La «rivolta dei generali» discussa alla Camera di Bonn di Tito Sansa

La «rivolta dei generali» discussa alla Camera di Bonn Aspro dibattito ai Bundestag La «rivolta dei generali» discussa alla Camera di Bonn I socialdemocratici chiedono le dimissioni del ministro della Difesa Von Hassel (il Parlamento si oppone) - Ma la sua sostituzione è data per certa dopo il viaggio che Erhard farà in America domenica prossima (Dal nostro corrispondente) Bonn, 21 settembre. Il ministro della Difesa tedesco, von Hassel, che sabato accompagnerà il cancelliere Erhard negli Stati Uniti, rimane in carica. Il tentativo fatto oggi dai socialdemocratici per abbatterlo — hanno fatto mettere ai voti dinanzi al Parlamento di Bonn una mozione che chiedeva il suo allontanamento — è fallito: 199 deputati hanno votato a favore, 236 hanno respinto la mozione. Benché convinti della necessità di sostituire il ministro, i deputati della coalizione governativa hanno votato a favore d; von Hassel per non infliggere uno scacco al cancelliere Erhard. La vigilia del viaggio del Cancelliere negli Stati Uniti non è il momento più adatto per cambiare uno dei ministri-chiave. Von Hassel dunque rimane, ma come ministro è considerato « un uomo morto >. Gli ottimisti gli danno sei settimane di vita. Quello di oggi, sulla politica della Difesa, è stato uno dei più vivaci dibattiti finora svoltisi al Parlamento di Bonn. Von Hassel, messo sotto accusa dai socialdemocratici e da parte della stampa e dell'opinione pubblica (il 54 per cento dei tedeschi, secondo un'indagine demoscopica, è fa vorevole al suo allontanamento) ha difeso il proprio ope rato con tono distaccato. Ha evitato di entrare in partico lari pur qua"ndo ha accennato alla crisi delle forze armate venuta alla luce con la « rivolta dei generali » e con le sciagure in serie degli aerei Starfighter Von Hassel ha smentito l'esistenza di una < rivolta dei generali » e ha negato che gli alti comandi militari si siano ribellati al primato dei politici, Helmuth Schmidt, vice capo del gruppo parlamentare socialdemocratico, ha poi pronunciato una violenta requisitoria contro Von Hassel, accusandolo di decisioni sbagliate, di negligenza, di incapacità, di avere creato un conflitto tra civili e militari, di aver taciuto al Parlamento e nascosto al governo che vi era un disagio all'interno del suo ministero. A nome del suo partito, Schmidt ha preso le difese dei generali Trettner e Panitzki, dimessisi il mese scorso in seguito a divergenze con il ministero. Trettner, ha detto Schmidt, si è dimesso perché la situazione era diventata insostenibile: a far saltare il coperchio era stata una circolare diffusa alle truppe da parte di funzionari civili del ministero a insaputa degli ufficiali supe riori. Panitzki si è dimesso perché il ministro Von Hassel gli aveva impedito di riferire al cancelliere Erhard sulle difficoltà dell'aviazione e sulle sciagure degli Starfighter. I due alti ufficiali — secondo i socialdemocratici — si sono allontanati perché avevano le mani completamente legate. Il comando delle forze armate tedesche — ha rivelato Schmidt, senza che alcuna voce si levasse a contraddirlo — è affidato a un funzionario civile, il sottosegretario Gumbel, anziché a un ministro, come vuole la Costituzione. L organizzazione è caotica: nessuno ha precise responsabilità e ognuno è in condizione di dare ordini. Esistono almeno 150 impiegati civili, senza alcuna esperienza 0pmsp 0 competenza, i quali, di propria iniziativa, possono diramare ordini circolari alle divisioni, ai reggimenti e alle compagnie. In una sola cosa l'aggressivo deputato socialdemocratico si c detto d'accordo con il ministro: la crisi della Bundeswehr e del ministero della Difesa non è manifestazione di una lotta tra poteri civili e poteri militari, ma rivela l'esistenza di rivalità tra «alcuni» civili e « alcuni » militari. Responsabili di questa situazione sarebbero l'ex cancelliere Adenauer e il suo braccio destro Globke, 1 quali vollero che i militari fossero strettamente controllati, e attualmente il ministro Von Hassel che ha dato pieni poteri all'eminenza grigia del ministero, il sottosegretario Gumbel. « Tutti in Germania sanno da tempo che Von Hassel verrà silurato tra qualche giorno — ha concluso Schmidt. — E' meglio che lo obblighiate a dimettersi subito». Le difese del ministro sono state prese, piuttosto tiepidamente, dal suo predecessore Strauss. In precedenza il cancelliere Erhard aveva fatto una breve esposizione sull'ini portanza delle forze armate e dei compiti ad esse affidati per la difesa dell'Occidente. Infine, al termine della seduta-fiume di sette ore, la mozione socialdemocratica per l'allontanamento di Von Hassel è stata respinta. E' però convinzione generale che Von Hassel sarà sostituito tra qualche settimana. Se a succedergli verrà chiamato il bavarese Strauss (filogollista e antiamericano) i socialdemocratici forse rimpiangeranno gli attacchi spietati lanciati oggi contro di lui. Tito Sansa

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