Il ministro dell'Industria Andreotti inaugura il 16° Salone della Tecnica

Il ministro dell'Industria Andreotti inaugura il 16° Salone della Tecnica Stamane alle 10 nel palazzo delle Esposizioni Il ministro dell'Industria Andreotti inaugura il 16° Salone della Tecnica Alla grande rassegna internazionale partecipano diciotto paesi con 2500 espositori - Le meraviglie della Mostra in tutti i settori dell'attività umana - Nell'ingresso: il modello meccanico del nuovo palazzo de « La Stampa » - Aperto stamane al Valentino anche il 3° Salone della Montagna Si inaugurano stamane i Saloni delia Tecnica e quello della Montagna; fra poche settimane si aprirà il Salone dell'Automobile. Sono manifestazioni di importanza mondiale che Torino ha ben diritto di ospitare. E' la città pilota della tecnica e dell'auto, ha molto contribuito alla formazione industriale dell'Italia moderna con l'iniziativa, la tenacia e il coraggio di grandi piemontesi e torinesi. E' all'avanguardia d! un progresso che è al servizio dell'uomo per la minore fatica, per la più larga disponibilità di posti di lavoro e di beni economici, per il maggior tempo libero. I saloni dell'Autunno torinese vanno considerati come vetrine della nostra vitalità. Il Salone Internazionale della Tecnica è alla 161 edizione, quello della Montagna alla terza. Li Inaugura stamane alle 10 il ministro per l'Industria on. Andreotti. Davanti al palaz-.o di Torino-Esposizioni vi sono le bandiere dei diciotto paesi partecipanti (Austria, Belgio, Canada, Francia, Germania, Giappone, Gran Bretagna Irlanda. Italia, Liechtenstein, Lussemburgo, Olanda, Polonia. Stati Uniti, Svezia, Svizzera, Ungheria, Urss). Gli espositori sono 2500. Le domande erano assai di più ed è stata necessaria una rigorosa selezione. Perciò questa Mostra — che si chiuderà 11 4 ottobre — offre il meglio della produzione tecnica mondiale al servizio dell'industria, dell'agricoltura, del turismo e degli sport alpini. La cornice è quella del Valentino e della collina, che In questi giorni hanno 1 loro colori più belli, e dalle vetrate del grande palazzo si vede il «giardino roccioso» con la Mostra dei fiori: è questo l'altro aspetto — gentile e quieto — di una fervida città industriale. Su un'area di 120 mila metri quadrati si susseguono diversi settori: quello della meccanica; delle macchine, mobili, impianti e materiali per ufficio e stabilimento; delle macchine per l'agricoltura e l'alimentazione; macchine da cantiere, attrezzature, impianti per l'edilizia; la rassegna degli elettrodomestici e della radiotelevisione; l'esposizione della tecnica cinematografica, fotografica; la mostra delle invenzioni e dei progressi industriali; la mostra delle materie plastiche. Una rassegna assai varia, che ha motivi interessanti per tutti. Di padiglione in padiglione si passa da una meraviglia all'altra. La macchina grande come una casa e l'apparecchio piccolo come una scatola di fiammiferi che è un capolavoro di tecnica e costa dieci, dodici milioni. Qui la Cogne festeggia i cinquantanni di vita. Lo «stand» della Fiat ha come tema: «Nelle tecniche e tecnologie il miglioramento del prodotto », e vi si vedono macchine d'officina in movimento, che si distinguono per l'elevato grado di automatismo sviluppato. In una vivace, movimentata sequenza operativa, si osserva l'intero ciclo di lavoro di un gruppo di macchine che eseguono la finitura delle valvole di aspirazione e scarico della «124». Ovunque macchine in movimento; altre ferme ma non meno impressionanti e suggestive. Alla Microtecnica vediamo gruppi elettronici che vengono esportati a case aeronautiche di nove nazioni, compresi Germania e Stati Uniti. Qui la ricerca della perfezione trova la sua espressione più alta. Altri padiglioni, altri motivi di meraviglia. Un generatore di aria calda con potenza di oltre due milioni e mezzo di calorie-ora. Il calcolatore elettronico per tavolino d'ufficio: calcola, decide, scrive, ricorda operando in base ad una serie di istruzioni registrate su di una scheda magnetica. In mezz'ora svolge i calcoli di due giorni di lavoro. Ma bisognerà riparlare dì questo Salone — e più diffusamente — perche qui incomincia il nostro futuro. E una anticipazione del domani si ha subito appena entrati, nell'atrio d'onore. Vi è un modello meccanico, a grande scala, del nuovo palazzo de « La Stampa »: da questo plastico si ha un'informazione esatta degli impianti e delle organizzazioni del nuovo stabilimento che sarà il più moderno d'Europa. Da oggi — e per due settimane — la nostra città sarà un'assise della scienza mondiale. Ai numerosi congressi e convegni che affiancano i Saloni, interverranno circa diecimila esperti e studiosi dei vari settori. Si scambieranno informazioni, discuteranno problemi, suggeriranno soluzioni in base alle esperienze dei rispettivi paesi. Agli ospiti italiani e stranieri — che ria og¬ gi giungono per osservare gli ultimi ritrovati che alleviano la fatica nei luoghi di lavoro e aumentano la produzione, perfezionandola — Torino offrirà la conferma della sua operosità e del meritato prestigio internazionale che ha saputo acquistare nel dopoguerra.

Persone citate: Andreotti