Carica di dinamite scoperta in una stazione dei carabinieri di Enzo Pizzi
Carica di dinamite scoperta in una stazione dei carabinieri A Prato Isaroo, sulla strada del Brennero Carica di dinamite scoperta in una stazione dei carabinieri 1 candelotti erano posti su un pianerottolo della caserma - Li ha trovati un sottufficiale che rientrava nel suo alloggio - Scarcerati tre dei quattro alto-atesini di lingua tedesca fermati nei giorni scorsi (Dal nostro corrispondente) Bolzano, 15 settembre. Non è ancora cessata la serie degli atti di violenza. Anche questa notte non è trascorsa tranquilla. Alle ore 0,15 stata infatti compiuta una azione che non si sa ancora esattamente se abbia avuto carattere dimostrativo o no. A Prato Isarco, un piccolo comune che si trova sulla strada nazionale del Brennero a soli dicci chilometri dal capoluogo, è stata deposta una carica di kg 2,2 di dinamite nell'interno della stazione dei carabinieri. V esplosivo era contenuto in candelotti del tipo di quelli usati dagli operai nelle cave di porfido. I salsicciotti erano esattamente ventuno, sedici dei quali contenuti in una scatola di plastica e altri cinque sparsi all'interno. Li ha scoperti il comandante, della stazione dei carabinieri di Prato Isarco, il brigadiere Adriano Facchini di 31 anni, di origine ferrarese. A quell'ora il sottufficiale ritornava nel suo alloggio situato nello stesso edifìcio della caserma, dopo aver compiuto un giro d'ispezione. Sul pianerottolo, a due passi soltanto di distanza dalla porta d'accesso del suo alloggio, ha notato la scatola ed è immediatamente uscito all'esterno per dare l'allarme. In quell'istante si è udito il rumore del motore di un'automobile che partiva a notevole velocità. Si trattava probabilmente degli attentatori che si davano alla fuga. Azione dimostrativa? Non è molto probabile, se si pensa che penetrando all'interno della caserma gli sconosciuti hanno rischiato deliberatamente la vita, perchè in queste circostanze i carabinieri hanno l'ordine di sparare a vista. Rimane quindi l'ipotesi che gli sconosciuti siano stati effettivamente disturbati in seguito all'imprevisto anticipato ritorno del sottufficiale nel suo alloggio. La moglie del brigadiere Facchini, la sig7iora Lina di 29 anni, questa mattina era ancora spaventata: « Voglio lasciare l'Alto Adige — ha detto — questa terra per noi è diventata matrigna ». Da Brunico è giiuita segnalazione che sono stati scarcerati Karl Auer e Franz Nie derkofler, i due sud-tirolesi stati scoperti aggirarsi in at-\j\{teggiamento sospetto presso la\ Il ecaserma dei carabinieri di Cam po Tures. Nei loro confronti non sono stati accertati sicuri elementi di colpevolezza. E' stato rilasciato anche Paolo Auerda Falzes, nella cui abitazione nel corso di una perquisizione, erano stati ritrovati due fucili calibro 22 a canocchiale ed un fucile a pailettoni calibro 12. L'Auer è stato denunciato a piede libero all'autorità giudiziaria per detenzione abusiva d'arma. Il fratello Konrad, di diciannove anni, invece, è tuttora trattenuto in stato di arresto e nei suoi confronti i carabinieri si apprestano a spiccare denuncia per tentato omicidio. Konrad Auer infatti, è colui che la settimana scorsa, nei boschi dell'altipiano di Falzes, tese un agguato ad una pattuglia di carabinieri sparando un colpo di pistola fortunatamente andato a vuoto. Il giovane terrorista, che ha ammesso la sua colpa, ha rivelato durante gli interrogatori il luogo dove aveva nascosto due fucili e tre pistole. Il materiale bellico è stato ritrovato dai carabinieri. Non si esclude che le sue rivelazioni possano contribuire ad ulteriori interessanti sviluppi delle indagini in corso. Enzo Pizzi l'Edemnipeti iim(itacemtrclnanoas
Persone citate: Adriano Facchini, Auer, Facchini, Franz Nie, Karl Auer, Konrad Auer, Paolo Auerda
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