Un operaio di Valenza vince 10 milioni azzeccando un «dodici» all'Enalotto

Un operaio di Valenza vince 10 milioni azzeccando un «dodici» all'Enalotto Ha accolto la notizia raggiante di felicità Un operaio di Valenza vince 10 milioni azzeccando un «dodici» all'Enalotto Ha 58 anni, sposato e senza figli - Fa l'orafo e lavora per proprio conto - E' un appassionato giocatore - Ha compilato due schedine venerdì Un mese fa, sempre con l'Enalotto vinse 21 mila lire totalizzando un "10" (Nostro servizio particolare) |tValenza Po, 17 settembre [fUn operaio orafo di Valen za Po ha vinto dieci milioni, 11)9 mila lire all'Enalotto azeccando un c dodici ». Si tratta di Pietro Repossi, 58 anni, sposato con Giuseppina Testerà, 52 anni, senza figli, residenti in viale Santuario, $9. Ha giocato la fortunata sche dina venerdì nella ricevitoria di Giovanni Inverardi, in via Solferino. cE' impossibile! Non posso crederlo! ». Con queste parole Pietro Repossi ha accolto la notizia della grossa vincita. Il neo-multimilionario, appassionato giocatore, aveva appreso nel tardo pomeriggio, attraverso la radio, di aver totalizzato un € dodici », ma non pensava che i milioni fossero parecchi. c Giocare mi piace », ci ha poi raccontato, mentre nel semplice soggiorno della sua abitazione, in viale Santuario 1,9, mostrava la schedina vincente e un cumulo di ricevute del lotto, testimonianza diretta di questa sua passione. « Quando posso vado persino al Casino di Saint Vincent. E' la prima volta però, che vinco se si esclude un " dieci ", sempre all'Enalotto, totalizzato qualche mese fa, e che mi fruttò ventunmila lire Il vincitore, da anni, lavora nel settore dell'oro, nella propria abitazione, in malferme condizioni di salute e, non po¬ tendo sopportare la vita di fabbrica, si limita ad eseguire ni casa dei lavoretti su ordinazioni fornitegli dalle ditte locali. Mentre conia con le sue mani monili d'oro studia i numeri o le combinazioni migliori da giocare il venerdì al botteghino. « Molte volte lo facevo senza che mia moglie 10 sapesse — osserva sorridendo. Senza attendere che i cronisti gli rivolgessero la domanda di rito, Pietro Repossi ha annunciato i suoi progetti per 11 futuro: vorrebbe recarsi con la moglie in Cile, ove risiede un suo fratello, pure operaio, e che ha bisogno di aiuto. Anzi, se gli riuscirà, farà sì che il fratello rientri con lui in Italia. Mentre il vincitore cercava di sottrarsi ai lampi dei fotografi, la moglie è corsa a chiamare la sorella Vittorina e il cognato Giuseppe Lenti, che abitano nella stessa palazzina ad un piano di viale Santuario. Le sorelle si sono abbracciate incredule e quasi in coro si sono lasciate sfuggire di bocca: Quando potremo incassare tutti questi bei quattrini? ». Pietro Repossi, intanto, ci spiegava che ieri, come al solito, si era recato alla ricevitoria di Giovanni Inverardi. Dopo avere compilato sei schedine dell'Enalotto, al momento di effettuare la giocata esitò ad affrontare quella spesa: stracciò cosi le schedine, rifa¬ cendone ex novo solo due: nell'ultima colonna di una di queste schedine vi sono proprio i numeri vincenti. « Cominciai a giocare al Lotto con un certo accanimento e quasi come di conseguenza all'Enalotto quando mi accorsi che un numero, precisamente il 71, era in sensibile ritardo. Ho speso in questo modo parecchi quattrini, più di quanto forse mi potevo permettere, finché mi sono " ravveduto" ed ho cominciato a dimensionare le giocate. Forse ho fatto male a firmare con le mie generalità la schedina dell'Enalotto, perché adesso penso che sarò assediato, ma ero cosi lontano dal prevedere una vincita!... ». f. m. Il neo-milionario Pietro Repossi Ieri sera nella sua casa di Valenza con la moglie

Persone citate: Giovanni Inverardi, Giuseppina Testerà, Pietro Repossi, Repossi

Luoghi citati: Cile, Italia, Valenza