La Valle dei Templi diventa «zona di interesse nazionale» di Fausto De Luca

La Valle dei Templi diventa «zona di interesse nazionale» La Valle dei Templi diventa «zona di interesse nazionale» (Nostro servizio particolare) Roma, 20 settembre. La Valle dei Templi di Agrigento, una delle zone archeologiche più famose del mondo, gravemente insidiata dalla speculazione edilizia, sarà salvata. Lo ha deciso oggi la Camera all'unanimità, d'accordo col governo, nel corso dell'esame degli articoli del decreto governativo che stanzia 15 miliardi per la costruzione dei nuovi quartieri che sostituiran- no ad Agrigento quelli abbandonati per la frana del 19 luglio scorso. La salvaguardia della Valle dei Templi dei greci fondatori della antica Akragas, poi divenuta Agrigento, non era prevista dal decreto emanato dal governo come intervento urgente per la ricostruzione della città. Essa è stata sollecitata da varie parti della Camera e il governo si è dic/iiarafo pienamente d'accordo. Pertanto « la Valle dei Templi è dichiarata zona archeologica d'interesse nazionale. Il ministro della Pubblica Istruzione, di concerto con quello dei Lavori Pubblici, determinerà, con proprio decreto, il perimetro della zona, le prescrizioni d'uso e il vincolo di inedificabilità >. Primo di passare all'esame degli articoli, il ministro dei Lavori Pubblici Mancini ha concluso la discussione generale annunciando che prima della fine di questo mese egli riferirà in Parlamento sulle conclusioni della commissione Martuscelli incaricata degli accertamenti edilizi ed urbanistici in relazione alla frana. Si saprà allora se il caos edilizio di Agrigento, la disordinata costruzione di palazzoni, uno a ridosso dell'altro, su un terreno notoriamente franoso, abbia contribuito a determinare lo smottamento del 19 luglio che ha fatto abbandonare un quinto dell'abitato di Agrigento. «Affermo comunque davanti alla Camera — ha detto Ma?icÌJii — che il vandalismo edilizio ed urbanistico di Agrigento è da colpire anche se dovesse risultare non de terminante per la frana >. Più a lungo, ha proseguito Mancini, lavorerà l'altra coni missione, incaricata di studia re la natura e le condizioni del sottosuolo, sia per indicare le sistemazioni definitive, sia per delimitare le aree da abbandonare per sempre e quelle in cui è possibile far tornare le persone che prima vi abitavano. Già comunque «è stato rilevato lo stato di inadeguatezza e di notevole dis sesto della rete fognante e della rete idrica, e il conseguente disordinato regime delle acque sotterranee ». Mancini ha quindi respinto le speculazioni su contrasti fra il governo nazionale e la regione, affermando che del di¬ Cze cvpfaErpszbTbhndcdtal'mtaargqgillaleè limvledntdinpscc sordine amministrativo di Agrigento non va fatta colpa all'autonomia regionale in quanto tale. Né è accettabile qualsiasi sospetto su coperture di eventuali responsabilità di organi governativi. tPer quanto riguarda l'amministrazione dei Lavori Pubblici — ha detto Mancini alludendo ai funzionari trasferiti da Agrigento — non ho atteso i risultati della inchiesta per decisioni immediate che hanno investito uffici, compiti e fi|nzioni del ministero in Sicilia». E «colgo l'occasione per ammonire le varie amministrazioni a non trincerarsi dietro il paravento dell'incompetenza o della limitata competenza, sulla base di leggi spesso invecchiate, per giustificare silenzi, indifferenze o miopie che rasentano le connivenze ». Oltre a respingere questo genere di argomentazioni svolte durante il dibattito, il ministro ha preso posizione contro quei deputati che attribuiscono alla mancanza della nuova legge urbanistica ogni episodio di malcostume nel campo delle costruzioni. Quanto alla legge urbanistica, « ripeto che esistono le condizioni per l'esame del disegno di legge da più tempo da me preparato,_R.itengo che questa materia, specialmente dopo le conclusioni della commissione Martuscelli, necessariamente si debba affrontare ». Illustrando il decreto governativo. Mancini ita detto che oltre agli stanziamenti sul bilancio dello Stato e della Cassa, altri quattro miliardi verranno spesi ad Agrigento dalla Regione siciliana. In complesso: li, miliardi per costruire alloggi e a (quelli della Cassa) per la sistemazione della rete idrica e di quella delle fogne. Le case saranno costruite con sistemi industriali e avranno caratteristiche uguali, se non migliori, di quelle tradizionali. Ci sarà una rilevante occupazione di manodopera. La Camera ha poi esaminato e approvato i primi otto articoli del decreto, tra cui la salvaguardia della Valle dei Templi, introducendo alcuni perfezionamenti a favore degli artigiani e dei commercianti. E' prevista, fra l'altro, la moratoria fino alla fine dell'anno per coloro che hanno acquistato, a rate, una casa nella zona abbandonata. L'esame della legge dovreb be concludersi domani. Fausto De Luca L'on. Mancini, ministro dei Lavori Pubblici (Telefoto) iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiMiiiiiiiiitiimiiiiiiiun iMiiiiMiiiimiiiiiiiiiiniuiiiiiiiiinimiiiiiimimiiiiiiiiM iiiiiiimiiiiiiiiiiiiiminiiiiii mi iiiiiimiiiiiiiiiiiiiii nmiiiniii Le bombe fumogene scoppiano al passaggio della carrozza della regina Giuliana all'Aia (Tel. Associated Press)

Persone citate: La Valle, Mancini, Martuscelli