La magistratura tedesca apre un'inchiesta sul sottomarino affondato con 19 marinai di Tito Sansa

La magistratura tedesca apre un'inchiesta sul sottomarino affondato con 19 marinai Finora recuperate soltanto sei salme nel mare in tempesta La magistratura tedesca apre un'inchiesta sul sottomarino affondato con 19 marinai Molti punti della sciagura sono ancora oscuri - I giornali accusano il ministero di avere voluto nascondere la notizia per « evitare grane » - Si esclude che nello scafo vi possano essere ancora dei vivi - Le operazioni di recupero, sospese dalla marina tedesca, sono continuate da navi inglesi (Dal nostro corrispondente) Bonn. 16 settembre. Nel Mare del Nord, ancora flagellato dalla tempesta, sette navi, agli ordini della fregata inglese Blackwood, stanno cercando di organizzare le operazioni di recupero del sommergibile tedesco Hai, di 256 tonnellate, affondato con 20 marinai (19 sono morti e uno si è salvato) in circostanze oscure la sera di mercoledì. Le navi tedesche Bayern, Lech e Passat, insieme con i sommergibili Hecht e U 3, 7ian?io ricevuto la notte scorsa l'ordine di rientrare alle basi e di lasciare il difficile e rischioso lavoro di recupero agli specialisti inglesi del Blackwood e a Quelli della nave americana Kittiwake, attrezzate di tutto punto. Le due unità saranno aiutate dalla nave-gru tedesca Magnus3, capace di sollevare S00 tonnellate. Il lavoro — secondo il comando della flotta sottomarina tedesca — ò per il momento impossibile a causa del vento (forza 9) e delle ondate alte oltre 1, metri. « Sarà necessario che il mare sia liscio come l'olio perché si possa raggiungere e imbragare lo Hai — ha detto un portavoce della Marina —. Se tutto andrà bene, ci vorranno almeno tre giorni >. Nessuno, all'infuori dei familiari dei marinai, spera an¬ cora che qualcuno del giovani prigionieri nello scafo possa essere in vita. < Non riesco a immaginare che vi siano dei superstiti », ha detto a Flensburg, alla scuola dei sommergibilisti, il capitano di fregata e ingegnere navale Kurt Fuest, che alla fine della guerra collaborò alla costruzione dei sottomarini tascabili. Costruiti in fretta e in serie, non furono forniti di scompartimenti stagni, all'infuori della torretta, ha spiegato l'ufficiale. Se un portello rimane aperto, tutto lo scafo si allaga. Non ò escluso — secondo Fuest — che, allagata la sala macchine, lo scafo sia affondato di poppa e che alcuni uomini abbiano potuto trovare riparo in una « bolla d'aria » a prora. Purtroppo lì si trovano le batterle per la na-\ vlgazlone subacquea, le quali non sono schermate contro le infiltrazioni d'acqua e a contatto con il liquido emettono gas di cloro. Secondo l'ufficiale, gli eventuali superstiti delle prime ore, sono morti per lenta asfissia. Sulla causa della sciagura non si hanno dati sicuri. Durante una vivace conferenzastampa svoltasi oggi a Bonn, il portavoce del ministero della Difesa e un ufficiale della Marina militare si sono rifiutati di dare spiegazioni tecni- che fino a quando lo scafo non sarà recuperato ed esaminato dagli esperti. Attaccati dai giornalisti tedeschi (la stampa è indignata per il tentativo di tenere celata la sciagura), i due portavoce hanno avuto parecchia difficoltà a rispondere e hanno dovuto rifugiarsi dietro il paravento del segreto. Ministero e comandi navali hanno fatto molta confusione: sono state per esempio diffuse tre liste di scomparsi, contenenti 7iomi diversi, anche di gente non imbarcata. Nemmeno sulla profondità alla quale si trova lo Hai si è riusciti a mettersi d'accordo. Una fonte parla di fondale basso, di 1,0 metri (ieri erano 33), un'altra parla di «grandi difficoltà» causa la profondità di 70 metri. L'impressione generale che si ricava a Bonn è che l'affondamento del sommergibile sia stato inizialmente tenuto segreto per non creare « nuove grana » al ministro della Difesa Von Hassel. La confusione, le incertezze, le contraddizioni — secondo esperti stranieri — sono una conferma della disorganizzazione e dell'inesperienza che regnano nelle forze armate tedesche. L'opposizione socialdemocratica ha chiesto un'urgente tnchiesta parlamentare. Secondo l'ultimo comandante dello Hai, capitano CTirisfensen, è da escludere una falla, data la provata robustezza dello scafo, ma c probabile che un'ondata eccezionale sia penetrata attraverso il boccaporto della torretta e le prese d'aria, durante l'imprudente navigazione in superficie. La Procura di Stato dello Schleswig-HolStein è intervenuta oggi, invitando il giudice istruttore di Lubecca ad aprire un'inchiesta per il presunto reato di omicidio colposo ordinando che le sei salme di marinai finora recuperate vengano messe a disposizione della giustizia. Tito Sansa

Persone citate: Blackwood, Fuest, Hecht, Kurt Fuest, Von Hassel

Luoghi citati: Bonn