Due sorelle di 7 e 10 anni seviziate da un giovane entrato in casa mentre la loro madre è in fabbrica

Due sorelle di 7 e 10 anni seviziate da un giovane entrato in casa mentre la loro madre è in fabbrica Dopo Quello di Canelli, un nuovo turpe episodio a Lanzo Due sorelle di 7 e 10 anni seviziate da un giovane entrato in casa mentre la loro madre è in fabbrica Il bruto (25 anni) è stato arrestato ed ha confessato - E' un garzone panettiere residente a Torino - Conosce un fratello delle due vittime e con questa scusa si è fatto ricevere - Prima si è intrattenuto con la minore poi con la più grande - Le ha minacciate di morte se avessero parlato - La madre, tornando dal lavoro, trova le due piccole sconvòlte ed ascolta la tremenda confessione Il medico conferma che hanno subito la tentata violenza - L'accusa al giovinastro è di «atti di libidine violenta e continuata» (Dal nostro inviato speciale) Lanzo, 14 settembre. A pochi giorni dal turpe episodio di Canelli — dot:e una bimba di cinque anni è stata seviziata da un bruto —, un caso quasi analogo è avvenuto a Lanzo. Vittime due sorelline, Antonietta e Adelina Raffa, rispettivamente di sette e dieci anni. Abitano a Lanzo in via Cibrario 15 con la madre, Maria Anastasio di SU anni, e con due fratelli: Michele, 8 anni, c Giuseppe, di l'i. La famiglia è originaria di San Pietro Apostolo, provincia di Catanzaro. Da qualche tempo i due coniugi vivono separati. L'uomo, Guerrino Raffa, lavora come operaio a Cirio. Ogni mese versa alla moglie 25 mila lire, per gli * alimenti*. L'Anastasio è stata assunta di recente dal cotonificio che porta il nome della città, resta in fabbrica dalle 8 a mezzogiorno e dulie 14 alle 18. Guadagna circa 1,0 mila lire lordo, al bilancio familiare contribuisce il primogenito, che sbriga qualche commissione per una pasticceria c consegna alla madre duemila lire alla settimana. A causa della sua occupazione, Maria Anastasio lui affidato le due figlie alle suore « Albertino, dove Antonietta frequenterà ad ottobre la seconda elementare 1 Adelina la quinta. Domenica la donna era andata a prelevarle dal collegio per far loro trascorrere la giornata festiva nella serenità delle pareti domestiche Avrebbe dovuto riaccompagnarle all'istituto alla sera, ma Antonietta lamentava qualche lieve disturbo. La mamma decise di tenerle a casa due o tre giorni Giuseppe aveva conosciuto un giovane di 25 anni, Gaetano Gonella. Dai documenti risulta residente a Torino, via Rovereto 67. Ma a questo indirizzo nessuno lo conosce. Un tipo strano, scostante. Fronte bassa, sguardo sfuggente, carattere chiuso. Ha sempre lavorato da panettiere, un po' qua un po' là, senza fermarsi a lungo nei vari posti. Ha fatto il garzone presso molti fornai della Val di Lanzo, compreso il capoluogo. Fino a dieci giorni fa aveva prestato la sua opera ad Ala di Sturo Ieri verso le 16 il Gonella si presenta nell'alloggio di Maria Anastasio. Tre locali modesti, ma tenuti con molta cura. Non sappiamo se il giovane era al corrente dell'orario dell'operaia, se prevedeva di trovare soltanto le due bambine, se progettava già l'ignobile aggressione. Può anche darsi — come ha dichiarato ai carabinieri — che volesse soltanto salutare l'amico Giuseppe (che non rivedeva da due annii c il suo crimine sia maturato all'improvviso, in un «raptus» di morbosità. Comunque, si tratta di particolari che non attenuano la sua colpa. Ricostruiamo l'episodio, in base al racconto delle due piccole vittime II Gonella s'informa do Adelino e Antonietta sull'ora in cui rincaserà la mamma. Gli rispondono: «Verso le 18-10 come tutti i giorni» Prega le due bambine di dar gli un po' di liquore Adelina gli spiego che in casa non ne tengono perché la madre è malata di cuore e il medico le ha proibito di bere roba alnaolica Sul tavolo di cucina c'è un bottiglione di vino, il panettiere si contenta di quello. Ne trangugia un bicchiere poi comincia a scherzare con le bimbe. Prende in braccio Antonietta, le promette una carrozzella per la bambola. Ad Adelina, dice che le regalerà una bicicletta. Le due sorelle lo conoscono sia pure molto superficialmente. Non sospettano che voglia far loro del male, neppure quando l'ospite invito sorridendo la più piccola ad andare con lui nell'altra stanza «.per riposare » Inutile entrare dettagli sull'atteggiamento del Gonella verso la bimbetta, che rimane alla sua mercè per un quarto d'ora. Poi il bruto chiama Adelina, sottopone anche lei ad atti vergognosi. Verso le 18 suona all'alloggio un'amica e conterranea della signora Anastasio, la ventottenne Rosa Migliacci, che abita in via Roma 7. Vede le due sorelline stravolte e con le vesti in disordine, chiede cos'è successo Abbassano la testa, non rispondono. La Migliacci è di casi, si dirige verso la camera da lette per ravviarsi i capelli. Rannicchiato dietro la porta, c'è il Gonella. «Cosa fa lei, qui?». «Niente, ero venuto per salutare Giuseppe ma non c'è. Adesso me ne vado, tornerò un'altra volta ». La donna è colta da un triste presentimento, invita il Gonella ad allontanarsi. Non può attendere il ritorno dell'amica, ma consiglia ad Antonietta e Adelina di chiudersi nell'alloggio e non aprire a nessun estraneo. Mezz'ora più tardi, quando Maria Anastasio torna dal cotonificio, la drammatica verità emerge. Le due figliolette sono ancora spaurite, coìi tracce di sangue sulla biancheria. Alla mamma confessano ciò che avevano taciuto alla Migliacci: che il Gonella « era stato cattivo», av^va minacciato di ucciderle se si fossero lasciate sfuggire di bocca qualcosa, e prima che arrivasse la signora aveva dato a ciascuna una moneta da cento lire. La madre, in preda alla disperazione, le ha portate da un medico, il dott. Bianco. Il tentativo di violenza era evidente, anche se non grave come si temeva. Lo stesso sanitario ha informato i carabinieri, che al comando del brig. Bellantone si sono sguinzagliati alla ricerca del bruto. L'hanno rintracciato in poche ore, ha confessato subito. Questo ha evitato alle due bambine un'altra penoso scossa: il confronto con il loro seviziatore, fi dott Montinari., della Pretura di Ciriè, ha spiccato l'ordine d'arresto e nella otte il Go nella è stato rinchiuso nelle carceri di Lanzo in attesa di essere trasferito " quelle di Torino. L'accusa per ora con testatagli è di « atti di libidine, violenta e continuata». Giorgio Lunt Le sorelle Antonietta, 7 anni, ed Adelina, 10 anni, aggredite l. Lanzo. Sono con la madre, a sinistra, e la vicina di casa che ha sorpreso il bruto [Foto Moisio) Gaetano Gonella, di 25 anni, il bruto arrestata a Lanzo