinazione della vita. Batman, invece, è un miliardario fantasioso e intraprendente, che indossando un travestimento da pipistrello (la psicanalisi lo interpreta come un oscuro simbolo di potenza) muove all'assalto dei gangsters e li sgomina. Non c'è più nulla di soprannaturale e di ma gico nei suoi poteri. I nuovi ingredienti delle storie a fu metti sono la chimica, l'è lettronica, la fisica nucleare, l'alta chirurgia e via di scorrendo. Naturalmente, tutto ciò adattato alla personalità de gli eroi: Batman corre su Bat-auto, si nasconde in una Bat-caverna, usa Bat-funi e lancia Bat-rang, cioè un boomerang in stile con il suo mittente. Alla base c'è uno sdoppiamento di perso nalità. Jean-Pierre Bougeron ha svolto una tesi sul tema « Superman e il delirio schi zofrenico », dimostrando che il successo dei fumetti i fondato sul desiderio del l'uomo di spezzare il grigio re della realtà quotidiana < di librarsi al piacere delle avventure con la fantasia trasportandosi in un mondo dove l'impossibile diventa possibile. n problema del fumetto non si pone giustamente £ questo livello: come impe dire che editori, stimolati dalla concorrenza, e auto pccspqdascerctbpetS«unnmittrziiesmvoiaioLzn ri privi di autocontrollo e di sensibilità facciano dei fumetti strumenti di evasione in un mondo corrotto e di sfrenata sensualità per gli adolescenti? Il relatore, Francesco Paolo Conte, ha preso nettamente posizione contro le commissioni di censura che alcuni deputati sarebbero sul punto di proporre in Parlamento. Con queste commissioni, egli ha detto, si recherebbe offesa al principio della libertà di stampa e si creerebbero condizioni per intimidire editori e autori, per favorire taluni ed escludere invece altri, dalla libera presentazione sul mercato. Sarebbe un vero e proprio esame preventivo delle intenzioni e delle opinioni, e ciò contrasta con la Costituzione. Il dott. Conte ha citato San Tommaso d'Aquino : « Io temo l'uomo che legge un solo libro », per sostenere che la libera espressione e il libero esame del fumetto non possono essere impediti. Sia invece, piuttosto, il magistrato ad intervenire, quando il caso lo richieda, e cioè le pubblicazioni offendano apertamente il buon costume, e si lascino in pace tipografi, edicolanti e titolari di agenzie di distribuzione, i quali, attualmente, sono di regola coinvolti in ogni sequestro e in ogni processo che riguarda i fumetti. Essi non hanno alcuna possibilità, ha detto il relatore, di controllare il materiale che stampano e che vendono, e non si può trasformarli in sub-censori o in pubblici ufficiali. Gigi Ghirottì

Persone citate: Francesco Paolo Conte, Gigi Ghirottì, Killing, Tommaso D'aquino